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Entro il 25 gennaio le aziende sanitarie devono decidere se aderire alla società mista. Opposti pareri dalle Rappresentanze dei sindaci dell'Asl 15 e 18Amos: sì da Cuneo, i no a Bra e AlbaCUNEO - Amos continua a suscitare giudizi differenti, in diverse zone della provincia. Ieri pomeriggio la Rappresentanza dei sindaci dell'Asl 15 ha dato parere positivo all'adesione alla società mista pubblico-privata. "Un mese fa - spiega il sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia -, il dottor Moirano ci aveva illustrato nei dettagli il suo progetto: oggi (ieri, ndr.) il direttore generale dell'Asl 15 Ottavio Losano ci ha spiegato le sue intenzioni. Prevede di aderire ad Amos, con l'acquisto del 4 per cento delle quote. Inoltre di conferire servizi, per ora non in campo sanitario, anche perché l'Asl 15 non gestisce strutture ospedaliere: dunque si tratta essenzialmente dei settori logistici, dell'acquisto di protesi e in campo informatico". "Con i sindaci di Borgo, Boves, Busca e Stroppo, che formano la Rappresentanza per i 54 comuni dell'Asl 15 - prosegue Valmaggia - siamo favorevoli, convinti che l'iniziativa consenta di realizzare risparmi e razionalizzazioni. E riteniamo anche che, con prudenza, si possano fare tentativi in altri settori della Sanità. Si tratta, dichiaratamente, di sperimentazioni: se funzionano nel pieno rispetto del miglior servizio ai cittadini ben vengano; altrimenti si dovranno rivedere i progetti. Ma un no preconcetto ci pare sbagliato". Di segno opposto l'iniziativa dei candidati sindaco dell'Ulivo per Alba (Antonio Degiacomi) e Bra (Bruna Sibille), degli assessori braidesi e dei consiglieri comunali albesi e braidesi Margherita e ds, che in un documento sollecitano "la Conferenza dei sindaci dell'Asl 18 Alba-Bra a pronunciarsi in senso contrario alla adesione alla società Amos, confermando la posizione espressa il 13 novembre dalla Rappresentanza dei sindaci". (da LA STAMPA del 13 gennaio 2004)
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