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"Era grande, bruno, calvo;
bianchi i pochi capelli che gli rimanevano; rugosa la faccia: a prima
vista, gli si sarebbe dato pių de' sessant'anni che aveva; ma il contegno,
le mosse, la durezza risentita de' lineamenti, il lampeggiar sinistro, ma
vivo degli occhi, indicavano una forza di corpo e d'animo, che sarebbe
stata straordinaria in un giovine".Fin
dalla sua prima presentazione, l'Innominato appare subito come una figura
misteriosa.Temperamento volitivo fin dall'adolescenza, con l'ansia di
esser superiore a tutti d'ardire e di costanza, le parole e le frasi che
ne ritraggono l'esistenza hanno tutte una forza e un colorito fantastico
particolare.Nel momento in cui fa rapire Lucia, egli attraversa una
profonda crisi interiore. Disgustato dai passati delitti, incerto del
futuro, comincia a porsi delle domande sul giudizio divino.
Al vedere la carrozza che trasporta la ragazza rapita mentre sale verso il
castello, avverte un oscuro presentimento, quasi una premonizione. Il suo
bravo pių spietato poi, gli rivela di aver avuto compassione della rapita,
ed il fatto gli pare strano, incredibile.Ma l'Innominato č curioso di
vedere la giovane in grado di suscitare tali sentimenti.Le parole sulla
misericordia divina che la prigioniera gli dice rimangono impresse nella
sua memoria. Trascorre la notte nel tormento, angosciato dal male fatto,
dall'idea del suicidio, dal timore di essere giudicato da Dio, poi l'alba
lo trova affacciato alla finestra, a guardare il risvegliarsi della
gente...
Egli scende in paese solo e disarmato e si reca alla canonica, dove č
ricevuto con timore e titubanza, poi avviene l'incontro memorabile che
vede la conversione del potente signore. |
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