Piazza del mercato e chiesa del carmine

Chiesa di s. Eligio

Chiesa di Sant'EligioIl 2 luglio 1270 Carlo I d’Angiò donava un appezzamento per la costruzione dell’ospedale e della chiesa di Sant’Eligio. E’ il primo esempio a Napoli di un ospedale nato dall’impegno civico di una confraternita.
L’ospedale fu dedicato a tre santi francesi di primo piano: Dionigi, Martino ed Eligio.
Dal 1279, però, dopo un’altra donazione di terra da parte di Carlo finalizzata all’ampliamento della chiesa e dell’ospedale, il complesso fu intitolato esclusivamente a Sant’Eligio. La sua confraternita aveva, tra l’altro, l’importante funzione di dare sepoltura ai forestieri che non avevano né famiglia né residenza a Napoli; per lo più francesi e provenzali venuti in Italia come mercanti o soldati.
Dato che la nuova istituzione fungeva sia da ospedale che da cimitero, era opportuno che sorgesse al di fuori delle mura cittadine. Essa era destinata a divenire parte importante della vita religiosa napoletana. Sant’Eligio si trovava nelle immediate vicinanze del precedente ospedale di San Giovanni a Mare, situato poco più a ovest.
Le ripetute concessioni di terra fanno pensare a una rapida crescita dell’ospedale, che ebbe bisogno di maggiore spazio. Si pensa che una striscia lunga e stretta, con orientamento nord-sud, venne sottratta alla piazza del Mercato per consentire l’ampliamento della chiesa e dell’ospedale.
Piazza del borgo innevata