|
|||
Home | Galleria Manzoni | ||
Romanzo | |||
Immagini per Capitolo | |||
Manzoni il ruolo dell'eroe | Manzoni la donna e l'amore | Manzoni la poetica |
Il sarto che accoglie Lucia dopo il suo ritorno dal castello dell'Innominato
è un uomo semplice, entusiasta e gentile, che parla volentieri ed è pronto a
fare del bene.
Vive in tempi di ignoranza, ma non è analfabeta, anzi, si vanta di aver letto e
riletto più libri, fatto che lo fa sentire un colto.
Di questa cultura fa sfoggio ad ogni occasione, vantandosene in modo un po'
patetico, ma senza essere borioso, anzi, riuscendo addirittura simpatico. Il
fatto di aver ricevuto in casa sua il Cardinal
Borromeo lo riempie di orgoglio. Ha appeso una effigie del pastore
allo stipite della porta di casa e non fa che ripetere ai suoi ospiti che il
grand'uomo è stato da lui.
Lucia
fa la sua conoscenza dopo la predica del Borromeo, che egli riassume con
impicciato entusiasmo, interrotto continuamente dai bambini.
Il suo tormento è che, al momento di congedarsi dal cardinale, quando egli
avrebbe voluto uscirsene con una frase di effetto che mostrasse quanto era colto
ed affabile, l'unica cosa che ha potuto dire, travolto dall'emozione, è stato
un banalissimo "Si figuri", per il quale ancora e ancora si cruccia.