Luoghi
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L’osteria di proprietà della Santuzza, era
il ritrovo per gli uomini che tornavano la
sera dalla pesca, o la domenica dalla
chiesa.
I clienti abituali dell’osteria erano
Cinghialenta, Piedipapera,
Mangiacarrubbe e Rocco Spatu che
trascorreva quasi tutto il giorno davanti
all’uscio, e si beveva l’unica cosa che si
poteva permettere, l’acqua con il limone,
perché costava tre denari, una miseria.
Oltre alla Santuzza, in osteria, lavorava
anche suo padre, padron Santoro, che era
ceco e si metteva davanti alla porta con la
seggiola a dondolo a chiedere la carità.
Riusciva ormai a distinguere le persone
dai loro passi, e quando mancava la
Santuzza si occupava lui del bancone,
anche se la gente tentava di ingannarlo
dandogli soldi falsi.
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