IL PAESE DEL SAPONE di Angela Caporaso

Nel frattempo Mariolino sperava
di non doversi pentire
della sua decisione.
Stava viaggiando insieme al folletto lungo
un grosso tunnel di sapone e
non poteva fare a meno di pensare
a Lucignolo e al Paese dei balocchi.
Insomma era sopraffatto dai
sensi di colpa per aver
abbandonato sua madre.
-Non fidarti di chi non conosci!
Non fidarti..!
Non andare con gli sconosciuti! Non andare!-
gli diceva suo padre.
E Mariolino scivolava impaurito lungo il
tunnel riflettendo su tutto ciò.
Andava forse incontro a qualche trappola?
Chi era quel folletto?
E perchè mai l'aveva portato con sè?
Poi finalmente scorse
una gran luce come se fosse un gran sole
in lontananza.
Era il Paese del Sapone, con tetti aguzzi e torri
merlate,e pareva che fosse appena nevicato.
-E' detersivo!-mormorò il folletto.
-Accipicchia!- pensò Mariolino affondando con
le pantofole tra i granuli bianchi.
Il Paese era deserto,
anche se molte erano le case, le vie,
le piazze. Brillava tutto intensamente.
E brillavano i marciapiedi,
i camini, gli alberi, l'erba, i fiori;
e brillavano perfino le nuvole.
E tutto profumava di pulito.
C'erano riflessi di un bianco
incandescente ovunque e
tutto il pesaggio splendeva come
luccichii di luce dorata
riflessa in mille prismi di specchi.
-E' una favola!-
pensò Mariolino saltellando tra pezzi di sapone
intagliati a forma di alberi e
un laghetto al profuma di violetta.
E non ebbe più alcun timore.
Era grande quanto il folletto ed insieme
si agitavano gioiosi tra un
granulo e l'altro come su morbide piume profumate.
Poi si fermò ad ammirare una cascatella
di bagnoschiuma color rosa e gli
zampilli di una sorgente di shampo
che sgorgava da una roccia.
-Questa è proprio una favola!-
pensò Mariolino -Ed io vi sono dentro!-.
Si chinò presso il laghetto e scivolò con i
piedi nudi nell'acqua profumata.
Era tiepida e Mariolino
ebbe voglia di fare un bel bagno.
L'aria era calda e v'era un dolce tepore.
-E' come se fosse estate!-
convenne il bambino togliendosi
anche i pantaloni del pigiama.
Incominciò a giocare con l'acqua
e vi s'immerse fino alle ginocchia.






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