Associazione culturale “Linea 5”
Via M. D’Azeglio, 200 – Molfetta
COMUNICATO STAMPA
Nasce a Molfetta l’Associazione culturale Linea5, una proposta politica per rispondere alle necessità di operatività alternativa, riflessione critica e analisi, di quanti con la loro proposta progettuale, fanno di un luogo fisico anche uno spazio mentale, nel quale la critica al sistema capitalistico si esprime e concretizza in politiche attive supportate da interventi critici propositivi, forme alternative di aggregazione e spazi comuni di integrazione sociale.
Nel periodo in cui si discuteva del nome da dare alla nuova formazione associativa si consumava l’ennesima strage di lavoratori nella “Linea 5” delle acciaierie torinesi della Thyssenkrupp, vittime di una scellerata pratica che alle politiche di sicurezza sul lavoro antepone le necessità del capitale.
Dopo Antonio Schiavone, morto sul colpo, nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, altri sei lavoratori avrebbero accompagnato con le loro morti i preparativi e lo svolgimento delle vacanze natalizie degli italiani, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, e per ultimo, il 30 dicembre, il ventiseienne Giuseppe Demasi.
Si è deciso di custodire l’evento, richiamandolo nel nome dell’associazione, per non dimenticare, ma soprattutto perché il tema del lavoro sia il cardine di una riflessione e un’operatività costante e consapevole sulle quali si impernia l’attività dell’associazione. Un preciso atto di responsabilità politica e intellettuale: sottrarre la morte sul lavoro all’eccezionalità, alla casualità, per collocarle nel cuore della nostra esistenza quotidiana. La Linea 5 è dappertutto.
Nell’aprile 2007 Valentino Parlato opportunamente rimproverava Prodi per aver usato l’espressione “martiri del lavoro”, ritenendola fuorviante, perché trasforma in un evento eccezionale quello che è l’ordinario tributo di morti al processo di produzione capitalistico. “La quotidianità dei morti sul lavoro – scriveva Parlato – dovrebbe indurci a una considerazione più seria sul mondo nel quale viviamo e sul sistema capitalistico ancora dominante. Evitiamo di parlare di martiri e diciamoci: ordinarie, normali e previste e scontate uccisioni del nostro processo di riproduzione allargata”.
Queste considerazioni motivano la decisione di aprire la nostra vita associativa con l’iniziativa
THYSSENKRUPP – ILVA
SICURI DA MORIRE
che avrà luogo venerdì 7 marzo presso la Sala Turtur
con la partecipazione di
CIRO ARGENTINO (RSU – FIOM – THYSSENKRUPP TORINO)
ERNESTO PALATRASIO (SLAI COBAS – ILVA - TARANTO)
FRANCA CALIOLO (ASS.NE 12 GIUGNO – FAMILIARI VITTIME SUL LAVORO – ILVA DI TARANTO)
Il Presidente
Onofrio Pappagallo
Infotel: 3475601039 |
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3 MARZO 2008 QUI A MOLFETTA QUATTRO OPERAI ED UN IMPRENDITORE MORTI SUL LAVORO.
QUANDO METTEREMO FINE A QUESTA MATTANZA? |
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