ALBA - Dopo un anno di blocco dei lavori alla casa di riposo "Ottolenghi" e altri quattro anni di interventi a rilento, sono state appaltate dalla giunta comunale opere per 820 mila euro, all'impresa Stramandinoli di Torino: riguardano tutti i serramenti dell'ala in costruzione, dove si ricaveranno 60 posti letto per anziani non autosufficienti gravi.
I serramenti saranno realizzati in laboratorio e si prevede che vengano installati a marzo, mentre la conclusione dei lavori è ipotizzata entro l'estate. Fra le opere ci sono la sistemazione dell'area esterna e il collegamento tra l'edificio vecchio e quello nuovo. L'assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Pelisseri: "I ritardi sono stati determinati da una serie di disavventure, dall'alluvione del '94 alla rescissione del contratto con l'impresa costruttrice, con cui è tuttora aperto un contenzioso in tribunale. Speriamo di concludere presto, essendo disponibili le risorse".
Tra ristrutturazione e ampliamento sono stati spesi oltre 7 miliardi di lire, di cui 5 e mezzo donati dalla Fondazione Crc. Altri contributi sono giunti da Comune, Regione, Lions e Rotary club, Fondazione Cassa risparmio di Verona, Vicenza e Belluno, ditta Miroglio e raccolte di fondi dopo l'alluvione. Il presidente dell'"Ottolenghi", Eugenio Bruni: "Siamo grati al presidente della Fondazione Crc Giacomo Oddero per il generoso sostegno che ha sempre dato alla nostra casa di riposo. In segno di riconoscenza, il Consiglio di amministrazione ha deciso di intitolare alla memoria della moglie, Carla Scanavino Oddero, di recente scomparsa, il padiglione del terzo piano ristrutturato". Continua Bruni: "La situazione finanziaria è migliorata, siamo riusciti a contenere le rette, che continuano a essere fra le più basse del circondario, abbiamo intrapreso iniziative che porteranno alla certificazione Iso 9000-Vision 2000. Nell'ala in costruzione, oltre ai 60 nuovi posti, contiamo di allestire un reparto per dimissioni assistite". Oddero sottolinea l'impegno della Fondazione Crc per le case di riposo: "Abbiamo cercato di far vivere in condizioni più dignitose persone che hanno lavorato tutta la vita".
Per il direttore dell'"Ottolenghi", Paolo Spolaore, è "importante aver presto la disponibilità dei nuovi letti per far fronte alle numerose richieste".