| Omaggi floreali | Chi siamo | Addobbi | Il bigliettino | Il matrimonio | Ceramica | Libro ospiti | E in camera da letto... | Home |


Cactacee

Esposizione a ''Flormart'' PadovaHanno bisogno di pochissimo spazio e di poche cure, durante le ore notturne si trasfomano in magnifici esemplari fioriti e suscitano, come nessun'altra pianta, la voglia di collezionarle. Chi si innamora una volta di loro non riesce più a staccarsene.

Ciò che dovreste sapere sulle cactacee

cactus a forma di candelabroLe cactacee sono Americane. I primi esemplari sarebbero arrivati in Europoa intorno al 1500 con la "Santa Maria" di Cristoforo Colombo. Intorno al 1700 si conoscevano già il melocactus, il cereus e l'opunzia. La loro area di diffusione va dal Canada alla Patagonia. La maggior parte di loro abita le savane e le regioni aridee infuocate di tipo desertico. Sono abbastanza poche quelle che sconfinano nelle zone tropicali caldo-umide, si insinuano tra i cespugli, si arrampicano sugli alberi o vivono nelle forcelle degli alberi della foresta vergine. La famiglia delle cactacee (nome botanico latino Cactaceae) comprende circa 200 generi e parecchie migliaia di specie.
A seconda della specie, i fiori delle cactacee compaiono su esemplari di 2 o 3 anni o a partire da una determinata dimensione. La maggior parte delle esse fiorisce in primavera o all'inizio dell'estate. E' possibile trovarne di tutti i colori, perfino di nere e di blu.

Le cure adatte

Le cactacee sono robuste ma muoio facilmente per errori di coltivazioni, ad esempio per eccesso d'acqua. D'estate le piante possono essere annaffiate in abbondanza senza preoccupazioni, è importante soltanto che non ristagni acqua intorno alle radicie e che il substrato sia perfettamente asciutto prima di ribagnare. In autunno le bagnature vengono ridotte, d'inverno con temperature a 10°C non deve esserci nulla da bere, in ambienti più caldi solo qualche goccia. Il substrato deve avere le caratteristiche della sabbia del deserto, ovvero deve essere permeabile e soffice nonchè ricco di minerali. Alleggerite il terriccio pronto per cactacee, spesso troppo ricco di humus, con sabbias e ghiaia di pomice. Fate attenzione quando rinvasate, c'è il rischio di ferirsi. Le cactacee sono fornite spesso di aculei molto appuntiti ed è meglio maneggiarle con guanti o pinze per dolci. In modo totalmente diverso vanno coltivate le cactacee epifite (Schlumbergera o Rhipsalidopsis). Queste necessitano di un substrato nutriente, ricco di humus, più acqua e molta umidità atmosferica. E a differenza dei loro fratelli dicono: sole? No grazie!


Indice
  • Cactacee facili
  • Cactus di Pasqua
    (Rhipsalidopsis)
  • Cactus di Natale
    (Schlumbergera)

  •