Sezione Ufologica Triestina UFO DOCUMENTI
50 ANNI DI UFO
NELLO SPAZIO OSSERVATI DA ASTRONAUTI USA E COSMONAUTI RUSSI
Qui di seguito i
principali avvistamenti nello spazio conosciuti da cui sono stati esclusi i casi
dubbi o riconosciuti come falsi
AVVISTAMENTI
UFO DA PARTE DEGLI ASTRONAUTI: dichiarazioni
e testimonianze
Maggiore Gordon Cooper
I1 Maggiore Cooper fu uno degli astronauti del progetto Mercury,
e I'ultimo americano a volare nello spazio da solo. Il 15 Maggio 1963 partì
verso lo spazio a bordo di una capsula Mercury, per un viaggio di 22 orbite
intorno al mondo. Durante I'ultima,comunico' alla stazione di rilevamento di
Muchea (presso Perth, Australia occidentale) che poteva vedere un oggetto
luminoso verde davanti a lui, che si avvicinava velocemente alla sua capsula.
L'UFO era reale e solido, perché fu rilevato dal radar di Muchea.
L'avvistamento di Cooper fu riportato dalla NBC, che stava seguendo il volo
passo passo; ma quando egli atterrò, ai giornalisti fu detto che non sarebbe
stato loro consentito di domandargli nulla in proposito. Il Maggiore Cooper era
un fermo sostenitore degli UFO.
Oltre dieci anni prima, nel 1951, ne aveva avvistati mentre pilotava un jet F-86
Sabre sopra la Germania ovest. Erano metallici, a forma di disco e volavano
molto alti, surclassando agevolmente tutti i caccia americani. Cooper testimoniò
anche di fronte alle Nazioni Unite: "Io ritengo che questi velivoli
extraterrestri ed i loro equipaggi stiano visitando il pianeta da altri pianeti.
Molti astronauti erano riluttanti a parlare di UFO... Ho avuto occasione, nel
1951, di avere due giorni di osservazione di molti dei loro voli: erano di
differenti dimensioni, e volavano in formazione da combattimento, solitamente da
est ad ovest sull'Europa."
E secondo un'intervista registrata da J. L. Ferrando, il Maggiore Cooper affermò:
"Ho vissuto per molti anni con un segreto in una segretezza imposta a tutti
gli specialisti in astronautica. Ora posso rivelare che ogni giorno, in America,
i nostri radar agganciano oggetti di forma e composizione a noi sconosciute. E
ci sono migliaia di testimonianze e una quantità' di documenti per provarlo, ma
nessuno vuole renderli pubblici. Perché? Perché le autorità temono che la
gente possa pensare Dio sa a che tipo di terribili invasori. Così, la parola
d'ordine è: 'Dobbiamo evitare a tutti i costi il panico.
"Fui inoltre testimone di uno straordinario fenomeno, qui sulla Terra.
Accadde in Florida alcuni mesi fa. Vidi coi miei occhi un'area definita del
terreno bruciata dalle
fiamme, con quattro tacche lasciate da un oggetto volante che era sceso nel bel
mezzo di un campo. Alcuni esseri avevano lasciato il velivolo (c'erano tracce
che lo provavano). Sembrava avessero effettuato topografia; avevano raccolto
campioni di terreno; e infine, tornarono da dove erano venuti, sparendo ad
enorme velocità. So per certo che le autorità fecero di tutto per tenere I'evento
lontano da stampa e TV, per paura di reazioni di panico da parte del
pubblico."
Ed White e James McDivitt
Nel Giugno del 1965, gli astronauti Ed White (il primo americano a passeggiare
nello spazio) e James McDivitt stavano passando sopra le Hawaii in una capsula
Gemini, quando videro un bizzarro oggetto metallico. L'UFO aveva lunghi bracci
sporgenti; McDivitt riprese immagini con una cinepresa, che non sono mai state
diffuse.
James Lovell e Frank Borman
Nel Dicembre del 1965, anche gli astronauti Gemini James Lovell e Frank Borman
videro un UFO nel corso della seconda orbita del loro volo record di 14 giorni.
Borman riportò di aver visto un'astronave sconosciuta poco distante dalla loro
capsula. Il Controllo Gemini a Cape Kennedy gli disse che stava osservando
I'ultimo stadio del loro stesso razzo Titan. Borman confermò di poter vedere
perfettamente il razzo, ma che poteva vedere anche qualcosa di completamente
diverso. Questa comunicazione fu riportata durante il volo di James Lovell sulla
Gemini 7:
Lovell: "Oggetto non identificato a ore 10 in alto".
Controllo: "Qui Houston. Ripetete, Sette"
Lovell: "Ho detto che abbiamo un oggetto non identificato a ore 10 in
alto"
Controllo: "Gemini 7, è il razzo o un avvistamento effettivo?"
Lovell: "Abbiamo diversi avvistamenti effettivi."
Controllo: "Distanza o dimensioni stimate?"
Lovell:"Abbiamo in vista anche il razzo."
Neil Armstrong e "BULZ" Aldrin
Secondo 1'astronauta della NASA Neil Armstrong, gli alieni hanno una base sulla
Luna, e ci hanno detto a chiare lettere di andarcene e star lontani.
In base ai resoconti sinora non confermati, sia Neil Armstrong che Edwin "Buzz"
Aldrin videro un UFO poco dopo il loro storico allunaggio con'Apollo 11, il 21
Luglio 1969. Ricordo di aver sentito uno di loro riferirsi ad una
"luce" in o sopra un cratere durante la trasmissione televisiva, con
il Controllo Missione che richiedeva ulteriori informazioni. Non si sentì
niente altro. Secondo un ex impiegato della NASA, Otto Binder, alcuni
radioamatori, con le loro stazioni riceventi in VHF, che aggiravano i ripetitori
televisivi della NASA, raccolsero il seguente scambio:
NASA: "Cosa c'e' là? Controllo Missione chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Questi 'babies' sono enormi signore! smisurati! Oh mio Dio! Non
ci credereste Vi dico che ci sono altre astronavi la' allineate sul bordo piu'lontano
del cratere! Sono sulla luna e ci osservano"!
Un certo. professore, che desiderava rimanere anonimo, intavolò una discussione
con Neil Armstrong durante un simposio della NASA.
Professore: "Cos'è successo veramente lassù con 1'Apollo 11?"
Armstrong: "Fu incredibile. Naturalmente, tutti sapevamo che c'era una
possibilità; il fatto è che ci hanno intimato di starcene lontani! (gli
alieni) Da allora non ci fu più alcuna questione a proposito di stazioni
spaziali o città lunari.
Professore: "Cosa intende con 'intimato di starcene lontani'?"
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, eccetto che per dire che le loro navi
erano molto superiori alle nostre, sia in dimensioni che in tecnologia. Ragazzi,
erano grosse - e minacciose! No, non se ne parla nemmeno di una stazione
spaziale."
Professore: Ma la NASA effettuò altre missioni dopo Apollo 11?"
Armstrong: "Naturalmente, la NASA aveva I'incarico a quel tempo, e non
poteva rischiare il panico sulla Terra. Ma in realtà' fu un veloce scoop e a
casa di nuovo."
Secondo il Dott. Vladimir Azhazha:
"Neil Armstrong ritrasmise il messaggio al Controllo Missione, che due
grandi oggetti misteriosi li stavano osservando dopo essere atterrati nei pressi
del modulo lunare. Ma questa trasmissione non fu mai sentita dal grande
pubblico, perché la NASA la censurò. Secondo il Dott. Aleksandr Kasantev, Buzz
Aldrin riprese un filmato a colori degli UFO dall'interno del modulo,e continuo'a
filmarli dopo che lui ed Armstrong furono usciti.
Armstrong ha confermato che la storia era vera, ma rifiutò di entrare in
maggiori dettagli, oltre ad ammettere che dietro I'insabbiamento c'era la CIA.
Donald Slayton
Donald Slayton, un astronauta Mercury, rivelò in un'intervista di aver visto un
UFO nel 1951: "Stavo collaudando un caccia P51 a Minneapolis, quando
avvistai questo oggetto. Ero a circa 10.000 piedi in un bel pomeriggio limpido e
soleggiato. Pensai fosse un aereo,poi realizzai che nessun aereo poteva volare
così in alto.
"Come fui più vicino, mi sembrò un pallone meteorologico, grigio e di
circa un metro di diametro. Ma appena mi ci misi dietro a quella dannata cosa,
non sembrava
più un pallone, ma un disco.
"Nello stesso istante, capii che si stava improvvisamente allontanando da
me, ed eccomi là che correvo a circa 300 miglia all'ora. Lo seguii per un po',
e poi all'improvviso quell'affare prese semplicemente il volo. Tirò una virata
in salita a 45 gradi, accelerò e sparì in un attimo."
Joseph A. Walker, pilota NASA
L' 11 Maggio 1962, il pilota NASA Joseph Walker disse che uno dei suoi compiti,
durante i suoi voli con 1' X-15, era rilevare gli UFO. Ne ha filmati cinque o
sei
durante il suo volo record, ad una quota di cinquanta miglia, nell'Aprile 1962.
Era la seconda volta che riprendeva UFO in volo.
Ad una conferenza presso il Secondo Convegno Nazionale sugli Utilizzi Pacifici
delle Ricerche Spaziali presso Seattle, Washington, disse: "Non mi sento di
fare
speculazioni su di essi. Tutto quello che so, appare nel filmato sviluppato dopo
il volo."
Sino ad oggi, nessuno di questi filmati è stato fatto visionare al pubblico.
Maggiore Robert White
Il 17 Luglio 1962, il Maggiore Robert White riferi' di un UFO durante il suo
volo con 1' X-15. Egli riportò: "Non ho idea di cosa potesse trattarsi.
Era di colore grigiastro e distava circa 10-12 metri."Allora, secondo un
articolo della rivista Time, il Maggiore White esclamò alla radio: "Ci
sono delle cose là fuori! Ci sono
assolutamente !"
Comandante Eugene Cernan
Eugene Cernan era il comandante dell'Apollo 17. In un articolo del Los Angeles
Times del 1973, a proposito degli UFO disse: "Mi è stato domandato (a
proposito degli UFO) e ho risposto pubblicamente che pensavo fossero qualcun
altro, qualche altra civiltà".
Maurice Chatelain, NASA
Nel 1979 Maurice Chatelain, I'ex capo dei Sistemi di Comunicazione della NASA,
Confermo' che Armstrong aveva davvero riportato di vedere due UFO sul bordo di
un cratere. Chatelain ritiene che alcuni UFO possano provenire dal nostro
sistema solare, per la precisione da Titano.
"L'incontro era risaputo alla NASA, ma nessuno ne ha parlato sinora.
"... tutti i voli Apollo e Gemini erano seguiti, a distanza ma talvolta
anche molto da vicino, da veicoli spaziali di origine extraterrestre - dischi
volanti, o UFO, se
preferite chiamarli così. Ogni volta che succedeva, gli astronauti informavano
il Controllo Missione, che poi ordinava il silenzio assoluto.
"Penso che fu Walter Schirra sulla Mercury 8 il primo degli astronauti ad
usare il nome in codice Babbo Natale, per indicare la presenza di dischi volanti
nello
spazio vicino alla capsula. Comunque, le sue comunicazioni venivano a malapena
notate dal grosso pubblico.
Ando'un po' diversamente quando James Lovell, sul modulo di comando dell'Apollo
8, spunto da dietro la Luna e disse a chiunque ascoltasse: 'Per favore, sappiate
che c'è un Babbo Natale.' Anche se ciò capitò durante il giorno di Natale del
1968, molte persone presentirono un significato nascosto in quelle parole."
Le voci persistono. La NASA può ben essere un ente civile, ma molti dei suoi
programmi sono basati sul bilancio della difesa, e molti degli astronauti sono
soggetti ai regolamenti di sicurezza militare, oltre il fatto che la National
Security Agency seleziona tutti i filmati e probabilmente anche le comunicazioni
radio.
Abbiamo dichiarazioni di Otto Binder,del Dott. Garry Henderson e di Maurice
Chatelein, che gli astronauti avevano I'ordine tassativo di non discutere dei
loro
avvistamenti .
E Gordon Cooper ha testimoniato al comitato delle Nazioni Unite che uno degli
astronauti era stato testimone di un UFO al suolo.
Se non c'é segretezza, come mai questi avvistamenti non sono stati resi
pubblici?
Scott Carpenter, NASA
"Quando gli astronauti erano nello spazio, non erano mai soli. C'era una
sorveglianza costante da parte degli UFO."
Riferimenti:
. Above Top Secret, di Timothy Good
· Grent Mvstenes.· UFOs, di Robert Jackson
· Genesis Revisited, di Zechana Sitchin
· The UFO Encyclopedia, di John Spencer
(Fonte: Leland Lehrman, The Gate, New Haven, C7: USA, 10 Agosto 1995;
pagina web: http://id.wing.net/-gate/gate.html
) (Tratto da: NEXUS N.3 GENN-FEBB.1996)
Trentasette anni fa, esattamente in questi giorni, milioni di
persone in tutto il mondo affollavano i bar per seguire da preistoriche tv in
bianco e nero l’avventura dell’Apollo 11, la capsula che avrebbe portato
l’uomo sulla Luna. Coperte dalle voci dei commentatori, si udivano sullo
sfondo le incomprensibili comunicazioni tra la base di Houston e i tre
astronauti nella navicella: Neil Armstrong, Edward «Buzz» Aldrin e Michael
Collins. Due frasi, scambiate il 19 luglio, poco prima dello sbarco, erano
sembrate a tutti i tecnici che seguivano la missione una normale richiesta di
informazioni, ma nascondevano un segreto che Aldrin ha rivelato solo adesso:
l’Apollo 11 non era solo nello spazio.
L’equipaggio chiese alla base dove si trovasse rispetto a loro l’S-IVB, il
terzo modulo del razzo che li aveva spinti verso la Luna. Dopo qualche minuto,
Houston rispose che si trovava a 6000 miglia nautiche, circa 11 mila chilometri.
«Non poteva dunque essere quello - ha rivelato Aldrin - il grande oggetto che
vedevamo dall’oblò ad una certa distanza da noi. Era a forma di anello e si
muoveva ad ellissi. Collins decise di guardarlo meglio con un cannocchiale, non
era sicuramente il nostro razzo».
I tre astronauti decisero di non comunicare altro alla base, e di parlarne solo
al loro ritorno in un briefing riservato. «Che cosa potevamo fare? - ha
spiegato Aldrin -. Dovevamo metterci a gridare “ragazzi, c’è qualcosa che
si muove qui di fianco, avete idea di che cosa possa essere?” Molta gente
ascoltava le comunicazioni tra noi e Houston, gente di tutti i tipi. Temevamo
che qualcuno potesse chiedere di annullare la missione, a causa di una minaccia
aliena o per qualunque altra stupida ragione. Così decidemmo solo di informarci
per precauzione su dove si trovasse l’S-IVB».
Tornati sulla Terra, accolti dal presidente americano Richard Nixon a bordo
della portaerei Hornet, gli astronauti raccontarono le fasi dell’avvistamento
ai responsabili della missione. La Nasa decise di non renderle pubbliche. Il
dottor David Baker, all’epoca Senior Scientist dell’Apollo 11, ha spiegato
che l’Agenzia spaziale americana, temendo il ridicolo, aveva vincolato
l’equipaggio al segreto. «Molti tecnici della Nasa si sono convinti che gli
Ufo esistono - ha detto Baker - e questo ha spinto ancora di più l’agenzia ad
una politica di segretezza. Nessuno riuscì a scoprire che cosa fosse
l’oggetto che quelli dell’Apollo 11 avevano visto, ma è certo che questi
avvistamenti non erano rari fino dai tempi dei primi viaggi in orbita: molti
equipaggi avevano incontrato oggetti strani».
Anche se il nome di Neil Armstrong è rimasto nella memoria di tutti come quello
dell’eroe della missione, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, in realtà
il vero protagonista di Apollo 11 fu Edwin Buzz Aldrin, colonnello
dell’aviazione americana, discendente da una famiglia svedese di fabbri e
predestinato ai voli sul nostro satellite dal cognome della madre: Moon. Ci sono
pochissime foto di Armstrong sulla Luna, ma ce ne sono moltissime di Aldrin, che
molti appassionati dei misteri lunari accusano adesso di non avere raccontato
tutta la verità. Basta fare una ricerca sul web con Google o Yahoo per rendersi
conto di quante persone nel mondo siano convinte che, anche dopo l’allunaggio,
«c’era qualcosa di strano là fuori».
La convinzione nasce da presunte intercettazioni delle comunicazioni fra gli
astronauti e la Nasa, fatta da radioamatori a terra. Sceso sul suolo lunare,
Armstrong affermò di vedere una intensa luce che proveniva da un cratere. La
comunicazione si sarebbe interrotta bruscamente, ma non per le decine di persone
che la intercettavano da casa. «Che cosa sono? Che cosa sono? Potete dirci che
cosa sono? - avrebbero continuato Armstrong e Aldrin -. Oh Dio, non ci
credereste. Siamo qui, stiamo tutti bene, ma abbiamo dei visitors. Vi dico che
ci sono altre navi spaziali qui e sono tutte allineate al bordo del cratere».
Di questa flotta galattica non c’è traccia nelle foto e nei filmati che la
Nasa ha reso pubblici. Qualcosa dovrebbe potersi vedere negli altri documenti
video, custoditi nei National Archives, ma - giusto perché il mistero degli Ufo
lunari possa continuare ad affascinarci senza essere smentito -, dei 700 nastri
della missione ne sono misteriosamente spariti 698 e l’unica macchina rimasta
in grado di trasmetterli non esiste più: era conservata al Goddard Space Flight
Center’s Data Evaluation Lab, chiuso e smantellato per mancanza di fondi.
(Fonte: Vittorio Sabadin de La Stampa)
50 ANNI DI UFO NELLO SPAZIO OSSERVATI DA ASTRONAUTI USA E COSMONAUTI RUSSI
Qui di seguito i principali avvistamenti nello spazio conosciuti da cui sono stati esclusi i casi dubbi o riconosciuti come falsi