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Carmelo Cappadona ?
Uno di quei tipi amanti del buon bicchiere, della bella ed allegra compagnia, facile al frizzo, allegrone, ridanciano, spensierato ; Carmelo Cappadona ? Uno di scienze, incline alla astruseria del calcolo, all'esattezza delle formule, all'automatismo dell'indagine empirica : in una parola, alla materia. Quant'è facile trinciar giudizi, creare schemi, illudersi di imprigionarsi nella catalogazione di tipologie umane, contaminandosi di errori e di superficialità ! Perché poi, magari ti capita sotto gli occhi, la produzione poetica di Carmelo Cappadona. Ed è un crollo, uno schianto, un frammentarsi in una miriade di cocci di un colossale fiasco conoscitivo ed interpretativo. Perché scopri un Carmelo Cappadona che scruta con intima sofferenza e viva sensibilità le pieghe più recondite dell'anima propria ed altrui, che sente e descrive con impeto lirico e con velata malinconia la bellezza ed il mistero del creato ; che medita con triste compartecipazione la caducità e, spesso, la inutilità della vicenda umana ; che sa elevare con fervida fede e vibrante slancio poetico il suo riverente e commosso sguardo verso la grandezza e la imperscrutabilità del Trascendente. E' una scoperta. Ed una scoperta - ne sono consapevole - difficile. Ma cosa vi è al culmine di una scoperta difficile ? Il ritrovamento di un tesoro. Valga, allora, il sillogismo : Carmelo Cappadona è un tesoro ! Io l'ho scoperto e gli sono grato di avermene dato l'occasione.
Tommaso Romano
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Il Prof. Carmelo Cappadona è stato un bravo sub e grande amante del mare |