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GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA MARIANISTAQuest’anno la Giornata Mondiale di Preghiera Marianista la celebreremo domenica, 13 Ottobre. Ogni anno ci riuniamo in un Santuario Mariano situato in un continente diverso. Quest’anno, la Giornata Mondiale di Preghiera Marianista si farà in America del Nord, al Santuario Nazionale dell’Immacolata Concezione, a Washington D. C. La scelta di un Santuario Nazionale degli Stati Uniti è stata fatta per ragioni ben evidenti. Tale scelta si aggiungerà alle celebrazioni che segnano l’unificazione di quattro Province della Società di Maria in un’unica Provincia degli Stati Uniti, evento che avrà luogo nell’estate 2002. Sarà anche l’occasione per noi di essere in comunione di preghiera con la grande ed eterogenea Famiglia Marianista degli Stati Uniti, un anno dopo i terribili attentati terroristici dell’11 Settembre 2001. Avvenimenti di questa portata incoraggiano i Marianisti degli Stati Uniti a costruire, unendo i loro sforzi, un mondo di giustizia e di pace e a pregare umilmente il Signore, sua Madre e il Beato P. Chaminade affinché sostengano e proteggano il nostro mondo e la nostra Famiglia Marianista. Alcuni membri della Famiglia Marianista dell’America del Nord ci rappresenteranno a Washington all’occasione di questa giornata; essi pregheranno per noi tutti e per le intenzioni che noi condividiamo come Famiglia. Siete tutti invitati a celebrare questa giornata riunendo i membri di ogni Ramo della Famiglia e offrendo, ovunque siate, le vostre preghiere per tutte le necessità che abbiamo come persone e come comunità. Tra le intenzioni di preghiere particolari, non dimentichiamo: - Le necessità della Chiesa, affinché possiamo essere un segno di speranza e di amore nel mondo nello spirito di Maria. - La pace e la comprensione vicendevole tra tutti i popoli. - La fedeltà e l’approfondimento per ciascuno di noi del carisma che viviamo e condividiamo. - Gli ammalati che fanno parte della nostra Famiglia. - I poveri e i bisognosi, vittime d’ingiustizie, che vediamo ogni giorno attorno a noi. - Le vocazioni per tutti i Rami della vita marianista e la loro perseveranza. - I bisogni speciali dei marianisti che vivono e lavorano in America del Nord e quelli delle persone presso le quali sono inviati negli Stati Uniti e in Canadà. - Rendimento di grazie al Signore per i benefici ricevuti durante l’anno trascorso, particolarmente per il Capitolo Generale delle Suore Marianiste (Luglio-Agosto 2002). |
La Chiesa Patronale dell’America: “Un Inno in Pietra” La Basilica del Santuario Nazionale dell’Immacolata Concezione si è trasformato in un luogo spirituale per centinaia di migliaia di pellegrini che ogni anno giungono qui, da tutti gli Stati e da molti Paesi stranieri. |
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Tutti insieme simbolizzano la cattolicità della Chiesa, la sua natura universale. Il Santuario è espressione della storia del cattolicesimo del secolo XX negli Stati Uniti. Ciascuna delle 60 cappelle rappresenta qualcosa della storia della comunità multietnica che ingloba la Chiesa universale. |
I Fondatori del Santuario Nazionale, il vescovo Thomas Sahan ( secondo da destra) e Mons. Bernard McKenna ( terzo da destra) si preparano ad accogliere la prima pietra di fondazione dhel Santuario nel 1920 (situato attualmente a Nord Est della Chiesa della Cripta). |
Le numerose cappelle situate un po’ dappertutto nel Santuario testimoniano la fede, la devozione, le lotte ed anche i trionfi dell’eredità accumulata da tanti immigrati verso la nostra nazione. Esse ricordano la storia della nascita e dell’evoluzione della Chiesa cattolica in questo Paese e di tanti uomini e donne che, con un duro lavoro e molto sacrificio, fondarono le loro comunità e assicurarono la propagazione della fede negli Stati Uniti.Questo Santuario Nazionale è considerato letteralmente la “Chiesa Patronale d’America”. Quando John Carroll, primo vescovo cattolico degli Stati Uniti, mise la giovane nazione sotto la protezione di Maria, stava predicendo la fede e la devozione dei Cattolici di questo Paese che le future generazioni avrebbero manifestato, senza dimenticare quelli che sarebbero gli iniziatori e gli artefici del Santuario Nazionale e neppure quelli che attualmente vengono in pellegrinaggio e che lo sostengono. Ogni pietra ed ogni tocco artistico del Santuario testimoniano la relazione della nostra nazione con Maria, un’alleanza spirituale resa pubblica da Papa Pio IX nel 1847 con la proclamazione di Maria come “Patrona degli Stati Uniti” sotto il titolo dell’Immacolata Concezione. Secondo l’insegnamento della Lettera agli Ebrei, “ la fede è garanzia di ciò che si spera e la prova delle realtà che non si vedono”. Con ogni evidenza, nessuno degli iniziatori del Santuario aveva meglio compreso questo assioma della fede cristiana del vescovo Tommaso J.Shahan, quarto rettore dell’Università Cattolica d’America e fondatore del Santuario Nazionale. All’inizio del secolo XX, il vescovo Shahan aveva proposto la costruzione di un santuario nazionale a Washington per onorare Maria. |
In occasione di una udienza col Papa Pio X, nella festa dell’Assunzione, dell’anno 1913, il vescovo Shahan ricevette non solo un’entusiasta approvazione, ma ancheun dono personale di 400 dollari.Dopo il suo ritorno, Monsignor Shahan aveva convinto il comitato direttivo dell’Università Cattolica di fare dono del terreno per il Santuario situato a Sud-Est del campo. In seguito ottenne aiuti dai gruppi cattolici di tutto il Paese per raccogliere fondi per la costruzione della Chiesa. |
Il nostro grazie ai numerosi fedeli che hanno contribuito alla costruzione e al mantenimento di questo grande Santuario in onore della Patrona nazionale. Grazie al vostro impegno, il Santuario di Maria resterà per i secoli futuri come faro della Buona Novella e della speranza degli uomini. Dio e la sua Madre benedetta non si lasceranno vincere in generosità. Possiate essere benedetti abbondantemente per il vostro spirito di generosità. |
Il vescovo Shahan aveva pubblicato il primo numero di Salve Regina nel Gennaio 1914, un foglio formativo destinato a suscitare l’entusiasmo nazionale per il Santuario. Grazie a questa pubblicazione, il vescovo riuscì a promuovere l’idea di far sorgere il Santuario nella Capitale. Nel primo numero del bollettino faceva riferimento al Santuario come a “un monumento di amore e di gratitudine, un imponente inno di pietra... tanto perfetto quanto la tecnica dell’uomo possa raggiungere e così santo come lo potevano desiderare i costruttori”. Questa passione del vescovo di costruire un “inno di pietra” finì per diventare contagiosa. Man mano che i doni e le lettere di incoraggiamento arrivavano, il vescovo cercò l’aiuto di un sacerdote di Filadelfia, il Padre Bernard McKenna, per mettere in atto il progetto. Costui fu nominato fin dal 1915 come primo direttore del Santuario Nazionale, permettendo così d’intravedere l’attuazione del sogno di un simbolo nazionale di devozione cattolica verso Maria.L’arcivescovo James Cardinal Gibbon, benedisse la prima pietra il 23 Settembre 1920, durante la seconda riunione annuale della gerarchia degli Stati Uniti a Washington. Più di 10.000 fedeli parteciparono alla Messa, tra cui ambasciatori, rappresentanti del governo degli Stati Uniti, autorità militari ed altri dignitari.Benché la Grande Depressione e la Seconda Guerra Mondiale avessero bloccato temporaneamente la costruzione del Santuario al di sopra della Cripta, non fermarono pertanto l’entusiasmo dei cattolici americani. Dopo la guerra, l’arcivescovo di Washington, Patrick O’Boyle, si riunì con l’arcivescovo di Fort Wayne (Indiana), John Noll, per riattivare il progetto. I vescovi della nazione promisero il loro appoggio nel 1953 nell’intento di raccogliere i fondi necessari per la realizzazione della Grande Chiesa Superiore. In tutte le parrocchie del Paese, i cattolici risposero in massa a questo appello nazionale, permettendo così di riprendere la costruzione nell’anno mariano 1954. Il 20 Novembre 1959, migliaia di cattolici si riunirono con i loro vescovi per la consacrazione della Grande Chiesa Superiore. Celebrarono le modeste origini del Grande Santuario e la gioia profonda che ne sarebbe derivata nella vita della Chiesa degli Stati Uniti. Col passare degli anni, il Santuario si andò completando all’interno, secondo il progetto originale degli architetti. La recente installazione della scultura denominata “Chiamata Universale alla Santità”, come il rivestimento del Portico in marmo e mosaici, costituiscono la tappa conclusiva per portare a termine i lavori del Santuario Mariano |