Lo scoglio ( La Maddalena )

del Comandante Antonio Cervi

Poesia pubblicata  - Novembre 2009

M I S S I O N E

dal giornale di Agosto Settembre 2010 n. 8/9

 

Granitici spiazzi levigati dal vento,
prosceni d'azzurro  e sprazzi verdastri
d'acqua sempre viva.
Arditi picchi di roccia dal mare sfrangiati,
verdi arbusti di gusto.
Cocktail di odori marini e terrestri,
vento impetuoso che spira da nord-ovest.
Folte pinete a donar la frescura,
mare turchese a lambire il paese.
Cale, calette, spiagge, spiaggette, insenature
d'ogni tipo da raggiungere in ogni modo.
Colori, limpidezza, purezza e vividezza
Rendono il tuo mare una vera ricchezza.
Più è ardua l'impresa per lo spazio
alla conquista,
più la gioia del turista si accende
a quella vista.
La scenario è quello giusto
da godere con gran gusto.
Dall'arcipelago Regina, all'Eroe sei vicina.
Sei sirena incantatrice sullo scoglio
più felice;
degli amanti sei l'alcova, alchimista dell'amore;
sei pozione che dà ardore
ed al senso tanto giova.
Civettuola per natura, tra le altre sei la perla;
la tua storia ce lo insegna
quanto ardua fu l'impresa della gente
a tua difesa
contro chi avea pretesa.
Sei rimasta terra sarda, rinomata, orgogliosa,
patrimonio da salvare, per I'Italia
sei preziosa.
 

Com.te  Antonio Cervi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Velate ombre nuotano

nella notte scura

gelida l'acqua, a freno la paura

Saldi i nervi,

un solo obiettivo nella mente

concludere positivamente

l'azione intrapresa in gran segreto ...

tutt'intorno ovattato silenzio :

le incerte figure, a gesti,

si scambiano messaggi

a volo si comprendono gli sguardi.

 

Lunga e faticosa l'avventura,

sotto controllo l'ansia :

veloce il tempo scorre ...

potrebbe, un solo errore

compromettere l'impresa

... con tinua, nell'atmosfera tesa

l'attività avviata.

 

Ed ecco all'improvviso stagliarsi,

emergendo dal nulla l'obiettivo :

complici, sorridono nel silenzio

gli sguardi.

 

Precisi, concordati, abili gesti

velocemente si susseguono

ultimando il lavoro programmato

nella giusta sequenza :

con successo si conclude la missione.

 

Silenziosamente, le anonime figure

con agili movimenti

si allontanano ritornando alla base :

tra loro, parole non dette

esprimo l'orgoglio,

saldamente tenuto a freno

da un innato, consapevole pudore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Natale a bordo  - Natale 1946  - di Anonimo

dal giornale di ________________________

 ...si sentiva il mare

dal giornale di  Maggio  2011

 

Il mare spumeggia

la nave beccheggia

e sotto castello,

lì dentro al quadrato,

non più nelle grotte

verrà il Bambinello.

È già mezzanotte

e il primo vagito

rallegra l’udito,

e mente il nostromo

comincia a fischiare

per render l’onore,

l’intero equipaggio

s’appresta a portare

del bordo l’omaggio.

Il Primo comanda:

“sbrigatevi, all’erta!”

Portate una branda

con una coperta.

Su venga infermiere

con soffice benda,

e lei Direttore

il caldo gli accenda.

Distendon la tenda

e lesti nocchieri

e coi cannonieri

e rigan capanna

e il capo gamella

vi accenda la stella.

Il Guardiamarina

di rotta ufficiale,

il punto ben marchi

su quella cartina

insieme al fondale.

E il capo segnale

issato il pavese,

registri l’evento

e forza del vento

di bordo al giornale.

Poi tuoni il cannone

con rombo solenne,

e insieme al messaggio

che mandan le antenne,

annunci alle flotte

che il bimbo divino

è nato stanotte ……

e porta il solino.

 

 

(dal giornale  “Marinai d’Italia” )

 

- L’originale fu trovato circa quattro anni fa a Gaeta abbandonato vicino ad un cassonetto della spazzatura. - 

( Inviata da Carlo Di Nitto Presidente del Gruppo A.N.M.I. di Gaeta)

 

 

Si sentiva il mare,

come una slavina continua,

tuono incessante

di un temporale

figlio di chissà che cielo.

Non smetteva un attimo.

Non conosceva stanchezza.

Non conosceva clemenza.

Se tu lo guardi te ne accorgi :

di quanto rumore faccia.

Ma nel buio...

Tutto quell'infinito

diventa solo fragore,

muro di suono,

urlo assillante e cieco.

Non lo spegni, il mare

quando brucia la notte.

 

 Alessandro Baricco

        

 da "Oceano mare"   Maggio  2011