Il terzo libro comincia con l'arrivo di Gandalf e Pipino a Gondor. Il regno guidato dal Sovrintendente Denethor è in guerra. Ma Denethor vuole sapere tutto sulla sorte di suo figlio Boromir. Pipino offre a Denethor i suoi servizi, ma ormai il nemico è alle porte. L'immenso esercito di Sauron assedia la città. Uno degli ultimi a mettersi in salvo è Faramir che però è colpito da una freccia avvelenta è rischia di morire. L'assalto alle mura di Mordor comincia. Lo guida il capo dei Nazgul: il terrore sprigionato dal capitano dei cavalieri neri influenza i difensori che riescono a combattere solo grazie all'opera di Gandalf. La vista del secondo figlio morente fa impazzire Denethor che si da fuoco insieme a Faramir. Quest'ultimo viene salvato da Pipino, ma il vecchio Sovrintendente muore tra le fiamme. L'attacco alle mura sembra aver successo. Il cancello di Gondor viene distrutto e solo Gandalf resiste davanti alla porta a fronteggiare il capitano dei Nazgul. Ma uno squillo di tromba lacera l'aria. Sta arrivando l'esercito di Rohan. A guidarlo è re Theoden con lui sua nipote Eowyn, in incognito e vestita da uomo e Merry che viaggia con Eowyn sullo stesso cavallo. Lo scontro tra i due eserciti è terribile Theoden viene ucciso, Eowyn si scontra con il capitano dei Nazgul che viene prima colpito da Merry e poi ucciso da Eowyn che resta gravemente ferita nel combattimento.
Ma a dare la vittoria a Gondor è solo l'arrivo di Aragorn che è riuscito a radunare un grande esercito dopo essere passato per una via misteriosa: il sentiero dei morti. Lì ha ricevuto aiuto da parte degli spiriti di combattenti defunti che lo hanno aiutato a sconfiggere un grande esercito di Sauron che stava per attaccare la città di Gondor. La battaglia è vinta ma le forze che Sauron può mettere in campo sono immense. Viene deciso di creare un esercito di 7.000 uomini per andare all'ingresso principale di Mordor e distogliere l'attenzione di Sauron dal proprio territorio in modo da rendere più agevole la missione di Frodo. L'esercito guidato da Aragorn e Gandalf si reca al Morannon , il cancello che costituisce l'ingresso principale della terra di Mordor e lì scatta la trappola di Sauron: decine di migliaia di uomini Orchi e Trolls si scagliano contro gli uomini di Aragorn. I Nazgul alati si scagliano contro gli uomini di Gondor.
L'azione si sposta nuovamente nella torre di Minas Morgul. Sam vede fuggire uno degli orchi dalla torre. All'interno si è verificato infatti un combattimento furioso tra gli orchi: oggetto del contendere la cotta di maglia di mithril , un materiale più resistente dell'acciaio e più prezioso dell'oro, indossata da Frodo e regaltagli da Bilbo. Sam entra nella torre: gli orchi sono tutti morti tranne uno. Sam lo ferisce e recupera Frodo che si è ripreso. I due scappano e riescono a sfuggire all'inseguimento degli uomini di Sauron. Inizia l'ultima marcia verso Monte Fato. Ma l'anello man mano che si avvicina al luogo in cui fu forgiato diventa sempre più difficile da portare: l'anello vuole "infatti" tornare dal suo padrone Sauron.
Dopo diverse avventure i due riescono ad arrivare a Monte Fato. Ma lì giunti Frodo si accorge di essere diventato schiavo dell'anello : di non essere cioè in grado di gettarlo nella bocca del vulcano. Gollum tuttavia, che non ha mai smesso di seguirli, attacca Frodo che per scappare si infila l'anello. A quel punto Sauron si rende conto della presenza di Frodo e lancia i Nazgul alla caccia dell'hobbit: Gollum stacca con un morso il dito della mano in cui Frodo porta l'anello, ma così facendo scivola e precipita nel vulcano. L'anello viene distrutto e con lui Sauron e i Nazgul. Frodo e Sam verranno salvati dalle aquile condotte da Gandalf. Il vulcano infatti erutta e distrugge ogni cosa nel raggio di miglia. Le avventure degli hobbit non sono finite. Prima assistono al matrimonio di Aragorn con Arwen. Il loro amico Aragorn diventa re di Gondor . I quattro hobbit ritornano a casa. Ma lì scopriranno che le cose sono cambiate. Saruman e Vermilinguo si sono impadroniti della contea. Gli hobbit organizzano però un piccolo esercito di connazionali, affrontano Saruman e i suoi uomini e lo uccidono. La pace torna sulla Contea: ma Frodo soffre ancora per le ferite subite durante la guerra dell'anello. Per questo motivo decide di partire per sempre andando con una nave elfica al di là del mare.