lettera

Il 9 marzo 2006 c'era l'audizione alla commissione e alcuni di noi sono andati a sentire e a farsi sentire.
Qui sotto la riproduzione della e-mail che è stata inviata qualche giorno dopo a tutti (cioè quelli che erano nell'indirizzario).

Occorre premettere che pensavamo fosse in discussione una modifica ad una parte del Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR), mentre si stava preparando il nuovo PSSR (quello per il triennio 2006-2008). Così era anche impostata la e-mail che tutti avete ricevuto poche settimane fa. Ci siamo mossi per una cosa ma ce n'era in ballo una più interessante, meglio così.

Ida ha iniziato spiegando cos'è il comitato e da dove viene (cioè che esistono da molti anni alcuni movimenti di liberazione dei cittadini con disabilità, sia a livello italiano che europeo e mondiale); ha poi illustrato cosa intendiamo per vita indipendente e cosa ne dice la legge 162/98; ha rimarcato che nella bozza di PSSR da poco presentata non si accenni in nessun modo alla vita indipendente nè alla 162 (Ivana l'aveva letta la sera precedente)
Ivana ha fatto presenti i problemi legati ala realizzazione dei progetti di vita indipenente, insistendo sulla mancanza di interesse e di vitalità dei comuni nell'accompagnare e sostenere queste scelte. L'esempio più forte è il frequente abbandono dei progetti per impossibilità a contribuire per la propria parte (30%)

Poi sono intervenuti i consiglieri regionali: non conosciamo i nomi di tutti, dunque non li riporto

Il primo ha rimarcato come non sia ammissibile la difformità di trattamento nelle diverse province e nei diversi comuni
Il secondo ha chiesto di coinvolgere maggiormente gli enti locali sia per avere maggiori informazioni sia per incentivarne l'azione su questi temi; e ha chiesto che anche noi forniamo dati sulle realizzazioni e sulle difficoltà incontrate
Il terzo, citando la circolare 1375, chiede di fornire dati sulle disparità di trattamento da portare poi al prossimo incontro che la commissione avrà con le Direzoni Generali (cioè gli assessorati); fa presente che la commissione non ha alcuna influenza sugli enti locali o sulle ASL ma puo' premere sulla giunta; auspica di mantenere il contatto col comitato perchè ritiene il tema importante
Il quarto, ma questo io e Ida lo conosciamo perchè è di Como (si chiama Gaffuri), ritiene che di questi temi deve farsi carico la regione lombardia e lo strumento è proprio il PSSR che è in discussione in questo periodo; la regione, dice, non puo' contentarsi dell'esistenza della legge 162, deve far proprio l'obiettivo della vita indipendente dandosi l'obiettivo di superare la legge stessa facendosi carico di istituire un proprio fondo con lo stesso scopo e di affrontare tutti i corollari che conosciamo: barriere archietettoniche, accesso a tutti i servizi, ecc.; al comitato viene chiesto un contributo in termini di proposte da inserire nel PSSR
Ida ha subito chiesto quali sono i tempi per questa produzione di proposte e le viene risposto che la prima bozza è appena stata presentata e deve ancora andare in consiglio e poi in commissione e quindi un po' di tempo c'è
Ivana aggiunge che nella zona di Brescia, da cui lei proviene, le associazioni hanno fatto informazione e supporto sia ai servizi sociali che ai cittadini con disabilità per la comprensione dell'opportunità offerta dalla 162 e che questo compito sarebbe meglio espletato dal SAVI, sperimentato in altre regioni anche con la collaborazione degli stessi cittadini con disabilità che mettono così a disposizione le proprie competenze a patto di avere gli strumenti per farlo; fa presente che le informazioni che invieremo alla commissione rilevano il basso numero di progetti di vita indipendente e l'alto numero di progetti di sollievo o simili e chiede attenzione all'equità degli interventi economici, già che alcuni tipi di intervento hanno più fonti di sostegno mentre altri non possono esere realizzati per insufficienza di contributi

L'audizione si conclude qui e ce n'è un'altra subito dopo
Io rimango in aula mentre Ida Ivana e Enzo escono. Chiedo al consigliere che mi è vicino (Maccani o Maccari, non ricordo bene) come si fa a stabilire un contatto permanente. Risponde che c'è il meccanismo della richiesta di audizione alla commissione consiliare, ma meno macchinoso e più efficace è chiedere all'assessorato alle politiche sociali di entrare nell'elenco delle associazioni che vengono audite ogni volta che si tratta di temi legati alla disabilità. Fa l'esempio dell'ANFFAS che è addirittura partner della giunta regionale nella scrittura delle leggi. La commissione puo' dissentire da una proposta di legge ma non puo' stravolgerne l'impianto, quindi è meglio essere presenti là dove la legge nasce.
Chiedo se la cosa sia poi automatica e mi dice di no: si informano su chi siamo e la commissione puo' far presente che siamo stati auditi e che si è stabilito un contatto sulla base di scambio di informazioni e di proposte.
A 'sto punto ringrazio ed esco in corridoio, dove Enzo mi chiede se per caso ho avuto una audizione personale visto che non uscivo più
Una volta fuori di lì incontriamo il buon Giuseppe che non è arrivato in tempo per l'audizione ma almeno per mangiare qualcosa insieme sì

Per fare proposte e per fornire informazioni sulla realizzazione o sul fallimento dei progetti, come ci han chiesto in commissione, contattate la segreteria del comitato tramite:
telefono: 031267412 (Ida) 0341703202 (Enzo)
e-mail: vita_indip_lombardia@libero.it
blog: http://blog.libero.it/lungabarba
I comaschi si impegnano a contattare il Gaffuri (margherita), che sembra il più interessato alle nostre vicende

Buona caccia a tutti
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