Da
Castenaso ai calanchi dell'Abbadessa lungo l'Idice
Ritrovo e partenza in centro a Castenaso al
parcheggio di fronte alla casa protetta Damiani a
fianco della riva sinistra Idice.
Si attraversa il fiume Idice ed appena terminato
il ponte si gira a destra e si imbocca lo stretto
spazio tra la recinzione e l'argine.
Ci si ritrova in un parcheggio e si imbocca a
destra un sentiero che immediatamente scende e
fiancheggia il fiume.
Si segue la traccia e si passa sotto il ponte
della ferrovia e della tangenziale di Castenaso.
Il sentiero prosegue tra il campo da golf a
sinistra e il fiume a destra.
Si prosegue in direzione sud superando un
cancello con passaggio pedonale/ciclabile
laterale (Km 2.0) imboccando una asfaltata, che
costeggiando il tiro a segno ci porta alla
località Borgatella. (Km 4.0)
Si attraversano gli stradelli Guelfi è passati
sotto il cavalcavia della autostrada si imbocca
una carrabile sulla destra. (Km 4.2)
Attraversata una zona con orti e baracche si
imbocca un sentiero che costeggia inizialmente un
maneggio. (Km 4.4)
Seguire il sentiero mantenendo la direzione sud
fino a raggiungere una carrabile che porterebbe
alla strada che congiunge Colunga con Idice di S.Lazzaro.
(Km 5.6)
IGNORATE la carrabile e ritornare verso il fiume
seguendo la carrabile in direzione opposta.
Dopo poco si raggiunge il cavalcavia ferroviario
della linea adriatica. (Km 6.0)
Qui sono possibili due varianti:
scendere alcuni gradini di fortuna e passare
sotto al ponte,
oppure seguire a sinistra il sentiero che
brevemente ci porta ad un sottopasso. Questo
conduce ad un sentiero rettilineo e dopo un
"gomito" a destra attraversiamo un
argine secondario.
Sempre verso sud raggiungiamo il sottopasso della
via Emilia in località Idice. (Km 7.1)
(In questo tratto potremmo trovare dei lavori di
risistemazione dell'argine che potrebbero
bloccarci il passo)
Lasciato Idice, sempre seguendo il sentiero,
costeggiamo prima un laghetto derivato dagli
scavi delle cave e dei cumuli di ghiaia, mentre
alla nostra destra possiamo ammirare un vecchio
mulino restaurato, la sua diga e gli uccelli
acquatici addomesticati che frequentano il bacino.
(Km 8.5)
Passiamo sotto al cavalcavia della strada che
congiunge la provinciale che fiancheggia il ca'
de Mandorli e S.Lazzaro. (Km 8.8) Lo lasciamo
alle spalle e poco dopo raggiungiamo il vecchio
percorso Ca' de Mandorli - S.Lazzaro. (Km 9.1)
Qui riattraversiamo il fiume sul ponte o in caso
di acqua scarsissima anche attraverso il guado.
Fiancheggiamo il colle su cui sorge la chiesa di
Pizzocalvo (?) sulla via Molino grande ed al
quadrivio (a destra prosegue la strada, a
sinistra indicazioni per il parco del Molino
grande) proseguire dritto imboccando la
fondovalle Idice per Via Montebello. (Km 10.0)
La fondovalle termina a Mercatale, ma noi
l'abbandoniamo prima, quando a sinistra la strada
conduce ad un guado camionabile. Attraversiamo il
fiume e raggiungiamo la provinciale che va verso
Monterenzio imboccandola a destra ed
abbandonandola dopo poche decine di metri verso
sinistra, imboccando una stradina vicinale che
riporta l'indicazione di sentiero 817.
Ai bivi seguiamo le indicazioni di sentiero
inerpicandoci fino a raggiungere il crinale
incrociando un sentiero (801 Settefonti) che
proviene dalla chiesa di Castel de Britti.
Imbocchiamo il sentiero a destra cercando di
mantenere l'equilibrio tra impronte di cavalli
sul solco scavato dall'acqua che ha reso ripide
le pareti del sentiero.
Qui la pendenza si fa impegnativa e solo quelli
allenati e dotati di buon equilibrio riusciranno
a restare in sella.
Il sentiero spiana leggermente, superiamo alcuni
ruderi, una chiesetta sulla destra (Km 15.7), un
ripetitore sulla sinistra e dopo un altro strappo
raggiungiamo via del pilastrino (Km16.1).
A metà circa di via del pilastrino, val la pena
di sostare al punto panoramico sui calanchi
dell'Abbadessa, dotato di area di sosta e tabelle
con le indicazioni. |