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"Federigo Borromeo, nato nel 1564, fu uno degli
uomini rari in qualunque tempo, che abbiano impiegato un ingegno egregio,
tutti i mezzi d'una grand'opulenza, tutti i vantaggi d'una condizione
privilegiata, un intento continuo, nella ricerca e nell'esercizio del
meglio. La sua vita è come un ruscello che, scaturito limpido dalla
roccia, va limpido a gettarsi nel fiume".
Il Cardinale Federigo Borromeo è l'uomo che la
Provvidenza ha scelto per avviare a lieta conclusione le vicende del
romanzo e per portare ovunque il calore di un mondo migliore.
Sullo sfondo di una umanità perversa e meschina,
Federigo si eleva con la calma che nasce dalla consapevolezza dell'unica
vera norma della vita e con la risolutezza dell'uomo che intende veramente
lo scopo della sua esistenza.
La sua condotta è sempre determinata dalla carità,
che lo fa franco nell'azione, eloquente nella parola, grave
nell'ammonimento, umano nella comprensione. |
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