" CHERCHEZ LA FEMME "
Testo di MARINA BARONE
Musica di A. SANTONOCITO - E.PIRRELLO

Cherchez la femme
nei tacchi a spillo e nelle sere in tv,
nei film osè.

Cherchez la femme
le labbra rosse color fuoco perché
ti fan sognare.

Cherchez la femme
il nero aderente piace di più
si fascia il corpo;
Cherchez la femme
le calze a rete fanno sexy di più
affascinante.

Si!
sono la donna che tu vuoi,
ma se guardi in fondo troverai
una donna dolce, una poesia,
una calda amica.

Un, deux, trois vous cherchez la femme!

Cherchez la femme
che sappia fare anche l'uovo alla coque
ed i bignè.

Cherchez la femme
che aspetta a casa senza troppi perché
sempre fedele.

Cherchez la femme
possibilmente obbediente per te
per far l'amore;
Cherchez la femme
la donna ideale, sexy però
piena di cuore.

Si!
sono la donna che tu vuoi,
ma se guardi in fondo troverai
una donna dolce, una poesia,
una calda amica.

Un, deux, trois vous cherchez la femme!
Cherchez la femme.
Cherchez la femme.

 

 

" GRAZIE AMORE "
Testo di MARINA BARONE
Musica di G. BONGIARDO - A. SANTONOCITO - B. BERGONZI

Aspettare il tuo abbraccio
per volare un po' più su,
nel tuo nudo paesaggio…
trovo adesso io il coraggio.

Quanto cielo nei tuoi occhi,
aeroplani dentro me;
ogni notte ritrovarci
sopra un altipiano per amarci.

Grazie per questo amore
per tutto quel che fai;
anche per il dolore
grazie perché ci sei,
grazie amore.

Grazie per ogni giorno
che vivi insieme a me;
per dirmi in ogni tempo
grazie comunque vada,
io ti amo.

E svegliarsi dopo un sogno
inseguendo la realtà;
con il cuore tra le mani
firmerò con te il domani.

Grazie per questo amore
per tutto quel che fai;
anche per il dolore
grazie perché ci sei,
grazie amore.

Grazie per ogni giorno
che vivi insieme a me;
per dirmi in ogni tempo
grazie comunque vada,
Io ti amo.
Grazie amore.

 

 

" TI SENTI UOMO "
Testo di MARINA BARONE
Musica di G. BONGIARDO - A. SANTONOCITO


Bravo davvero
hai fatto centro anche con lei,
sarai contento
mi fai morire, e lui lo sa
ma stai attento
se continui tu
da questo istante non ti amo più.

Sulla bilancia di questo amore
i nostri errori pesano uguale
ma dai confini tu esci fuori;
bravo davvero,
quante frecce hai
ma il cuore mio più non colpirai.

Ti senti uomo
ma non è così
che puoi tenere una donna accanto a te,
fra tante braccia tu non puoi trovare
chi può capire i problemi tuoi.

Tu, ti senti uomo
oppure chissà chi,
e non ti basta avere solo me;
tu cerca pure nuove emozioni
ma se hai freddo
non ci sono più.

Le nostre lotte
erano storie a lieto fine;
da oggi il letto di tregua
perde la sua funzione;
non te ne importa
ma che rabbia fai,
un giorno o l'altro tu lo capirai.

Ti senti uomo
ma non è così
che puoi tenere una donna accanto a te,
fra tante braccia tu non puoi trovare
chi può capire i problemi tuoi.

Tu, ti senti uomo
oppure chissà chi,
e non ti basta avere solo me;
tu cerca pure nuove emozioni
ma se hai freddo
non ci sono più.
non ci sono più.

 

 

" CARA AMICA MIA "
Testo di MARINA BARONE
Musica di E. PIRRELLO - S. AMATO - A. SANTONOCITO
(All'amica che ha speso le sue notti ad ascoltare i miei problemi)

Certo un giorno come un altro cosa vuoi che sia,
non ti hi chiesto mai di amarmi cara amica mia;
quanti giorni tristi che ho passato
confidandoti le angosce e l'allegria
ma lo rifarei.

L'abitudine di averti sempre in casa mia,
solo il tempo di un caffè per poi scappare via;
darsi appuntamento su alle tre,
ci vediamo come al solito da me
a parlar di lui.

E finisce così
la storia di donne, di sogni, di noi.
E finisce così
come una canzone d'amore
che si ricorderà;
storia d'amore
se amore è
storia di noi.

I segreti ho condiviso ed ogni tua follia,
sempre insieme, indivisibili
amica mia;
noi due complici nel grande amore,
se ci penso mi riprende la malinconia
cara amica mia.

E finisce così
la storia di donne, di sogni, di noi.
E finisce così
come una canzone d'amore
che si ricorderà;
storia d'amore
se amore è
storia di noi.

 

 

" ALI "
Testo di MARINA BARONE & GISELLA COZZO 
Musica di SILVIO AMATO

Io per te ho cambiato la mia vita,
ho scandito i tempi della mia poesia,
ho lottato nei percorsi più impossibili,
quante volte ho pianto per avere te.

Rinunciare ai sogni da bambina
per capire il volto della realtà;
aspettarti al buio non è stato facile
ma lo rifarei…

Ali
tu sei le mie ali per volare via,
ali
dentro agli abbracci che mi fanno tua,
ali
dentro i tuoi occhi pieni di fantasia,
ali
per farmi volare da te anima mia.

Ho dipinto il cielo alle prigioni,
mi son messa contro tutti e contro me;
ho venduto i miei ideali per capire i tuoi
ma lo rifarei…

Ali
tu sei le mie ali per volare via,
ali
dentro agli abbracci che mi fanno tua,
ali
dentro i tuoi occhi pieni di fantasia,
ali 
per farmi volare da te anima mia.

E se ci sarà un domani
io sarò quella di ieri,
prenderemo il volo io e te…
 

 

 

" IO TI HO INCONTRATO "
Testo di MARINA BARONE
Musica di A. SANTONOCITO - E. FRANCESCHINI 

Facce pensierose che si aggirano per questa via,
ombre come foglie che si muovono per la città.
Specchi d'acqua come neve coprono già i marciapiedi, 
prima ancora che si vesta questa notte di magia
e ci porti via.

Luci si riflettono sulle facciate delle case,
mentre il volo di un aereo disegna una retta su nel cielo;
e i destini che ci dividono insieme si ritrovano
come ali grandi più vicini a noi.

Io ti ho incontrato dentro il cuore mio
ti prego non andare via,
rimani qui davanti a me,
Ti amo.
Io ti ho incontrato dentro il cuore mio,
nessuno ci dividerà;
il giorno ci ritroverà insieme,
insieme.

Strade polverose che s'intrecciano d'umanità,
smorfie del tuo viso che mi danno la felicità.
Poi ti perdo lungo un viale, su quel tram che ci divide,
prima ancora che si vesta questa notte di magia
e ci porti via.

Voci di strilloni mercanti di antiche sensazioni,
mentre il sole si allontana, pian piano ti sento più vicino,
e i destini che ci dividono insieme si ritrovano
come ali grandi più vicini a noi.

Io ti ho incontrato dentro il cuore mio,
ti prego non andare via
rimani qui davanti a me,
Ti amo.
Io ti ho incontrato dentro il cuore mio,
nessuno ci dividerà;
il giorno ci ritroverà insieme,
insieme.
 

 

 

" MENTIRSI UN MOMENTO "
Testo di MARINA BARONE
Musica di BRUNO BERGONZI

Non c'è più amore tra noi,
ma solo nuda coerenza,
non c'è più amore perché
non te ne accorgi anche tu;
ti guardo lentamente svanire
occhi vuoti persi nel vento
dentro di me.

Non c'è più fuoco nel cuore
che brucia la mia follia;
fermare il tempo nel vento
servirà lo sai,
e fingere di avere paura,
bigiando piano piano l'odio e la mia fragilità
per fare l'amore.

Dimmi che mi vuoi,
dimmi come mai
tu cerchi ancora di farmi volare,
dimmi se ci sei
quanto resterai
o ancora una volta piangerò qui da sola;
il tempo di mentirsi un momento,
questa mia vita proprio non ha più senso
senza te.

E soffrire senza dolore
per non sentire rumore,
per non ferirsi di più
oppure si perché no!
E crederti ancora una volta,
evitando di incrociare lo sguardo con la verità
si può riprovare.

Dimmi che mi vuoi,
dimmi come mai
sciogli le mani per farmi morire;
dimmi se ci sei
quanto resterai
un controsenso affascinante di se,
e illudersi che non sia finita
cercando una scusa chiusa tra le tue dita,
su di me.

Dimmi che mi vuoi,
dimmi come mai
tu cerchi ancora di farmi volare;
dimmi se ci sei
quanto resterai,
o ancora una volta piangerò qui da sola;
il tempo di mentirsi un momento,
questa mia vita proprio non ha più senso
senza te.
 

 

 

" QUEL CHE TI DARÒ "
Testo di MARINA BARONE
Musica di FRANCO MUGGEO
(Poesia a mio figlio)

Quel che ti darò non lo posso giurare,
ma è certo che vorrei darti almeno tanto amore,
amore senza tempi, amore senza meriti,
amore perché è giusto,
perché sei figlio mio.

E' tutto quel che sento
ancora prima di averti,
amore e tanti sguardi,
sorrisi e le carezze…
carezze che guariscono
ferite che tu avrai,
da un mondo un pò difficile
dove tu nascerai.

E darti tanti giochi per farti ricordare
che non è brutto crescere se non smetti di giocare…
Giocherai con l'aquilone,
porterai con te le nuvole
e i ricordi che io adesso ho qui per te;
giocherai come un gabbiano
che ha scoperto d'esser libero,
ed io volerò al tuo fianco insieme a te.
insieme a te.

Quel che ti darò
sarà dolce un poco amaro;
lasciarti anche sbagliare,
tendendoti la mano;
quel che ti darò
sarà tutto e forse niente…
perché tu impari a muoverti
in mezzo a tanta gente…

E darti tanti giochi per farti ricordare 
che non è brutto crescere se non smetti di giocare… 
Giocherai con l'aquilone, 
porterai con te le nuvole 
e i ricordi che io adesso ho qui per te; 
giocherai come un gabbiano 
che ha scoperto d'esser libero, 
ed io volerò al tuo fianco insieme a te. 

Quel che ti darò non lo posso giurare, 
ma è certo che vorrei darti almeno tanto amore 
tanto amore. 

 

 

" SOLO UNA RAGIONE (JUST ANOTHER REASON) "
Testo italiano di MARINA BARONE 
Musica di A. SANTONOCITO - S. AMATO - B. BERGONZI 

Solo una ragione per ricominciare, 
per restare ancora insieme noi. 
Dammi una ragione anche se non c'è 
per dimenticare gli errori tuoi. 

Love, you're my love 
il coraggio di rivivere se vuoi, 
solo una ragione per averti accanto, 
perdonarsi per amore, 
per non piangere da soli. 
Love, you're my love 
non è facile ma riproviamo noi, 
con la pioggia o il sole niente cambierà 
perché soltanto tu mi dai l'amore. 

Solo una ragione serve per parlare, 
per capirsi meglio, per vivere. 
Dammi una ragione per liberare il cuore 
e poi ritrovarsi a far l'amore. 

Love, you're my love 
il coraggio di rivivere se vuoi, 
Solo una ragione per averti accanto, 
perdonarsi per amore, 
per non piangere da soli. 
Love, you're my love 
non è facile ma riproviamo noi, 
con la pioggia o il sole niente cambierà 
perché soltanto tu mi dai l'amore.

 

 

2) MARINA BARONE 1991

 

"CALDARROSTA"
Testo di MARINA BARONE & FABRIZIO BERLINCIONI 
Musica di PAOLO BALDAN BEMBO & SILVIO AMATO 


Quand'ero una bambina mi domandavo sempre 
chi eran quelle donne che come caldarroste, 
bruciavano le sere ai bordi della strada 
muovendosi leggere nell'aria profumata; 
coi tacchi si portavano ad un passo dalle stelle, 
alcune poi cantavano ed erano più belle 
a tutti rispondevano e truccavano una lacrima sul viso, 
le bocche lucide sembravano finestre affacciate sui falò. 

Io sono cresciuta e ti rivedo ancora, 
ma non riesco a darmi una risposta, 
perché ti vendi come carta straccia 
non puoi bruciare sempre caldarrosta. 

Così lontana, ma così vicino, 
così indifesa come un burattino, 
tanto diversa ma così banale 
vestita come fosse sempre carnevale. 

Magari la mattina ti perdi tra la gente, 
per te magari vivere è non pensare a niente; 
ci sono tante cose che tu potresti fare 
invece di sorridere a chi vuol farti male; 
coi tacchi si portavano ad un passo dalle stelle 
alcune poi cantavano ed erano più belle 
a tutti rispondevano e truccavano una lacrima sul viso; 
le bocche lucide sembravano finestre affacciate sui falò. 

E ti rassegni e dici che è il destino 
che a stare lì tu non l'hai fatto apposta, 
che fu per colpa del tuo primo uomo 
ma puoi cambiare ancora caldarrosta. 

Così lontana, ma così vicino 
così indifesa come un burattino, 
tanto diversa ma così banale 
vestita come fosse sempre carnevale. 
 

 

"ODIO E AMORE"
Testo di MARINA BARONE 
Musica di SILVIO AMATO 

Come sa di sale quando vuoi far male, 
quando ti avveleni e mi fai morire 
poi ti lasci andare quando sei crudele, 
quando è nell'orgoglio che mi vuoi ferire. 

Tu mi spegni i giorni quando vuoi far male, 
mi calpesti il cuore, mi fai rotolare 
e mi premi il petto come un peso forte 
e mi chiudi al buio dentro le tue porte. 

Ed io non ti capisco quando nel mio pianto provi a navigare, 
tieni in pugno il cielo e non lo vuoi capire 
la mia vita è pioggia se ti vuoi bagnare, 
ma il dolore è forza e ti fa rialzare; 
forse questo lega l'odio con l'amore, 
forse questo lega l'odio con l'amore. 

Tagli come il vetro e mi vuoi lasciare, 
questo tuo disprezzo grande come il mare, 
sei come una diga non mi fai passare 
ma solo se ti guardo sento di volare. 

Ed io non ti capisco quando nel mio pianto provi a navigare, 
tieni in pugno il cielo e non lo vuoi capire 
la mia vita è pioggia se ti vuoi bagnare, 
ma il dolore è forza e ti fa rialzare 
forse questo lega l'odio con l'amore, 
forse questo lega l'odio con l'amore. 
 

 

 

"1998"
Testo di MARINA BARONE - FABRIZIO BERLINCIONI 
Musica di BRUNO BERGONZI 

Non c'è tempo quasi mai 
per chiudere nell'anima 
la fotografia della verità; 
e mi chiedo dove andrà 
il canto delle allodole, 
non lo sentirò sopra le città. 

Il vento asciugherà le lacrime 
di un cielo che non cade più, 
e il mare a chi dirà le favole 
ad un sole che non scalderà. 

Io ci sarò 
a chiederti le nuvole, 
come fossi tu sopra di me. 

La notte cercherà di perderci, 
ma il cuore ci ritroverà. 
Resta con me 
o il mondo è tutto inutile, 
come se un juke box non suonasse più, 
a me basti solo tu 
e il tempo può andare via, 
il tempo può andare via. 
 

 

 

"IL CANE"
Testo di MARINA BARONE 
Musica di PAOLO BALDAN BEMBO - SILVIO AMATO 

E' legato è qui davanti, 
lui mi guarda e mi trapassa 
con quegli occhi suoi di cane; 
come frusta i suoi lamenti, 
son nascosti dalla pioggia, dai rumori della gente. 

E' legato ha due catene 
una al collo e l'altra al cuore, 
come tagliano pian piano 
mentre il pelo è già inzuppato, 
quanto amore per quell'uomo. 

E lui lo guarda con quegli occhi, 
con quegli occhi suoi di cane; 
è felice, ha il suo padrone che lo picchia, 
ma è il suo padrone. 
Piove ancora e lui avrà freddo, 
quasi è buio e ho freddo anch'io; 
quella ciotola laccata sembra un mare che straripa, 
mi straripano i pensieri ma non voglio andare via. 

Forse è solo ed ha paura, sembra in pena ma per chi 
…come un cieco sta aspettando 
chi accompagni il suo destino, 
cane vecchio e malandato 
ma con gli occhi da bambino. 

E' legato ha due catene 
una al collo e l'altra al cuore, 
come tagliano pian piano 
mentre il pelo è già inzuppato, 
quanto amore per quell'uomo. 

E lui lo guarda con quegli occhi, 
con quegli occhi suoi di cane; 
è felice ha il suo padrone che lo picchia, 
ma è il suo padrone. 
Piove ancora e lui avrà freddo, 
quasi è buio ed ho freddo anch'io; 
quella ciotola laccata sembra un mare che straripa, 
mi straripano i pensieri ma non voglio andare via.
 

 

"STORIE DI UOMINI"
Testo di MARINA BARONE - FABRIZIO BERLINCIONI 
Musica di PAOLO BALDAN BEMBO - SILVIO AMATO 

C'è chi si difende come può dalla sua noia, 
parla ad alta voce quando è solo 
e poi si arrabbia; 
se gli dici no lui fa il bambino, 
spesso maledice il suo destino, 
ma quando ti accarezza è come il vento 
ti fa volare. 

C'è chi è più testardo quando sa di aver ragione, 
non lascia mai uno spazio 
tra il pensiero e un'emozione; 
ti cerca solo quando vuole lui 
ma quando tu lo vuoi lui non c'è mai. 

Storie di uomini 
che vanno via, 
storie difficili come la mia; 
perché non sempre si può 
avere quello che vuoi, 
perché le storie degli uomini 
le decidiamo anche noi. 

Dimmi solamente perché vuoi che non si sappia, 
anche tu vuoi scivolarmi via 
come la sabbia; 
magari non ti rivedrò mai più, 
magari l'uomo giusto non sei tu. 

Storie di uomini 
che vanno via, 
storie difficili come la mia; 
perché non sempre si può 
avere quello che vuoi, 
perché le storie degli uomini 
le decidiamo anche noi. 
 

 

 

"AYALLALLAH"
Testo di MARINA BARONE 
Musica di TIZIANO BARBONE 

Vorrei inventare il timbro di una voce, 
poter spiegare tutti i miei perché, 
sentirti crescere nella mia gola 
e piano piano sprofondare in te. 
Quantificare il peso del tuo amore, 
sei la sorgente dove parte il fiume 
darei più senso a tutte le mie pene 
avrei la forza di tirarmi su. 

Rompere gli argini le mie catene 
con la mia fede inginocchiarmi a te. 
Dimmi chi sei/ho bisogno di te 
Dimmi chi sei. 
Guardami dentro e dimmi cosa c'è, 
guardami il cuore e parlami di me, 
dimmi cos'è che gridare mi fa 
Ayallallah che morire mi fa. 

Sentirmi il sangue riscaldar le vene, 
toccarmi il cuore e non sentire più; 
baciare sulla fronte il tuo sudore 
e ritrovare questa donna in te. 
La sabbia brucia e sento di bruciare, 
nelle tue acque vorrei navigare, 
tra le tue braccia spegnerei il dolore 
e poi serena mi addormenterei. 

Rompere gli argini, le mie catene, 
perché la vita nasce insieme a te. 
Dimmi chi sei/ho bisogno di te 
Dimmi chi sei. 
Guardami dentro e dimmi cosa c'è, 
guardami il cuore e parlami di me, 
dimmi cos'è che gridare mi fa 
Ayallallah che morire mi fa. 
 

 

 

"TRA GATTI E CARAMELLE"
Testo di: MARINA BARONE - FABRIZIO BERLINCIONI 
Musica di SILVIO AMATO 

I vecchi non han fretta di prendere qualcosa, 
i vecchi stanno fermi sulla panchina ferma 
aspettano che il sole gli scaldi un po' la pelle 
che renda meno spente giornate come quelle. 
Aspettano che passi qualcuno che li ascolti, 
che dica "sei importante", "sei vivo, tu ci sei", 
qualcuno poi si ferma ma senza darci peso 
non vuol sprecare tempo, gli sembra anche noioso. 

Ma i vecchi sono là a chiedere uno sguardo 
si sa non hanno fretta 
ma tu che fretta hai; 
non chiedono poi molto tra gatti e caramelle, 
le scarpe di un bambino che sporchino piastrelle 
ma i vecchi sono là anche per te. 

Darebbero però in cambio tanto amore 
coi loro occhi pesanti che vanno dritti al cuore; 
i vecchi non han fretta ma chiedono soltanto 
di non vederli morti se non è ancora tempo. 

Ma i vecchi sono là a chiedere uno sguardo 
si sa non hanno fretta 
ma tu che fretta hai; 
non chiedono poi molto tra gatti e caramelle, 
le scarpe di un bambino che sporchino piastrelle 
ma i vecchi sono là anche per te. 

Non chiedono poi molto tra gatti e caramelle 
un cielo un po' diverso con tante, tante stelle 
un cielo un po' diverso anche per te. 
 

 

 

 

 

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