I pellegrinaggi erano vere e proprie istituzioni
internazionali e occupavano un posto importante nella vita della società
cristiana. Il più delle volte era la pietà religiosa che
spingeva i viaggiatori a mettersi in cammino da soli o in gruppi, su strade
più o meno pericolose. Per avventurarsi in tali imprese occorreva
certo una fede incrollabile o un grande bisogno di espiazione; oltre ai
santuari locali assiduamente frequentati, i pellegrinaggi avevano spesso
mete molto più lontane: S. Giacomo di Compostella, Roma, la Terra
Santa, per raggiungere le quali era necessario che il pellegrino si esiliasse
dal proprio paese per diversi anni. L’effetto immediato di tali spostamenti
di pellegrini fu la creazione, sugli itinerari più battuti, di ricoveri,
come sulla strada di Roma quello del Gran San Bernardo e sulla strada di
Composella quelli di Roncisvalle e di Parigi (destinato, quest’ultimo,
a dare il nome alla via di San Giacomo). In questi ricoveri, i viandanti
trovavano un giaciglio e una mensa, spesso gratuiti. Inoltre questi luoghi
divennero centri di proficui scambi economici; sorsero delle fiere e dei
mercati che dapprima ebbero un carattere transitorio e poi divennero stabili.
I pellegrini, passando da un paese all’altro, portavano e diffondevano
le notizie e contribuivano a risvegliare negli individui la consapevolezza
dell’esistenza di una vasta comunità cristiana, condizione preliminare
dei vasti moti di raggruppamenti territoriali che si verificarono in seguito.
Con lo stesso mezzo, essi diffondevano numerosi elementi culturali appresi
nei corso dei loro viaggi. Così in Francia i pellegrini ispirarono
la costruzione di chiese superbe, come quella di Velezay e di Sainte-Foy-de-Conques;
in Spagna introdussero dalla Francia lo stile romantico; dalla Spagna e
dall’Italia appresero nuove tecniche artistiche, come quella della miniatura.
E’ molto probabile che sia dovuta ai pellegrinaggi anche l’influenza musulmana
che si può notare nello stile di taluni edifici religiosi, quali
la cattedrale di Puy, nella regione del Massiccio Centrale, come è
merito dei pellegrinaggi se nella letteratura francese e in quella spagnola
si riscontra un’identità di temi epico-cavallereschi.
Indice