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Articoli tratti da "LA STAMPA", "IL SECOLO XIX" e "IL LAVORO" del 23 Agosto 2000



Originale protesta degli ambientalisti contro il porto turistico
«Salvatemi dal cemento»
Striscione sullo scoglio della Madonnetta


SAVONA

«Salvatemi dal cemento». E' la scritta che ieri mattina campeggiava su un grande striscione avvolto intorno allo scoglio della Madonnetta, uno dei più caratteristici scorci della costa fra Savona e Albissola Marina. Una protesta eclatante realizzata con un «blitz» effettuato dal Comitato per la difesa del litorale, formato da titolari di concessioni, bagnanti, cittadini. Il porticciolo, che ingloberà al suo interno anche lo scoglio della Madonnetta, darà ospitalità a 800 natanti e comporterà imponenti opere a terra: come una strada di comunicazione sotto l'Aurelia, 85 appartamenti, 30 residence, impianti sportivi. L'investimento complessivo è stimato intorno ai 1 00 miliardi e l'opera verrà realizzato dalle società Omnia e Spadà. Il Comitato aveva già raccolto 700 firme per chiedere l'accantonamento del progetto.
     L'iniziativa di protesta è sostenuta a livello politico da Rifondazione comunista che su questo tema aveva già dato battaglia in Consiglio regionale stoppando la proliferazione dei

A Madunetta
Alla Madonnetta ieri mattina è comparso uno striscione contro il porto turistico

porti turistici ai tempi della giunta Mori. «Le nostre obiezioni sono di carattere complessivo - affermano l'ex consigliere regionale Franco Zunino e il segretario provinciale Patrizia Turchi -. I grandi porti come Santo Stefano o Lavagna ci risultano già in crisi e non vediamo come possa portare giovamento all'economia quello

 

di Savona. Se non fosse per gli appartamenti in riva al mare di sicuro l'operazione non si reggerebbe. Il porto sarebbe già abbastanza esteso se arrivasse fino al terminal Miramare delle Funivie. Infine sarebbe bello che venisse salvaguardato almeno un angolo di costa dall'invasione del cemento».                               e. b.



IL SECOLO XIX




Bliz degli ecologisti nell'oasi naturalistica della Madonnetta, fra Savona e Albisola Marina
"Salvate l'isolotto
dal cemento"


ALBISOLA - E' scattato all'alba di ieri il blitz con cui un gruppo di ecologisti ha detto no alla cementificazione dell'oasi naturalistica della «Madonnetta». Gli ecologisti, stile Greenpeace, appoggiati nell'iniziativa da Rifondazione Comunista, hanno raggiunto, chi a nuoto chi tramite imbarcazioni, lo scoglio della Madonnetta, simbolo delle bellezze naturali nel litorale al confine tra Savona ed Albisola Marina per apporvi un maxi-striscione con scritto: «Salvatemi dal cemento». Nel mirino del comitato per la difesa dell'ambiente, formato dai proprietari delle «baracche» sul mare, circa una novantina, dai titolari degli stabilimenti balneari, quattro, da lavoratori e abitanti del luogo, c'è il progetto del porticciolo turistico della «Margonara». Portato avanti dalle amministrazioni comunali sia di Savona che di Albisola Marina. La «colata di cemento» contro cui sono state raccolte settecento firme, consisterebbe nella costruzione di cinque palazzi per cinquemila metri quadrati,

A Madunetta











Il gruppo di ecologisti durante il biltz di ieri allo scoglio della Madonnetta, l'oasi naturalistica fra Albisola Marina e Savona

ottantacinque appartamenti con box auto, un albergo da cento camere o cinquanta camere con trenta residence per seconde case. Claudio Ligresti, titolare dei Bagni Marini «La Madonnetta» non ne fa una questione economica, ma di principio ambientale: «E' territorio demaniale, gli stabilimenti

 

balneari verrebbero spostati su un tratto di arenile creato ex-novo, dove non è detto che la spiaggia si riformi. Non c'è danno economico, ma come permettere che la Madonnetta venga soffocata dal cemento. Inoltre lo scoglio della Margonara, poco più in là verrebbe insabbiato».            (alberto parodi)

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