Rimedi per il crepitio

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Un metodo che viene dal mondo dei forum di appassionati sul web, intuizione di un certo Younglove, poi ripreso da altri siti, combina in modo creativo e non convenzionale l'uso di filtri declicker e denoiser nel tentativo di eliminare il crackle, il sommesso crepitio in sottofondo a molti LP, spesso con risultati soddisfacenti. La procedura è stata approntata in origine per Cool Edit, e dà in effetti risultati migliori quando è eseguita in questo programma. Si tratta in sintesi di:

  1. operare sul file originale in modo da isolare un generico e indistinto "rumore di fondo" che contenga anche il crackle
  2. operare su questo rumore di fondo in modo da isolare il crackle
  3. invertire il crackle e mixarlo al file originale, in modo da eliminarlo

Vediamo ora in dettaglio questi tre passaggi principali:

1. Nella prima fase si utilizza la possibilità che hanno molti filtri denoiser di operare "al contrario", cioè di salvare il rumore eliminando la musica (di solito per un uso creativo da parte di un musicista). Si eseguono le operazioni comuni: in una pausa senza musica si seleziona un breve tratto contenente rumore di fondo e crackle, si campiona il profilo del rumore, si imposta il filtro in modalità aggressiva (fino a 40 dB), si seleziona "keep only noise", si applica il filtro all'intero file e si salva il risultato, che sarà una materia informe rumorosa e crepitante, con un lontano sottofondo musicale, qualcosa che, molto ingrandito, sarà simile a questo:

rumore ingrandito

2. Operando su questo file, dalle caratteristiche più lineari rispetto al file musicale originale, un filtro declicker riesce più facilmente a individuare il crackle, anche perché può essere impostato aggressivamente senza timore di intaccare la musica. Se si usa il Click/Pop Eliminator, si può impostare il preset per il crackle e attivare la ricerca automatica di tutti i livelli. Terminata la (lunga) elaborazione, il file ottenuto va salvato, o copiato negli appunti, e mixato (invertito) al file salvato alla fine del punto 1. Ciò che resta è il crackle da solo:

crackle ingrandito

Si ottengono buoni risultati anche usando ClickFix (versione full), anzi le operazioni sono più veloci e più semplici, essendo questo plug-in dotato dell'opzione "keep only clicks": tutti i passaggi del punto 2 si riducono alla sola applicazione del filtro, il quale però non è fornito di un preset abbastanza aggressivo. Occorre crearlo utilizzando i parametri che si trovano sul sito del programma, alla pagina Tips and Tricks, in fondo sotto "Eliminating crackle from LPs".

3. Isolato (e salvato) finalmente il crackle, è sufficiente riaprire il file originale e mixarvi il crackle, con l'opzione Invert attivata.

finestra mix paste

In LP molto usurati, questo approccio non convenzionale al crackle apporta spesso benefici evidenti. Dato che rimuove anche molti piccoli clicks, si può eseguire anche in una fase precoce, ne risulterà semplificata anche la successiva individuazione dei clicks maggiori che residuano.

 

al restauro di parti danneggiate ...>>