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Alessandro Manzoni

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Agnese

      "Agnese, co' i suoi difettucci, era una gran brava donna, e si sarebbe, come si dice, buttata nel fuoco per quell'unica figlia, Lucia, in cui aveva riposta la sua compiacenza".Al nome riverito del Padre Cristoforo, lo sdegno d'Agnese si raddolcì. "Hai fatto bene", disse, "ma perchè non raccontar tutto anche a tua madre?"Lucia aveva avute due buone ragioni: l'una, di non contristare nè spaventare la buona donna...; l'altra, di non mettere a rischio di viaggiar per molte bocche una storia che voleva essere gelosamente sepolta".Agnese viene rappresentata dal Manzoni come un'esperta conoscitrice del mondo e del genere umano. E' lei, infatti, che escogita alcune delle soluzioni più ingegnose, come quella di mandare Renzo da Azzeccagarbugli, o di celebrare il matrimonio clandestino.Accorta e giudiziosa, pronta e sicura, sa dare giuste risposte a tutti.Agnese è ben lontana dai sentimenti delicati e dalla rettitudine della figlia, ed il Manzoni è attento ed abilissimo nel creare giochi di contrasto fra la madre impulsiva e pratica e la figlia delicata e piena di timor di Dio.Eppure sono quegli umani difetti che fanno Agnese vicina a noi, attraente e simpatica: la sua incapacità di tacere, la superficialità di certe valutazioni morali, l'impulsività nel risentimento e nella stizza, la vanità e la testardaggine.E' un personaggio amabile proprio perchè ritratta dal Manzoni con i colori più attraenti e simpatici nella sua spontaneità comaresca e popolana.