Descrizione
Palizzata di recinzione composta di tronchi lavorati regolari alti quattro metri legati in doppio passaggio con cordame e ricoperti di calce mischiata ad acqua e successivamente verniciato di marrone. Ogni lato ha una traversa all'interno per rinforzo della palizzata e contro di essa, ogni 5 metri, è fissato un palo conficcato nel terreno a dar maggiore resistenza. La palizzata è inclinata verso l'interno di 15° al fine di resistere meglio i colpi di artiglieria.
Attorno al Castrum vi è un fossato profondo 3 metri e largo 2 metri. Sul fronte interno sono conficcati nel terreno paletti da 0.5 metri appuntiti all'estermità libera. Davanti al varco vi è un ponte levatoio in assi di legno capace di sopportare il peso delle macchine da assedio e della cavalleria. Verso l'esterno del ponte, a segnalazione del presidio, vi sono gli stendardi recanti l'aquila della Legio fissati su Cavalli di Frisia.
Vi sono inoltre alcuni bracieri per meglio illuminare chi giunge nelle ore notturna in vista del varco.
La forma è quadrata 200x200 metri suddivisa in 4 settori da due vie maestre che all'incroncio di queste ospita la Tenda Comando (T05) , dividendo così il Castrum in quattro settori.
L'unico punto di accesso è diretto a Nord Ovest, protetto da un portone pesante a due ante alto 3 metri e largo 3, nell'anta sinistra vi è una porta 2x1m che può essere aperta separatamente con il portone chiuso; la porta ha una griglia 0,5x0,5 metri all'altezza di 1.3 metri per lasciare la possibilità di osservare oltre la porta; la grata è ri chiudibile con uno scuro.
Ogni quarto è suddiviso in ulteriori quarti da strade secondarie, lasciando che tutto assuma una forma geometrica ed ordinata:
il primo quarto è occupato da:
- un edificio in mattoni cotti e legno con tetto in paglia e calce che ospita: la cucina, le cambuse, la mensa truppa e sottufficiali;
- un pozzo ed un orto coltivato con serre;
- un edificio in mattoni cotti e legno con tetto in paglia e calce che ospita
celle separate della grandezza di circa 1 mt e mezzo per 1 mt e mezzo.
Vi è inoltre una guardiola esterna alle due celle che comunica con il castrum nella sua via centrale. In ciascuna prigione vi è della paglia a terra e nessuna finestra.;
- la tenda con funzione di infermeria (T06);
- recinto con macchine da assedio smontate quali due mangani e due arieti con mantelletto.
il secondo quarto è occupato da:
- un edificio in mattoni cotti e legno con tetto in paglia e calce che ospita l'alloggio e l'ufficio del comandante supremo;
- una tenda che ospita gli alloggi degli ufficiali (T05) e una tenda per l'alloggio del comandante, che funge anche da Tenda Comando (T05)
- una tenda villetta per ospiti d'onore e relativo rimessaggio;
- il campo/arena di addestramento per armi corpo a corpo;
- il campo/arena di addestramento per armi a distanza ed equitazione.
il terzo quarto è occupato da:
- alloggi Aspiranti (T02);
- alloggi legionari Prima Coorte (T02) ;
- alloggi legionari Seconda Coorte (T02) ;
- alloggi legionari Terza Coorte (T02) .
il quarto quarto è occupato da:
- stalla in mattoni cotti e legno con annessi lavatoi e servizi;
- magazzino scorte ed attrezzi;
- piazza d'arme
il varco è protetto da due baliste posizionate a 45° rispetto all'ingresso, una per lato con una dispensa di dardi al lato, coperte con teli di protezione per la pioggia e le intemperie.
Ad ogni termine delle due strade principali, tranne verso il varco, è posizionata a 20 metri dalle mura una catapulta montata e posizionata a far fuoco verso l'esterno: in direzione Nord Est e Sud Ovest. Al loro fianco sono posizionate munizioni in pietra e anfore di materiale incendiario.
Ogni vertice del castrum ha una torre di avvistamento e guardia in mura piene in legno con scala interna; sulla sommità delle torrette sono alloggiate delle Baliste fisse brandeggiabile a 360° in orizzontale e 60° in verticale dotata di munizioni (20 dardi normali e 10 incendiari) e telo di copertura; sono presenti anche balestre pesanti e una scorta di 30 quadrelli.
Sulla torretta alla destra del portone, quella che guarda in direzione di Minas Erik, è disposto un tamburo per comunicare con la Torre della Corte del Conte Erik in caso di pericolo e necessità.
Vicino al varco, sul lato della porta piccola, vi è una cassa contenente balestre e quadrelli per i presidianti, la rastrelliera ed una panca in legno. Nel medesimo lato, sia all'esterno del varco che all'interno è presente una peninsilina, che possa riparare dalla pioggia i presidianti ed eventuali cavalli lasciati all'esterno da chi richiede l'ingresso.
Dal lato interno al varco, in una zona esposta quasi sempre al sole, è stata appesa una Meridiana per segnare l'orario dei turni di presidio dei soldati.
Vicino al varco vi sono diversi bracieri, che si ripropongono sui camminamenti ed anche sulle due vie principali del castrum. All'incirca ve n'è uno ogni due braccia, che vengono costantemente alimentati dai soldati per dar luce alle ronde interne di perlustrazione e alle attività di presidio, sia presso il varco d'accesso, sia sui camminamenti.
Anche nelle torrette sono posti dei bracieri per coadiuvare l'operazione di armo delle armi pesanti.