Questa
istituzione scolastica ha predisposto, con la partecipazione di
tutte le sue componenti, il presente Piano dell'Offerta Formativa,
ai sensi dell’art. 3 del DPR n°275 del 1999.
Esso
rappresenta il documento fondamentale costitutivo dell'identità
culturale e progettuale della scuola ed esplicita, insieme alla
Scuola Secondaria di I grado annessa, la sua progettazione
curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa
nell'ambito della sua autonomia didattica, organizzativa e di
ricerca, sperimentazione e sviluppo.
Il
Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi
generali ed educativi del tipo di studi determinati a livello
nazionale a norma dell'articolo 8 del DPR 275/99 e riflette le
esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà
locale, tenendo conto della programmazione territoriale
dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse
opzioni metodologiche e valorizza le corrispondenti professionalità.
Il
Piano dell'offerta formativa è stato elaborato dal Collegio dei
Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della
scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione
definiti dal Consiglio d’istituto, tenuto conto delle proposte e
dei pareri formulati, anche per le vie brevi, dagli organismi,
dalle associazioni, dai genitori e, per l’Istituto d’Arte,
dagli studenti. Il Piano è adottato dal Consiglio di Istituto,
rappresentato dal Commissario Straordinario ad acta..
Il
presente Piano dell'Offerta Formativa è reso pubblico e
consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione in
una forma sintetica.
Il
Commissario Straordinario, nelle funzioni di Consiglio
d’Istituto nel definire l'indirizzo politico-culturale per le
attività della scuola, conferma le scelte effettuate negli anni
passati tendenti a dare alla scuola il carattere di una
collettività interagente con la società civile, aperta alle
varie realtà sociali, politiche e culturali presenti nel
territorio e anche a livello nazionale e internazionale. Pone come
base l’osservazione dei diritti della libertà morale e civile
sanciti dall'art. 3 della Costituzione,
la garanzia della libertà d’insegnamento, del pluralismo
culturale, delle scelte delle famiglie e il successo formativo di
tutti gli alunni disposto dal D.P.R.8 marzo 1999 n°275
all’art.1, comma 2°.
Le
finalità della scuola trovano infatti alcuni punti nodali nella
definizione e nello sviluppo di significative esperienze,
che di seguito consideriamo.
·
Centralità
imprescindibile dell'azione didattica: la individuazione di
itinerari di apprendimento "fattibili" assicura il
successo formativo e l'allargamento delle opportunità formative
per tutti. Compiti principali della scuola rimangono quello
didattico, educativo e formativo: in sintonia con le famiglie
degli alunni.
·
Autovalutazione
della nostra realtà scolastica: la sua determinazione permetterà
un autentico processo di valutazione degli alunni che, partendo
dalle condizioni iniziali di ciascun alunno e dalla definizione
degli obiettivi - generali e specifici - verifichi al termine di
una particolare azione formativa il raggiungimento di obiettivi
formativi e l’acquisizione di specifiche competenze
·
Integrazione
e intercultura: l’eventuale inserimento di alunni
stranieri, esige interventi mirati non ad una mera
accoglienza ma ad una reale integrazione che passa per la
consapevolezza dei diritti e dei doveri, nel rispetto delle
regole. Integrazione intesa
come scambio/interazione (intercultura), come arricchimento
culturale (multiculturalità) attraverso azioni formative quali
educare alla pace, alla convivenza civile e democratica, alla
cittadinanza europea, alla diversità e alla solidarietà
(extracomunitari, svantaggio socio-culturale, handicap).
·
Autonomia
didattica e organizzativa: la complessità delle
situazioni scolastiche richiede la personalizzazione dei
processi di insegnamento/apprendimento, la flessibilità della
struttura, la disponibilità a ricercare metodologie innovative,
la realizzazione della continuità educativa anche in relazione
all’attuazione della riforma definita dalla Legge n°53/03.
·
Istruzione
permanente: occorre utilizzare
“l'ambiente scuola” per
realizzare corsi mirati a favorire l’educazione permanente e i
percorsi di specializzazione dell’Istruzione e Formazione
Tecnica Superiore (IFTS) definiti dalla Legge 144/99 art.69.
·
Sviluppo
della progettualità: l'attività didattica deve valorizzare le
singole professionalità, impiegare vaste risorse, umane e
materiali, interne ed esterne (favorire le collaborazioni, aderire
a proposte di carattere sociale, culturali e artistiche; al fine
di migliorare la visibilità
e il prestigio della scuola curare i rapporti con il
territorio, anche a livello nazionale e internazionale; ricercare
accordi di carattere didattico e formativo con altre scuole,
autofinanziamento, ricercare sponsor, partecipare a mostre,
convegni, ecc...).
·
Educazione
alla sicurezza e alla salute e all'ambiente: vivere l'esperienza
scolastica con serenità e benessere è una esigenza importante
per facilitare la crescita armonica della personalità e
l'instaurazione di positivi rapporti umani (informazione e
formazione per adeguare i comportamenti alle diverse occasioni di
pericolo e di rischio, insegnare a prevenire i danni, imparare ad
avere cura di sé e degli altri - prove di evacuazione, primo
soccorso, conoscenza dell'edificio scolastico).
·
Corresponsabilità
di tutte le componenti scolastiche nella predisposizione, stesura,
adozione del Piano dell'Offerta Formativa: la scuola diventa così
realmente una comunità educativa che interagisce con il
territorio con una propria identità consapevolmente accertata.
L’Istituto
Statale d’Arte per il mosaico di Monreale nasce nell’anno
scolastico 1959/60 come Scuola d’Arte Comunale.
Dal
1962 al 1968 ha funzionato come sezione staccata per il mosaico
dell’Istituto statale d’Arte di Palermo, e comprendeva un
corso di studi triennale, che si concludeva con il diploma di
maestro d’arte per il mosaico.
Nell’anno
scolastico
1968/69 il Ministero della Pubblica Istruzione ha concesso
all’Istituto l’autonomia e dal 1970/71 sono stati istituiti il
Corso Superiore per il conseguimento del Diploma di Maturità
d’Arte Applicata e la Scuola Secondaria di I grado Statale
annessa.
Il
13 Giugno 1985, nella ricorrenza del secondo anniversario della
morte, l’Istituto è stato intitolato al Capitano dei
Carabinieri Mario D’Aleo, trucidato dalla mafia.
L’Istituto
Statale d’Arte per il mosaico “Mario D’Aleo” con Scuola
Secondaria di I grado annessa di Monreale è l’unica realtà
“specifica” esistente a livello nazionale (assieme
all’Istituto d’Arte di Ravenna); è sicuramente l’unica
scuola statale di tutto il Mezzogiorno di Italia, dove si insegna
l’arte e il restauro del mosaico.
La sede è sita in via Biagio Giordano n°14, nella zona di
espansione urbana a valle del paese, vicino alla circonvallazione
dello stesso ed ospita tutte le classi dell’Istituto Superiore
con i laboratori ed alcune classi della Scuola Secondaria di I
grado.
Monreale,
celebre ed antico centro di origine normanna, ricco di monumenti
di grande valore storico-monumentale, quale il Duomo di stile
arabo-normanno, oggi si trova a vivere un momento particolarmente
delicato, schiacciato com’è dalla vicinanza del capoluogo. A
parte la Cattedrale, che riceve la visita giornaliera di migliaia
di turisti italiani e stranieri, il ricco tessuto monumentale
della città è in gran parte misconosciuto e da valorizzare.
Viene così del tutto trascurata quella che potrebbe essere una
delle poche prospettive di sviluppo economico e culturale.
Inoltre
esso presenta un alto tasso di disoccupazione e poche prospettive
di sbocchi occupazionali , se non si intraprenderanno azioni
tendenti a valorizzare l’esistente.
La
realtà sociale, culturale ed economica del comune di Monreale è
eterogenea, caratterizzata da una disordinata crescita edilizia,
da una scomparsa delle attività tradizionali, dalla presenza di
limitate infrastrutture di tipo sociale e ricreativo ( spazi
verdi,cinema, biblioteche, palestre).
Gli
alunni, che frequentano l’Istituto, provengono non solo dal
territorio monrealese ma anche da altri comuni della provincia di
Palermo: a partire dalla stessa Palermo, e da paesi limitrofi come
Altofonte, San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi, Partinico. Gli
alunni appartengono per la maggior parte ad un ceto sociale
medio-basso, relativamente a parametri di riferimento, quali il
reddito, il tasso di occupazione e il titolo di studio. La Scuola
Secondaria di I grado è una scuola atipica, che contempla
l’insegnamento di discipline plastico-artistiche aggiuntive al
normale curricolo, pertanto
accoglie alunni provenienti da tutto il territorio monrealese.
Tra
le finalità di ordine educativo e didattico che la Scuola
Secondaria di I grado annessa all’Istituto d’Arte intende
perseguire, alcune sono relative alla “costruzione del proprio
progetto di vita” da parte dell’allievo; altre, tenendo conto
delle sfaccettature della personalità dell’individuo, mirano a
trasformare le sue capacità in vere e proprie “competenze”;
altre ancora sono relative alla formazione di un cittadino
responsabile e partecipe, perché possa contribuire alla
costruzione della convivenza democratica e solidale con gli
“altri” nel rispetto delle diversità.
Tali
finalità si riferiscono a tutti gli alunni indistintamente, a
partire da coloro che sono “diversamente abili”; le situazioni
di Handicap non devono, infatti, costituire un ostacolo
insormontabile per la costruzione del proprio “progetto di
vita”.
Grazie
alla frequenza della Scuola dell’infanzia e del Primo ciclo
d'istruzione, e grazie agli stimoli educativi da parte delle
famiglie e dell’ambiente sociale, i ragazzi devono, pertanto,
essere nelle condizioni di :
- prendere
coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della
propria identità;
- imparare
ad interagire con i coetanei e con gli adulti;
- acquisire
consapevolezza di essere titolare di diritti, ma anche di
essere soggetto a doveri per lo sviluppo qualitativo della
convivenza civile;
- essere
in grado di pensare al proprio futuro, dal punto di vista
umano, sociale e professionale;
In
particolare i ragazzi devono:
- riconoscere
e gestire i diversi aspetti della propria esperienza
motoria, emotiva e razionale;
- abituarsi
a riflettere con spirito critico;
- distinguere
il diverso grado di complessità che caratterizzano i vari
argomenti;
- concepire
e cercare di attuare progetti di vario ordine-
dall’esistenziale al tecnico;
- avere
strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi e
gli altri;
- essere
in grado di cogliere la differenza tra il bene ed il male e
di sapere operare scelte di vita ispirate ai e dai principi
della convivenza covile;
- essere
disponibile al rapporto di collaborazione con gli altri, per
la costruzione di una società migliore;
- potere
immaginare e progettare il proprio futuro;
- porsi
le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e su gli
altri.
L'Istituto
statale d'Arte per il Mosaico "Mario D'Aleo, per l'anno
scolastico 2008-2009, intende caratterizzare la propria offerta
formativa, mediante l'individuazione delle seguenti finalità
didattico-educative:
a)
conoscenza e rispetto delle regole fondamentali della vita
associata;
b)
educazione alla coscienza democratica come senso della
legalità e come partecipazione responsabile al vivere civile;
c)
capacità di stabilire rapporti di collaborazione fattiva
nello svolgimento della vita scolastica;
d)
acquisizione di un corpo organico di conoscenze
disciplinari, tali da facilitare sia l'accesso a nuove differenti
competenze, attraverso la prosecuzione degli studi, sia
l'utilizzo nel mondo del lavoro delle competenze acquisite
a scuola, anche attraverso la frequenza di corsi strettamente
finalizzati;
e)
acquisizione di professionalità artistiche di base,
relative alla conoscenza delle tecniche pittoriche e di
rappresentazione a
partire dalle quali si sviluppi
la tradizionale arte del Mosaico, con l’acquisizione della
capacità di progettare e realizzare mosaici originali, e
restaurare i mosaici già esistenti, con sicurezza e competenza,
relative alla specificità musiva.
Due sono
gli indirizzi
che ispireranno
il concreto
dispiegarsi
della
nostra attività educativa
Tali
finalità riteniamo possano essere perseguite individuando ed
attuando precisi indirizzi formativi che devono informare sia
l'attività curricolare sia quella extracurricolare.
Esso riguarda
l’educazione al rispetto
e alla
valorizzazione
dell’ambiente,
in particolare nella sua
dimensione storico
- culturale
ed
artistica.
La
nostra Scuola, ricca di laboratori e di manufatti con intento
artistico,nel cui curricolo sono presenti specifici contenuti
disciplinari orientati verso la produzione e l’analisi critica e
consapevole di quel particolare oggetto d’arte chiamato
“mosaico”, è situata in un territorio
disseminato di testimonianze architettoniche e musive di
grande pregio artistico, di antiche tradizioni artigiane, in
sostanza di veri e propri “beni culturali”. Perciò riteniamo
che essa debba rendere i giovani che la frequentano consapevoli
del valore storico ed economico dei beni culturali e del loro
valore di memoria storica che lega e forma le comunità civili.
Esso
riguarda l’educazione alla conoscenza e all’uso critico e
consapevole dei linguaggi visivi e massmediatici.
Un
altro ambito che caratterizza la nostra scuola è quello relativo
alla comunicazione, ed, in particolare, ai linguaggi delle arti
visive ed a quelli della comunicazione di massa.
Si
tratta di fornire agli allievi chiavi di accesso e di
interpretazione per il mondo dell’informazione e
dell’immagine, che li rendano consapevoli fruitori di esso e, al
tempo stesso, capaci di utilizzare i nuovi linguaggi, nella
prospettiva di nuove professionalità.
Per
la realizzazione delle finalità generali del progetto educativo,
abbiamo individuato i seguenti obiettivi:
1)
rendere più efficace l'offerta formativa in funzione di una
crescita significativa del successo scolastico degli allievi,
attraverso attività mirate al recupero dello svantaggio iniziale
e delle lacune via via evidenziate nel corso degli studi, nonché
attraverso attività mirate al potenziamento e all’arricchimento
curricolari ed extracurricolari;
2)
valorizzare la professionalità specifica del nostro indirizzo di
studi, relativa alla conoscenza, progettazione e produzione e
restauro del mosaico, orientata sia a migliorare l'apprendimento
di tale arte all'interno del curricolo scolastico sia a proiettare
la competenza via via acquisita dai nostri allievi all'esterno
della scuola. A tale scopo si propongono le seguenti iniziative:
-
la
partecipazione della scuola a mostre, seminari, laboratori che
abbiano per oggetto attività di studio, progettazione e
sperimentazione nell'ambito del mosaico;
-
l'istituzione
di una mostra didattica a fine anno scolastico, aperta al
territorio;
-
l'attivazione
di corsi specifici sulle diverse tipologie del mosaico, rivolti al
territorio ed aperti a tutti;
-
favorire
la commercializzazione delle opere realizzate dagli alunni
attraverso l’attivazione di relazioni con gli ambienti
turistici;
3) ridurre la dispersione scolastica che si presenta
principalmente in termini di evasione, abbandoni, frequenze
irregolari e non promozioni.
4)
favorire con la partecipazione i percorsi strategici
dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore per sostenere lo
sviluppo delle persone nel loro iter educativo e formativo di
apprendimento permanente.
L'Istituto
statale d'Arte "Mario D'Aleo" per il mosaico comprende,
al suo interno, due diversi corsi di studio, quello tradizionale e
quello sperimentale denominato “Progetto Michelangelo” e
dall’anno scolastico 2000/2001 anche la Scuola Secondaria di I
grado, prima soltanto annessa.
In
tale scuola, da sempre, gli insegnamenti artistici sono
particolarmente curati e sviluppati e mirano alla formazione
artistico-pratica degli alunni.
3.2.1.1
Distribuzione
oraria delle discipline e dei laboratori:
Classi:
II B – IIIB - IIIA
3.2.1.2
Distribuzione oraria delle discipline e dei laboratori:
Classi
prime: IA – IC
3.2.1.3
Distribuzione oraria delle discipline e dei laboratori:
CLASSE:
I B
1.4
Distribuzione
CLASSI:
IIC
– IIIC
3.2.1.5
Organizzazione oraria
Anno
scolastico 2008/2009:
·L’inizio
delle lezioni è alle ore 8,20;
·La
durata della prima e della sesta ora è di 50 minuti ( ai sensi
della C.M.243/79);
·La
seconda e quinta saranno ridotte di cinque minuti ciascuna;
·L’intervallo
si effettuerà dalle ore 11,00 alle ore 11,10.
TABELLA
ORARIA:
1
ora
8,20
9,10
2
ora
9,10
10,05
3
ora
10,05
11,05
4
ora
11,05
12,05
5
ora
12,05
13,00
6
ora
13,00
13,50
RECUPERO
I
docenti impegnati nella seconda e quinta ora sono tenuti a
recuperare.
In
un apposito registro sarà riportato il resoconto del recupero,
effettuato dai docenti.
Ogni
docente organizzerà il lavoro tenendo conto che il recupero deve
essere effettuato per unità oraria;
Il
recupero orario dovuto dai docenti si attuerà attraverso:
·compresenze/codocenze
per insegnamento, volte al recupero e al rafforzamento delle
abilità di base in orario curricolare;
·compresenze/codocenze
volte soprattutto ad un apprendimento cooperativo ed
individualizzato
·con
altre modalità finalizzate al successo formativo di tutti gli
alunni;
·sostituzione
di colleghi assenti.
Queste
attività faranno parte integrante della programmazione di
ciascuna classe.
Il
corso tradizionale, di durata quinquennale, si articola in due
cicli: il primo, di durata triennale, si conclude con il
conseguimento del Diploma di Maestro d'Arte, il secondo di durata
biennale, si conclude con l'Esame di Stato d'Arte Applicata. Vi si
accede con la licenza di Scuola Secondaria di I grado inferiore.
Il diploma che si consegue al termine del quinquennio dà accesso
a tutte le facoltà universitarie, ai corsi superiori di Disegno
Industriale e a tutti i corsi delle Accademie di Belle Arti;
inoltre è titolo valido per l'ammissione alla carriera
impiegatizia nella Pubblica Amministrazione; infine prepara per
esercitare liberamente la professione di "mosaicista" e
per l'ammissione come progettisti o disegnatori, negli impieghi
pubblici.
L’orario del corso tradizionale è composto da 39 ore
settimanali, suddivise in sei o sette ore giornaliere, secondo il
seguente schema:
Triennio
Iniziale, che si conclude con gli Esami di Qualifica di Maestro
d’Arte:
Materie
|
1°anno
|
2°anno
|
3°anno
|
Prova
esame
|
Religione
|
1
|
1
|
1
|
-
|
Lettere
italiane,storia Ed.Civ.
|
4
|
4
|
4
|
s/o.
|
Storia
dell'arte e delle arti applic.
|
2
|
2
|
2
|
o.
|
Matematica,
fisica e contabilità
|
3
|
3
|
3
|
s/o.
|
Disegno
geometrico e architettonico
|
4
|
4
|
4
|
g.
|
Scienze
naturali, chimica e geografia
|
2
|
2
|
2
|
o.
|
Disegno
dal vero
|
4
|
4
|
4
|
g.
|
Plastica
|
4
|
4
|
4
|
p.
|
Tecnologia
|
1
|
1
|
1
|
o.
|
Disegno
professionale
|
4
|
4
|
4
|
s.g.p.
|
Esercitazioni
di laboratorio
|
8
|
8
|
8
|
p.
|
Educazione
fisica
|
2
|
2
|
2
|
p.
|
Biennio
finale che si conclude con gli Esami di Stato d’Arte Applicata:
Materie
di insegnamento
|
1°anno
|
2°anno
|
Religione
|
1
|
1
|
Lettere
italiane, storia ed educazione civica
|
6
|
6
|
Storia
delle arti visive
|
4
|
4
|
Matematica
e fisica
|
5
|
5
|
Chimica
e laboratorio tecnologico
|
4
|
4
|
Elementi
di economia e sociologia
|
1
|
1
|
Educazione
visiva
|
2
|
2
|
Teoria
e applicazioni di geometria descrittiva
|
4
|
4
|
Progettazione
|
6
|
6
|
Esercitazioni
|
4
|
4
|
Educazione
fisica
|
2
|
2
|
Dall'anno
scolastico 1998-99 è stata avviata, nella nostra scuola, la
sperimentazione curricolare ed ordinamentale, chiamata
"Progetto Michelangelo 2” Indirizzo: "Arte e Restauro
del Mosaico", autorizzata con D.M. del 6/08/98. Attualmente
sono attivi due interi corso di studi, dal primo al quinto anno.
Essi hanno una durata quinquennale e si articolano in due cicli:
il primo biennale, il secondo triennale che si conclude con
l'Esame di Stato che conferisce il Diploma di "Arte e
Restauro del Mosaico"
Le
finalità di base di questo Progetto consistono nel perseguire
l'obiettivo di una scuola nella quale diventi presupposto
indispensabile la formazione integrale della personalità
dell'allievo; in tale prospettiva viene inserita la specifica
professionalità appartenente alla nostra scuola; vengono pertanto
rinnovati saperi e tecniche antichi per renderli vivi ed operativi
nell'ambito di una società sempre più informatizzata e
telematica.
Le
novità del Progetto “Michelangelo 2” rispetto al piano
curricolare ed ordinamentale del corso tradizionale sono evidenti:
già nei primi due anni sono previsti gli insegnamenti di nuove
discipline, quali la lingua Inglese, Diritto ed Economia, e
l'ampliamento di ore per
l'Italiano e per la Storia dell'Arte; in sostanza si prevede un
biennio nel quale hanno più spazio le materie di base rispetto a
quelle di indirizzo, con formazione professionalizzante, ed un
triennio, dove il rapporto si rovescia,
pur mantenendo le novità dell'impostazione (ad esempio è
previsto l'insegnamento curricolare della Filosofia).
L’orario del corso sperimentale “Michelangelo” è di
39 ore settimanali, suddivise in sei o sette ore giornaliere,
secondo il seguente schema:
Materie
ed orari del biennio del progetto “Michelangelo”
Materie
ed orari del triennio del progetto “Michelangelo”
Materie
|
1°
anno
|
2°
anno
|
3°
anno
|
Religione
|
1
|
1
|
1
|
Italiano
|
3
|
3
|
3
|
Storia
|
2
|
2
|
2
|
Storia
dell’Arte
|
3
|
3
|
3
|
Filosofia
|
2
|
2
|
2
|
Geometria
descrittiva
|
2
|
2
|
2
|
Chimica
e Lab. Tecnologico
|
3
|
3
|
3
|
Restauro
|
2
|
3
|
5
|
Progettazione
|
6
|
6
|
5
|
Esercitazioni
di laboratorio
|
6
|
5
|
4
|
Educazione
Fisica
|
2
|
2
|
2
|
Lingua
inglese
|
3
|
3
|
3
|
3.7.1
LA
PROGRAMMAZIONE NELL’AMBITO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
I
compiti dei Consigli di Classe per quanto attiene la didattica
sono i seguenti:
·definiscono
gli obiettivi trasversali e formulano la programmazione didattica,
avendo come riferimento il POF, la situazione della classe e gli
esiti della programmazione di Dipartimento,
·definiscono
eventuali nuclei da sviluppare in ambito interdisciplinare o
multidisciplinare;
·propongono
viaggi e visite di istruzione ed attività extracurrculari,
secondo i criteri fissati dal regolamento d’Istituto,
·programmano
gli interventi di recupero e sostegno;
·propongono
l’adozione dei libri di testo
·individuano
le modalità di diagnosi periodica del gruppo classe ed elaborano
strategie comuni per risolvere qualsiasi tipo di problema sia esso
di apprendimento che disciplinare;
·Esplicitano
criteri generali di valutazione per la corrispondenza tra voti e
livelli di raggiungimento degli obiettivi
·Adottano
criteri comuni per la valutazione della
conoscenza, competenza e capacità.
Individuazione
di una scala di misurazione che metta in corrispondenza voti e
indicatori di livello del tipo:
Scarso
|
Insufficiente
|
Mediocre
|
Sufficiente
|
Discreto
|
Buono
|
Ottimo
|
Eccellente
|
3
|
4
|
5
|
6
|
7
|
8
|
9
|
10
|
3.7.2
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
Il
percorso principale che si svolge nella scuola è l’attività
d’insegnamento che si realizza con modalità rispondenti alle
scelte metodologiche dei docenti sia come progettualità del
singolo che della collegialità.
I
Dipartimenti disciplinari si riuniscono periodicamente nel corso
dell’anno scolastico con
la finalità di formulare proposte di innovazione didattica da
sottoporre al C. dei D., di proporre, rielaborare e mettere a
punto prove di verifica da utilizzare come prove di ingresso e per
misurare gli esiti della didattica. I Dipartimenti elaborano un
documento di programmazione annuale dove vengono definiti per
ciascun anno di corso gli obiettivi minimi in termini di
conoscenze, competenze e capacità e dove vengono individuati
alcuni contenuti disciplinari comuni per classi parallele;
effettuano le operazioni relative alla scelta dei libri di testo
ed hanno inoltre competenze in materia di interventi didattici
educativi ed integrativi.
In
sede di progettazione disciplinare il docente opera e propone
seguendo la metodologia di lavoro seguente
o
Analisi
della situazione di partenza
o
Definizione
del livello generale della classe in relazione alla propria
disciplina
o
Individuazione
delle fasce di livello in relazione ai prerequisiti necessari in
termini di conoscenze/ competenze/ capacità per avviare il
processo formativo
o
Individuazione
degli obiettivi generali che il percorso didattico si prefigge di
raggiungere
o
Individuazione
dei contenuti e degli obiettivi didattici suddivisi in moduli di
apprendimento così strutturati:
o
Prerequisiti
o
Obiettivi
o
Unità
didattiche
o
Mezzi
e strumenti
o
Tipologie
di verifica
o
Tempi
previsti
o
Individuazione
di metodologie e metodi:
o
Mezzi
e strumenti
o
Modalità
di verifica
Criteri
per la valutazione finale tra cui l’esplicitazione della scala
di misurazione individuata in sede di consiglio di classe in
relazione alla disciplina specifica.
3.7.3
Metodologie di lavoro
Gli
insegnanti sceglieranno metodologie di lavoro che:
-
tengano
sempre conto delle esperienze e conoscenze personali degli alunni,
utilizzando
anche tecniche per la personalizzazione dell’insegnamento
(circle-time, brainstorming,
conoscenza, aiuto reciproco, ecc…);
-
privilegino
la “didattica della ricerca”;
-
prevedano
l’utilizzo dei laboratori esistenti;
-
valorizzino
le risorse-patrimonio degli alunni e quelle fornite dal contesto
scolastico ed extra-scolastico;
-
rispettino
gli stili di apprendimento degli alunni, coinvolgendoli, affinché
divengano consapevoli e protagonisti dei percorsi formativi loro
offerti, secondo modalità coerenti con l’età di ciascuno.
3.7.4.
L’organizzazione della didattica:
il metodo
-
Perché
l’Istituto possa conseguire le finalità e gli obiettivi che si
propone deve essere molto attento ai cambiamenti introdotti nella
scuola che rendono necessaria una ridefinizione del ruolo del
Docente e l’acquisizione di nuove competenze formative al fine
di evitare fratture tra la teoria e la pratica didattica.
Muovendosi sulla strada dell’innovazione, i docenti si sforzano
di mettere in atto una differenziazione di metodologie atte ad
offrire stimoli diversi in relazione sempre ad un apprendimento
centrato sui soggetti-alunni e che miri altresì alla
realizzazione di un clima rassicurante all’interno della classe
che possa incoraggiare l’autostima e delle relazioni
socio-emotive e relazionali positive. Generalmente vengono
privilegiati il lavoro di gruppo con finalità di
auto-apprendimento e di aiuto reciproco, discussioni guidate di
gruppo e di intergruppo, di esercitazioni mirate, di laboratori di
comprensione testuale in stretto rapporto con il recupero e il
potenziamento delle capacità di apprendimento.
3.7.5
La Valutazione
La
valutazione certamente è uno tra i momenti più delicati della
relazione continua fra insegnamento e apprendimento e non può non
tener conto delle attese concrete e diverse che chi ha un qualche
interesse esige che vengano rispettate:
- gli
allievi si attendono il rispetto della loro crescita
personale,
- le
famiglie la riuscita dei loro figli,
- la
società la formazione del cittadino intesa come acquisizione
di valori e di comportamenti rispettosi del vivere civile,
- il
mondo del lavoro attende le professionalità utili per lo
sviluppo.
Pertanto,
i docenti della Scuola, consapevoli della responsabilità di cui
sono investiti, si impegnano a valutare il più correttamente
possibile gli alunni frequentanti, per far sì che possano
esprimere, al meglio, le proprie potenzialità. La valutazione non
è mai un giudizio sulla persona, sul suo valore e sulla sua
identità; la scuola non ha il diritto di certificare che cosa un
alunno è, ma solo le competenze che ha raggiunto in un
determinato momento della propria crescita.
Valutare,
per noi, significa:
-
far emergere e valorizzare le risorse di ciascuno,
anche le più nascoste;
-
conoscere, con la maggiore sicurezza possibile, le
difficoltà degli alunni, in modo da cercare le strategie più
efficaci per risolvere i problemi adeguando, le programmazioni
ai bisogni della classe e del singolo alunno.
La
valutazione non deve essere
-
uno strumento per umiliare e squalificare;
-
burocratica e giudicante;
-
una classificazione degli alunni in rigide categorie;
Nella
valutazione è necessaria la massima chiarezza e trasparenza,
perché essa serve:
-
agli alunni, affinché riconoscano i propri limiti, le
proprie difficoltà e trovino le strategie adeguate per
superarli;
-
ai genitori, per aiutare i ragazzi a trovare le proprie
strategie, in un rapporto di serena collaborazione con gli
insegnanti;
-
ai docenti per cogliere elementi positivi, valori,
situazioni capaci di ri-orientare il processo di
insegnamento/apprendimento.
Gli
insegnanti s’impegneranno inoltre a tener conto in tema di
valutazione degli alunni, dei seguenti aspetti principali:
-
analisi della situazione di partenza di un alunno e/o
gruppi di alunni, delle risorse/potenzialità di ciascuno;
-
analisi dei processi e dei prodotti di apprendimento
per calibrare la programmazione;
-
coinvolgimento di genitori ed alunni attraverso la
comunicazione degli esiti della valutazione, per ottenere la
piena collaborazione nella co-gestione del processo formativo;
-
registrazione delle diverse tappe del processo e
dell’intervento formativo per la certificazione degli esiti.
Sulla
base della definizione delle competenze in ciascuna materia, si
procederà, con il coordinamento delle FF.SS. dell’Area 3 A, per
la Scuola Secondaria di I grado e 3 B, per l’Istituto d’Arte,
all’individuazione dei livelli in uscita che si devono
raggiungere in ciascuna materia e in tutte le classi.
Si
ritiene anche necessario individuare indicatori comuni, in uscita,
anche per i comportamenti relazionali e gli atteggiamenti nei
confronti di valori, quali l’accoglienza, la solidarietà, la
tolleranza, il rispetto di sé e degli altri, la diversità,
ecc…, in modo tale che ogni classe, sulla base dei propri
bisogni e della propria organizzazione, predisponga strumenti di
osservazione e verifica.
Si
auspica che alcuni gruppi si cimentino in nuovi modi di
programmare, non più basati sull’individuazione di obiettivi,
ma fondate su altri paradigmi (es.: programmazione
personalizzata).
Particolare
attenzione sarà posta, da parte di ogni gruppo di programmazione,
alla ricerca degli obiettivi trasversali che potranno essere unificati
successivamente.
I
docenti della Scuola secondaria di I grado hanno programmato per
l’a.s. 2008-2009 le seguenti linee generali per prevenire e
sanare situazioni di difficoltà di apprendimento degli allievi:
-
Interventi personalizzati;
-
lavori di gruppo e/o di coppia;
-
classi aperte, gruppi omogenei/eterogenei per livelli di
apprendimento, ecc….
-
affidamento di compiti di responsabilità;
-
approccio operativo;
-
tutoring;
-
uso di schede appositamente predisposte;
-
apprendimento cooperativo.
Premesso
che la valutazione come sopra definita favorirà il successo
formativo della totalità degli alunni (come previsto dal
Regolamento sull’Autonomia DPR 275/99), tuttavia potrebbero
presentarsi lo stesso delle situazioni “debitorie” in seguito
alle quali devono essere programmate iniziative idonee a favorire
il loro totale recupero. A tal proposito la Scuola s’impegna ad
attuare iniziative di recupero sia del debito formativo sia
di eventuali lacune
formatesi nell’anno scolastico in corso attraverso le seguenti
modalità:
1)
le attività di recupero del debito formativo vengono
attuate mediante una verifica, da effettuarsi primo dell’'inizio
dell'anno scolastico, che serva a valutare se gli allievi hanno
colmato le lacune evidenziate alla conclusione dell’anno
scolastico passato; a tale scopo la Scuola, con comunicazione
scritta, informa le famiglie e gli allievi sulle materie in cui
hanno ricevuto il debito formativo, con un elenco dettagliato dei
contenuti disciplinari che devono ancora essere acquisiti,
invitandoli ad un impegno di studio ‘estivo’ che sarà, come
abbiamo detto, verificato nel corso dell’anno scolastico
successivo secondo tempi e modalità scelte da ogni insegnante e
concordato con ciascun consiglio di classe;
2)
tutti gli insegnanti hanno la possibilità di ricorrere
a)
alla "pausa didattica" come modalità per
favorire il recupero ed il consolidamento delle conoscenze: essa
è perseguibile in ogni momento dell'anno scolastico, integrando
la programmazione didattica predisposta;
b)
nella libertà di adottare le strategie più efficaci, alla
programmazione di percorsi personalizzati di recupero basati su un
impegno di studio da svolgersi autonomamente a casa;
3)
la scuola predisporrà fin dall’inizio dell’anno
scolastico un programma di attività di recupero
pomeridiano in ore extracurricolari, nel rispetto dei
seguenti criteri :
a)
si darà priorità, per evitare che gli alunni siano
appesantiti da troppi recuperi pomeridiani, alle seguenti
discipline: Italiano, Matematica, Geometria Descrittiva; e, in
ogni caso, a non più di tre discipline;
b)
la frequenza del corso di recupero sarà definita da
ciascun consiglio di classe o dal coordinatore di classe nei casi
di semplice gestione, tenendo conto delle condizioni del singolo
alunno
c)
il periodo di svolgimento previsto per i corsi di recupero
è quello determinato a livello gestionale;
d)
possono parteciparvi gruppi di una stessa classe o di
classi parallele il cui numero complessivo può variare secondo le
condizioni specifiche;
e)
le lezioni avranno luogo tra le 15,00 e le 18,00;
f)
possono essere previste altre modalità di recupero, quali
gli sportelli didattici la cui gestione, nell’ottica del
miglioramento dell’efficacia del servizio, è affidata al
Dirigente della Scuola.
Tra
le attività integrative, verrà curato anche il potenziamento
delle abilità di base, nonché delle competenze e delle
conoscenze, previste dalle diverse discipline, o, meglio, dalle
diverse aree disciplinari, convinti come siamo che
l’insegnamento deve mirare non solo a recuperare lo svantaggio
ma anche a stimolare gli allievi più bravi, secondo una proposta
didattica la più varia ed articolata possibile.
3.9.1
Rapporti
con le famiglie : L’Istituto Superiore
Il
nostro Istituto ha un costante e positivo rapporto con le
famiglie. Al riguardo in particolare si effettuano:
-
Incontri pomeridiani di 2/3 ore ciascuno tra docenti e famiglie
almeno due volte l’anno.
-
Incontri con i singoli docenti, di mattina, secondo gli orari
stabiliti e comunicati dai docenti stessi.
Si
hanno, inoltre, le seguenti modalità di informazione e
relazione con le famiglie (comma 4 art.42 e O.M. del 27/05/97
n°329 art.2):
1.
Sollecitando, con invito telefonico o scritto, incontri, in
caso di situazioni particolari o nei casi di alunni con notevoli
difficoltà;
2.
Fissando, quando necessario, appuntamenti con le famiglie
per discutere sull’andamento didattico o su qualunque altro
problema connesso al processo formativo;
3.
Accettando, previo appuntamento, richieste per chiarimenti
o informazioni da parte dei genitori.
Il
Coordinatore di ogni Consiglio di Classe cura inoltre
d’informare le famiglie su assenze e/o ritardi frequenti e/o non
giustificabili e su comportamenti non corretti degli studenti. A
tal proposito si potrà coinvolgere anche il Servizio
Psicopedagogico d’Area gestito dall’Osservatorio Provinciale
contro la Dispersione e per il Successo Formativo di Tutti gli
Alunni.
Nel
caso di assenze prolungate, permanendo l’obbligo scolastico e
formativo, dopo aver coinvolto il Servizio Psicopedagogico
d’Area si chiederà l’intervento del Servizio Sociale
competente e degli Organismi preposti a questo specifico
controllo.
Per
le classi prime della Scuola Secondaria di I grado, su proposta
degli stessi insegnanti, il Collegio dei Docenti ha assegnato la
funzione tutoriale a ciascun docente componente il consiglio di
classe.
Sarà
pertanto compito di ciascun docente:
dare
assistenza tutoriale a ciascun alunno;
- tenere
rapporti con le famiglie;
- concorrere
all’orientamento per la scelta delle attività opzionali;
- coordinare
le attività didattiche-educative;
- avere
cura della documentazione del percorso formativo.
I
docenti della Scuola Secondaria di I grado assolveranno alla
funzione tutoriale non appena la stessa sarà definita in sede
contrattuale.
Per
l’a.sc. 2008/09 gli
alunni iscritti sono:
|
N. ALUNNI
|
MASCHI
|
FEMMINE
|
ISTITUTO ARTE
|
361
|
150
|
211
|
SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
|
110
|
58
|
52
|
I
CORSI ATTIVATI SONO:
|
|
INDIRIZZO
|
CORSI
|
CLASSI
|
|
ISTITUTO
ARTE
|
ORDINARIO
|
3CORSI:
A, B, C (LA QUINTA CLASSE)
|
11
|
|
|
SPERIMENTALE
|
2
CORSI: AS E BS
|
10
|
|
SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
|
|
3
CORSI: A, B, C
|
7
|
Il
personale in servizio è formato da:
Dirigente
Scolastico
|
Prof.
Antonio Gancitano
|
I.T.I.
|
Direttore
dei SS.GG.AA.
|
Margherita
Curcio
|
I.T.I.
|
Assistenti
Tecnici
|
N°
1
N°
2
|
I.T.I.
I.T.D.
|
Assistenti
Amministrativi
|
N°
5
|
I.T.I.
|
Collaboratori
Scolastici
|
N°
9
N°
2
|
I.T.I.
I.T.D
|
Il
Consiglio di Istituto, secondo le disposizioni contenute nel
D.P.R. n°275/99, rappresenta l’organo di indirizzo
dell’Istituzione Scolastica, con il compito precipuo di
deliberare gli atti fondamentali della programmazione generale
delle attività didattiche ed organizzative della scuola, in
particolare il bilancio della stessa, ora chiamato Programma
Annuale.
A partire
dall’1-01-03, al posto del Consiglio di Istituto opera il
Commissario Straordinario, che esercita sia i poteri della Giunta
che del Consiglio, perché si è in attesa di una legislazione
relativa all’elezione del Consiglio di Istituto
negli Istituti d’arte con Scuola Secondaria di I grado
annessa.
Il
lavoro del Collegio viene preparato e svolto prevalentemente da
Commissioni in modo tale da consentire l’effettiva
partecipazione all’attività didattica e in modo tale da
condividere le responsabilità. Le commissioni svolgono attività
di progettazione e compiti organizzativi, mirano ad accrescere
l’azione formativa, a sviluppare le potenzialità
e le risorse della scuola. Sono gruppi aperti alla
collaborazione di qualunque componente dello stesso Collegio.
Il
Collegio dei Docenti ha deliberato, nei vari incontri preliminari
alla definizione del presente Piano, l’istituzione di seguenti
commissioni/gruppi al fine di garantire la complessiva attuazione
dell’offerta formativa:
Le
Funzioni Strumentali sono individuate ai sensi dell’art. 28 CCNL
1998-2000, dall’art. 37 CCNI 99 e dall’art. 30 CCNL 2002-2005.
Sono
individuate attraverso l’analisi delle domande presentate
dagli interessati nel rispetto dei seguenti criteri e condizioni
stabilite in modo permanente dal C.D.:
-
congruità
tra il curricolo professionale del doc. aspirante e le conoscenze,
le abilità e le competenze, fissate in via preventiva dal C.D.;
-
deontologia
professionale anche in relazione ai corsi di aggiornamento e di
formazione frequentati ed alle collaborazioni garantite per il
buon funzionamento della scuola;
-
la
capacità organizzativa spendibile nel contesto scuola ed
acclarata per l’attività svolta;
-
le
abilità connesse alla conduzione del lavoro di gruppo;
-
gli
anni di servizio prestati nella scuola;
-
la
presentazione di un progetto riconosciuto adeguato dal C.d.D.;
È
formato da tutti i docenti ai quali il Collegio ha assegnato
specifico incarico.
Area
1 – Coordinatore delle attività funzionali alla realizzazione
del pianodell‘offerta formativa
-
deve
assicurare
o
il
coordinamento delle attività del p.o.f.,
o
la
relazione sulle attività del p.o.f.
o
al
collegio dei docenti gli elementi per la valutazione del p.o.f.
o
il
coordinamento della progettazione curriculare e extracurriculare
o
l’analisi
e la valutazione dei processi scolastici in relazione
all’efficienza e all’efficacia del servizio.
o
la
definizione e la stesura del regolamento di qualità d’Istituto,
utilizzando collaboratori esterni.
o
la
relazione sulle attività di monitoraggio e autovalutazione
d’istituto.
Area
2- Responsabile
dell‘aggiornamento, formazione e dei servizi alla docenza
;
-
deve
assicurare
-
o
l’analisi
dei bisogni formativi, nonché la definizione e la gestione del
piano di formazione e di aggiornamento
- l’accoglienza
dei nuovi docenti
- la
produzione di materiali didattici
- la
produzione di materiale cartaceo adeguato alla progettualità
d’istituto, per favorire il periodico monitoraggio di
ciascuna attività.
- l’organizzazione
dei servizi connessi all’utilizzazione della biblioteca
-
deve
assicurare
o
coordinamento
delle attività extracurriculari e sportive.
o
coordinamento
e gestione delle attività di continuità, orientamento e
tutoraggio.
o
coordinamento
delle attività di compensazione, integrazione e recupero.
o
coordinamento
dei rapporti tra la scuola e le famiglie.
o
coordinamento
fra docenti per favorire l’integrazione degli allievi nel
contesto scuola
o
l’analisi
delle situazioni di rischio di dispersione attraverso degli
adeguati screening
o
il
suggerimento ai docenti di interventi in relazione al possibile
recupero
o
il
coordinamento con le altre specifiche agenzie del territorio
o
il
coordinamento con l’Osservatorio Locale contro l a Dispersione e
per il Successo Formativo di Tutti gli Alunni
-
deve
assicurare
o
coordinamento
delle attività extracurriculari e sportive.
o
coordinamento
e gestione delle attivita’ di continuita’, orientamento e
tutoraggio.
o
coordinamento
delle attività di compensazione, integrazione e recupero.
o
coordinamento
dei rapporti tra la scuola e le famiglie.
o
coordinamento
fra docenti per favorire l’integrazione degli allievi nel
contesto scuola
o
l’analisi
delle situazioni di rischio di dispersione attraverso degli
adeguati screening
o
il
suggerimento ai docenti di interventi in relazione al possibile
recupero
o
il
coordinamento con le altre specifiche agenzie del territorio
o
il
coordinamento con l’Osservatorio Locale contro la Dispersione e
per il Successo Formativo di Tutti gli Alunni
Area
4 – responsabile
delle relazioni con Enti ed Istituzioni esterni
-
deve
assicurare
- coordinamento
dei rapporti con enti pubblici e privati e con le aziende
anche per la realizzazione di eventuali stage formativi.
- coordinamento
delle attività della scuola in ambito territoriale.
- coordinamento
delle attività di scuola-lavoro in relazione all’obbligo
formativo.
- coordinamento
delle attività con la formazione professionale.
- al
C.d.D. gli elementi per la valutazione del servizio offerto al
territorio.
- curare
le relazioni per stabilire accordi di rete, gemellaggi, ecc…
con altre scuole del territorio locale, regionale, nazionale
ed internazionale.
Area
5 –
Responsabile dell‘innovazione tecnologica e
dell‘informatizzazione delle aule, dei laboratori e degli
uffici.
-
deve
assicurare
- il
coordinamento della progettazione di interventi che migliorino
il livello tecnologico nei plessi.
- La
progettazione, la realizzazione e la gestione del sito web
della scuola
- il
coordinamento della progettazione degli interventi che
migliorino l’informatizzazione delle aule, dei laboratori e
degli uffici.
E'
formato da tutti i docenti ai quali il Dirigente Scolastico assegna incarico fiduciario nel rispetto dei criteri stabiliti
dal collegio dei docenti:
primo
collaboratore vicario con compiti di:
·
sostituzione
del D. S. in caso di brevi assenze;
·
coordinamento,
organizzazione e gestione di tutte le attività che non sono
proprie della qualifica dirigenziale;
·
coordinamento
della formazione delle classi;
·
delega
alla firma per gli atti riguardante la didattica e la gestione del
personale.
Secondo
collaboratore con compiti di:
·
relazione
con il personale docente e ATA;
·
coordinamento
delle problematiche relative;
n.
2 coordinatori
didattici per l'istituto superiore
con compiti, in stretta relazione con i coordinatori delle
classi, con le FF.SS, con i responsabili dei dipartimenti, con i
collaboratori nominati dal D.S. e con il D.S. di:
·
gestione
delle relazioni didattiche con
docenti, gli
alunni e con le famiglie;
n.
2 coordinatori didattici per
la Scuola Secondaria di 1° grado con
compiti, in stretta relazione con i coordinatori delle classi, con
le FF.SS, con i responsabili dei dipartimenti, con i collaboratori
nominati dal D.S. e con il D.S. di:
·
gestione
delle relazioni didattiche con
i docenti, gli alunni e con le famiglie;
Ne
fanno parte i componenti dei due team precedenti; di volta in
volta - in relazione agli argomenti posti all'ordine del giorno -
vi possono partecipare altri docenti (responsabili di commissioni
e/o di gruppi di lavoro, di specifici progetti didattici, ecc…)
e il DSGA.
Per
alcune aree di intervento di particolare complessità il dirigente
scolastico si avvale di propri collaboratori ai quali è conferita
delega per:
l
Il
Responsabile del Servizio di prevenzione e Protezione
l
Rappresentante
dei lavoratori per la sicurezza
l
Addetti
al servizio di prevenzione incendi, lotta antincendio,
gestione dell’emergenze e chiamata di raccolta presso
L’Istituto
d’Arte
La
Scuola Secondaria di I grado – Sede Centrale –
l
Coordinatore
del servizio prevenzione e protezione e delle emergenze
l
Responsabile
della manutenzione
l
primo
soccorso
Le
prestazioni del personale della scuola coinvolto nelle attività
sopra descritte sono retribuite mediante il Fondo
dell’Istituzione secondo la contrattazione di istituto.
-
Gestione
alunni
-
Gestione
personale
-
Gestione
patrimonio
-
Gestione
archivio e protocollo
-
Gestione
finanziaria e Contabile
-
Ufficio
tecnico
I
servizi e i compiti essenziali svolti dai collaboratori scolastici
sono i seguenti:
a)
rapporti con gli alunni;
b)
sorveglianza dei locali;
c)
pulizia di carattere materiale; particolari interventi non
specialistici; collaborazione agli uffici e alla didattica;
servizi esterni.
Distribuzione
delle unità in servizio c/o Istituto Arte:
Piano
terreno:
n° 5 unità
Primo
Piano:
n° 3 unità
Centralino:
n° 1 unità
Distribuzione
delle unità in servizio c/o Scuola Secondaria di I grado
Piano
Terra
n° 1 unità
Piano
seminterrato
n° 2 unità
L’incremento
degli alunni ha reso più evidente la carenza di spazi e di
strutture indispensabili. Le aule e i laboratori non sono del
tutto adeguati alle esigenze della scuola. La scuola non è dotata
di palestra; si è in attesa di utilizzare delle aule site in via
Salita san Gaetano. È ovvio che per dare alla scuola
un aspetto più decoroso è necessario
un intervento di manutenzione straordinaria da parte
degli Enti Locali (Provincia e Comune) i quali hanno già
manifestato l’intenzione ad intervenire in tempi brevi.
All’interno
della scuola sono ubicati:
-
Ventitré aule di cui nove per la Scuola Secondaria di I grado;
-
Cinque
laboratori per il mosaico;
-
Due
laboratori per le discipline plastiche;
-
aula
magna/Biblioteca;
-
Sala
Professori;
-
Ufficio
del Dirigente;
-
Auletta
funzioni strumentali, con annesso computer, dotato di stampante
-
Aula
collaboratori del Dirigente scolastico
-
Segreteria;
-
Ufficio
assistente tecnico;
-
Archivio;
-
Magazzini;
-
un
laboratorio di informatica/multimediale per l’istituto
d’Arte attualmente dotato di n. 12 PC, 4 MAC, 7 stampanti, 5
gruppi di continuità, 1 scanner più Dia, 1 plotter, 1 video
proiettore, 1 schermo, 1 videoregistratore, 3 televisori
-
un
laboratorio di informatica /multimediale per la scuola media
dotato di n. 10 PC, 1 server, 2 stampanti, 1 videoproiettore, 1
schermo e 10 tavoli ergonomici porta PC.
La
scuola dispone dei seguenti sussidi didattici:
-
Televisore
con collegamento satellitare
-
Videoregistratore
(n. 2)
-
Lavagna
luminosa (n. 1)
-
Fotocopiatrici
(n. 4)
-
Impianto
audio ad uso teatrale
-
Videoproiettore
(2) e videolettore
-
Videocamera
digitale
-
Televisore
normale(4)
L’Istituto
Statale d'Arte “Mario D'Aleo” ha una buona tradizione di
relazioni con il territorio, in senso lato, anche a livello
nazionale e internazionale, inteso come luogo di vita nel quale
realizzare interazioni e come risorsa per migliorare la visibilità
e per ottenere il riconoscimento della società, dal quale
ripartire per aumentare il livello di motivazione degli alunni e
per arricchire l’offerta formativa della scuola.
Concretamente
sono state stabiliti e si è disponibili a nuovi rapporti di
stretta collaborazione, convenzioni e accordi, con
l’Osservatorio Provinciale contro la Dispersione Scolastica e
per il Successo Formativo di Tutti gli Alunni, con Associazioni di
Volontariato (CESVOP) e non, con il Servizio Civile, con Imprese,
con Centri di Formazione, con Enti ed Istituzioni, sfruttando ogni
opportunità di espansione e presenza attiva in ogni contesto in
cui la scuola può operare per migliorare la sua visibilità e
manifestare le potenzialità artistiche di cui è portatrice.
Per
quanto riguarda l’attività progettuale programmata con
finanziamenti interni, il cui fine ultimo è quello di favorire il
successo formativo di tutti gli alunni, possiamo raggruppare le
diverse proposte progettuali in rapporto alle diverse finalità
didattico-educative che stanno alla base del progetto; possiamo
pertanto individuare delle vere e proprie aree di riferimento in
ordine di priorità, considerando che all’interno di ciascuna
area la precedenza è data a quei progetti che hanno un minor
costo per alunno.
1)L’area
dei progetti :
-
a)
che realizzano attività di orientamento e di continuità,
-
b)
che tendono al recupero della dispersione scolastica
(evasioni, abbandoni, frequenze irregolari, non ammissioni,
disabilità,…)
-
c)
di obbligo istituzionale (rilevazione apprendimenti
INVALSI, patentino, mostra didattica di fine anno, passerelle,
istruzione domiciliare, corsi di recupero, ecc...);
-
d)
che mirano alla formazione del cittadino responsabile nella
promozione del rispetto della cultura della legalità.
2)
L’area dei progetti
a)
che
contribuiscono ad arricchire, potenziare ed integrare
l’insegnamento disciplinare;
b)
che
contribuiscono a valorizzare la finalità specifica del nostro
indirizzo di studi, quella artistico-professionale, relativa
all’arte e al restauro del mosaico;
3)l’area
dei progetti
a)
che mirano all’educazione alla salute e dell'ambiente
comprendente una serie di attività di educazione ambientale
rivolte essenzialmente a promuovere “il benessere” degli
allievi
b)
che servono ad estendere e ad approfondire la conoscenza
delle nuove tecnologie informatiche;
4)
l’area dei progetti
a)
che servono a migliorare il funzionamento delle strutture
scolastiche
b)
che ampliano l’offerta formativa;
6.1.2
Per la Scuola
Secondaria di I grado
i.
l’area
dei progetti che favoriscono la continuità e l’orientamento;
ii.
l’area
dei progetti che potenziano le conoscenze e le competenze
curricolari
iii.
l’area
dei progetti che favoriscono un arricchimento culturale ed una
migliore conoscenza dell’ambiente di appartenenza in particolare
che mirano all’educazione alla salute e dell'ambiente;
iv.
l’area
dei progetti che ampliano l’offerta formativa attraverso
l’arricchimento del curricolo;
I
progetti con rilievo istituzione e interistituzionale (PON, POR,
CIPE, IFTS, ECAP ,Osservatorio Provinciale contro la Dispersione,
a seguito di accordi, convenzioni, accordi scuola regione ecc…)
i cui finanziamenti sono esterni al Fondo dell’Istituzione o
gratuiti, risultano ammissibili se rientranti in un’area di cui
al cap.6.1.
Nell’ambito
degli accordi scuola – regione, l’Istituto d’Arte ha firmato
un protocollo di intesa con l’Ente di Formazione Ecap che
prevede un percorso triennale di istruzione e formazione
professionale denominato
Progetto “Opertatore grafica CAD” Tipologia A. Il percorso
progettuale si attiverà con una copertura del 20% delle ore
curriculari e sarà rivolto agli alunni di una prima classe che
usufruiranno di una “indennità allievi” e di “una borsa
formativa”.
Un
rilievo particolare è rivolta a percorsi progettuali che mirano a
valorizzare l’istruzione domiciliare al fine di contenere gravi
situazioni di svantaggio socio – culturale presenti nel nostro
ambito territoriale.
IL
POF così redatto ed articolato è stato approvato dal Collegio
dei Docenti il 13/06/2008 e modificato l’11/12/08
La
sua validità è considerata permanente salvo integrazioni e
modifiche predisposte dal C.D..
È
trasmesso al Commissario Straordinario nelle funzioni di Consiglio
d’Istituto per la sua adozione.