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Centro Servizi per il Volontariato Como www.csv.como.it   04.07.2005   
UNA GRANDE VITTORIA DEL VOLONTARIATO: SOPPRESSO ALLA CAMERA L’ART 26 del DDL 5736.
Questa mattina la Camera dei Deputati ha votato a larghissima maggioranza l’emendamento soppressivo dell’art. 26. Infatti i relatori del DDL 5736 visto il dibattito di giovedì scorso e le posizioni espresse dal volontariato si sono detti favorevoli alla soppressione e il Governo ha demandato il giudizio all’Aula.Quindi ora il DDL n. 5736 sarà approvato senza l’art. 26 e quindi non dirà più nulla sui Centri di Servizio. Il DDL passerà al Senato dove proseguirà il suo iter. Formalmente è possibile che qualcuno riproponga con un emendamento l’art. soppresso ma politicamente e di fatto questa eventualità è molto difficile. Il mio ringraziamento va per primo al mondo del volontariato che in questi mesi ha con forte decisione chiesto che i Centri di Servizio continuino ad essere un prezioso strumento di sviluppo. Altro ringraziamento va ai numerosi parlamentari di maggioranza e opposizione che hanno compreso le ragioni del Volontariato e scelto di impedire che si cambiasse la legge del volontariato fuori dalla sua naturale sede e senza la collaborazione del volontariato stesso.Un grazie va anche a tutti Voi dei Centri di Servizio che vi siete impegnati con iniziative, relazioni e pressioni che hanno sicuramente contribuito al raggiungimento di questo grande risultatoOra dovremo insistere e lavorare perché si giunga a una vera riforma del volontariato. Dovremo anche noi dei CSV riflettere ed agire perchè il credito che abbiamo acquisito in questi anni trovi sempre più risposte concrete e adeguate, con un grande senso di responsabilità nei confronti del volontariato. Vi chiediamo infine di informare tutto il volontariato di questa notizia, svolgendo un nostro dovere istituzionale e un gesto di vicinanza. Nella prossima ora vi invieremo i comunicati stampa della Consulta e di CSV.net ed altre eventuali informazioni.
Grazie Marco Granelli
 
Centro Servizi per il Volontariato Como www.csv.como.it   02.05.2005   
Grazie a coloro che hanno sposato la causa pro-266. La Legge sul volontariato esce dal decreto sulla competitività. Moltissime sono le organizzazioni di volontariato ed altri soggetti che giornalmente stanno inviandoci adesioni alla campagna e fax alle istituzioni. Questa significativa partecipazione e la campagna di stampa realizzata in questi giorni ha portato l'argomento all'attenzione di molti. Sono 25 fino a oggi le organizzazioni di volontariato che hanno inviato copia della propria adesione alla Campagna al Centro Servizi per il Volontariato. Un grazie particolare a ognuna di loro, eccole: Donna Vera, Casa Vincenziana, Osha-Asp, Gruppo Naturalistico della Brianza, Cif Menaggio, Consultorio La Casa, Medici con l’Africa–Como, Telefono Donna, Il Sole, Antea, Auser provinciale, Centro di Ascolto Ti Ascolto–Erba, Down Verso, Briantea ’84, Centro di Ascolto–Cantù e Mariano C.se, Comitato Chernobyl, Avis provinciale, Arcobaleno, Le Contrade, Anffas–Grandola ed Uniti, Lila, Avis Bellagio, Acli Como, Manuel Rumi, Cif provinciale.
 
Comitato Bevere Briosco (MI) www.comitatobevere.org   10.04.2005   
Il Comitato Bevere riunito in assemblea ordinaria il giorno 08/04/2005 c/o la sala polifunzionale di Via Pasino, comune di Briosco, sentita la relazione, ne approva i contenuti e da mandato alla Segreteria di sostenerli al fine di raggiungimento degli obiettivi statutari. Con riferimento ai contenuti delle precedenti assemblee e l'aggravarsi delle manifestazioni di degrado esprime la necessità di adottare provvedimenti per porre un limite all'incontrollato evolversi dello stato di dissesto ambientale, rilevando:
  • peggioramento della qualità delle acque
  • esaurimento degli spazi vitali per l'ecosistema
  • conclamazione di modelli di sviluppo non sostenibili
  • conseguente assetto di distruzione ambientale
    Persino nella gestione della pesca sportiva, Lambro e Bevere, invece che un serio programma di risanamento e ripristino delle comunità faunistiche autoctone, sopportano un incremento (prov. di Como) di riserve a pagamento, con pesci di allevamento pronta pesca, finalità di lucro e bassi contenuti, anche nell'aspetto semplicemente sportivo. Ben più gravi e allarmanti, sono invece i segnali della costituenda provincia di Monza e Brianza, che si preannuncia assai poco brianzola in quanto ad ambiente; orientata ad un'esaltazione dell'espansione industriale, spesso a ciclo produttivo tossico. Occorre realismo anche nell'identificare i limiti fisiologici degli impianti di depurazione. Depurare o diluire oltre certi livelli, quantitativi e qualitativi, è puramente simbolico, i veleni in un modo o nell'altro e pur con intensità differenziate, raggiungono sempre le acque, alterandole spesso in modo irreversibile. La ns. associazione registra, ormai settimanalmente, situazioni diffuse di degrado ed inquinamento. Oltre alle acque sono distrutti o gravemente alterati, ambiti pregevoli del territorio: vallate, torbiere, zone umide, sorgenti, prati, boschi per fare posto ad uno squallido, uniforme e soffocante cantiere sub-metropolitano. Tutto questo sedicente sviluppo o progresso, divora risorse non più rinnovabili dei suoli, delle acque e di quanto appartiene al patrimonio naturale e rappresenterà il futuro scenario della nostra terra, della terra dei nostri padri e di quella che lasceremo ai nostri figli. A fronte di quanto sopra il Comitato Bevere assumendosi anche l'impegno di ricorrere alla Magistratura ambientale, rivolge un rinnovato pressante appello alle Amministrazioni per una politica lungimirante nella difesa delle risorse idriche, ecosistemiche, naturali.
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    Team MTB Tremezen Lenno   www.bicisport2000.com   14.02.2005   
    Un saluto dalla Tremezzina dal Team MTB Tremezen.
     
    Iubilantes OVC Onlus Como   www.iubilantes.it   18.10.2004   
    Abbiamo scoperto le vostre attività tramite la newsletter del CSV di Como. Noi ci occupiamo di storia e cultura del pellegrinaggio, di tutela del patrimonio culturale, monumentale e tradizionale collegato al tema del pellegrinaggio, e di promozione della mobilità dolce, gradiremmo sapere se avete recuperato sentieri storici in Brianza e quali sono, onde poterli percorrere a piedi e farli conoscere i nostri soci. Siamo contenti che abbiate dato spazio a Johnny e alle sue foto sul corso del Lambro: aveva già chiesto spazio a noi, ma purtroppo non ci è stato possibile.
    In attesa di vostre notizie.
    Ambra Garancini - Iubilantes Organizzazione di Volontariato Culturale ONLUS - Como
     
    Sara Verh       15.09.2004   
    Ho trovato il sito sul giornale di Inverigo e mi sono interessata subito al restauro della statua del Gigante perché mi manca poco per diplomarmi in restauro all'Accademia "Aldo Galli" di Como.
    La tesi volevo farla su Santa Maria della Noce quindi spero e penso di avere contatti futuri con voi, a presto.
     
    Antonella Dalzoppo Inverigo (CO)     06.03.2004   
    Domenica di fine inverno, freddo intenso. Indecisa fra una lettura davanti al camino e una passeggiata salutista, propendo alla fine per la seconda opzione. Passo dinanzi all'edificio del Comune, e proseguendo per via Diaz, m'incammino verso il centro del paese; continuo poi verso la collina del Gigante. Scrupolosamente evito di guardare verso destra, dove c'e' il Castello, perchè da qualche tempo preferisco conservarne l'immagine che mi rimanda la memoria dei tempi della scuola, quando, ancora ben conservato, svettava in cima alla collina. Ora la costruzione dei Crivelli è sventrata e l'imponente torre è quasi ripiegata su sè stessa, in attesa di venire demolita per lasciare spazio ad appartamenti categoria lusso .....
    E' da parecchio tempo che non salgo la scalinata del Gigante, ma oggi ho proprio voglia di dare uno sguardo a 360° sul paesaggio circostante. Alla fine della salita soffia un vento gelido. Guardo in alto, verso la statua, ma il colpo d'occhio mi ritorna una sequenza di spazi vuoti e pieni insolita.
    Dietro alla statua un muro massiccio chiude la vista. Sulla sinistra, un cancello imponente di ferro ed una siepe molto ravvicinata si ergono. Al di là della siepe, ad una vicinanza spudorata, vedo una costruzione privata moderna, in netto contrasto con il contesto paesaggistico e architettonico.
    La sensazione che provo è che, dinanzi a queste presenze nuove, il vero estraneo è il vecchio Gigante, che mostra tutta la sua vulnerabilità.
    Il passo successivo potrebbe essere un bel colpo di ruspa che butti a terra quell'ammasso di vecchie pietre per lasciare spazio alle opere dei novelli feudatari....
    Penso che cio' che sta accadendo qui e' l'esempio di cio' che succede anche nel resto d'Italia: l'arte, la cultura soccombono dinanzi ai dictat del potere economico, che ha asservito da tempo il potere politico.
    E' uno scempio che addolora.
    O Inverighesi, gente distatta, assonnata, sempre pronta ad ossequiare i potenti, non vi accorgete che stanno portando via la vostra identita'?
    Cosa si merita chi non è in grado di difendere la memoria del proprio passato, se non di essere dimenticato dalla Storia?

    Cordiali saluti / Best regards
    Antonella Dalzoppo.
     
    Mario Sesana Burago di Molgora (MI)     29.02.2004   
    Sono diversi anni che, durante i miei giri domenicali, mi fermo volentieri ad Inverigo. Mi piace passeggiare lungo i viali dei cipressi e le strade di campagna che trovo nel vostro comune. Domenica sono stato alla statua che voi chiamate "IL GIGANTE" e ho visto dei lavori in corso che mi hanno lasciato perplesso: come è possibile che si possa costruire una cinta di quelle dimensioni così a ridosso del viale?
    E' una costruzione con un impatto devastante in un luogo così bello.
    Peccato.
     
    Arturo Binda Inverigo (CO)     25.02.2004   
    Come socio de << Le Contrade >> sento il dovere di partecipare alla discussione su quanto sta avvenendo al Gigante.
    Lo faccio a titolo personale ed utilizzando uno stralcio dell’intervento di G. Osti, tenuto durante il convegno <<Ambiente per tutti: guida alla progettazione partecipata>> e dal titolo <<Equità sociale e fruizione della natura>>.
    << Se noi qui, al centro di questa stanza, avessimo un albero e avessimo uguali diritti sulla sua destinazione favoriremmo un processo di conservazione. Perché? Perché se l’albero fosse di tutti, sarebbe ridicolo che noi volessimo spartirci una parte per ciascuno; ne ricaveremmo una parte così piccola da diventare inutile. Quindi questo albero dovrebbe essere lasciato lì. L’accesso a tutti impedisce, almeno in questo caso, una fruizione distruttiva del bene ambientale. Seconda cosa: questo albero di cui tutti sono proprietari richiederebbe di metterci d’accordo (un uomo un voto) su come gestirlo; se eventualmente tagliarlo o meno; ma intanto l’albero viene conservato a causa della sua indivisibilità. Deve rimanere al suo posto e dobbiamo escogitare un meccanismo per deciderne la sorte. Ora, dato che è di tutti, si deve trovare un metodo di discussione e decisione che coinvolga tutti. In sintesi, questo linguaggio della giustizia e dell’equità delle persone di fronte alla natura, è un linguaggio che ci impone un metodo democratico di gestione delle risorse comuni. Non è poco, significa che ci allena alla democrazia. Nessuno si considera un cittadino di serie B e neppure può vantare diritti inalienabili sui beni naturali; quindi, sulla base di questo elemento sostanziale di equità, noi possiamo cominciare a discutere di ambiente con buone probabilità di capirci. Ecco perché è importante la prospettiva della “giustizia ambientale”; essa diventa così una premessa per stabilire dei criteri di fruizione della natura. >>
     
    Enrico Inverigo (CO)     17.02.2004   
    Premetto che ammiro la vostra associazione per la capacità di agire concretamente nel territorio, avendo acquisito riconoscibilità e autorevolezza, pur in un ambito così poco attento alle questioni della qualità ambientale. In particolare, la vostra storica attività sulla "Collina della Rotonda" (evidenziata giustamente in questo sito), è notevole per la capacità di dare continuità e qualità al lavoro.... magari anche gestendo un equilibrio (a volte) precario con enti e amministratori pubblici, spesso, ammettiamolo, portate ad "usare" con furbizia la preziosa opera delle associazioni. Però, devo dire, dopo esserci stato recentemente, che il vostro lavoro sembra essere messo in pericolo, dal fatto (se ho visto bene), che una vasta area sta per essere completamente recintata e resa inaccessibile! Credo che anche il diritto della proprietà dovrebbe avere dei limiti quando va a gravare su un'area di pregio storico ambientale di quel tipo, e che questo limite rischia di essere superato. Scusate, forse è una mia disattenzione, ma non mi sembra di aver colto la giusta reazione da parte vostra, che avete, proprio in virtù del lavoro fatto, ben più di una voce in capitolo. Spero davvero in una presa di posizione della vostra associazione, che lasci da parte, almeno questa volta, i toni concilianti e pacati sempre tenuti, anche con gli amministratori pubblici, perchè credo che questa sia una di quelle situazioni in cui serve davvero essere irremovibili. Secondo me, oltretutto "Le Contrade" corrono il rischio, dopo tanto lavoro di valorizzazione dell'area, di essere relegati ad un ruolo marginale, e, paradossalmente, di consentire addirittura ad un privato cittadino di godere, se pur indirettamente, della vostra faticosa opera. Scusate lo sfogo, ma mi rendo conto che se non è la vostra associazione ad alzare la voce in questa occasione, non ci saranno altri ad avere titolo a farlo, almeno non con la vostra autorevolezza, e in questo caso ce ne sono le ragioni.
     
    Johnny Cabiate (CO)     12.01.2004   
    Desidero farvi i complimenti per le vostre iniziative e per le informazioni preziose contenute nel vostro sito che mi hanno permesso di proseguire una parte di un complesso servizio fotografico (diapositive) amatoriale che riguarda la Brianza e la Valle del Lambro, partendo dalla sorgente Menaresta fino a Monza, con tema su usanze, tradizioni, cascine, mulini, fede, vecchi mestieri.
    Purtroppo seguendo il corso del fiume ci si rende conto che molti beni culturali stanno scomparendo del tutto, ed è difficile trovarli alcuni; è davvero un peccato che una zona così ricca di tradizioni dei tempi andati non venga valorizzata.
    Un ringraziamento e un saluto sincero a tutti voi.....
    Johnny
     
    C.I.R.A. Magreglio (CO)  http://www.comune.magreglio.co.it/   23.12.2003   
    Cari amici,
    la nuova legge regionale sui servizi pubblici locali è stata pubblicata sul Burl.
    Per l'acqua è confermato:
    1- Possono restare pubbliche proprietà e gestione purchè lo vogliano i Comuni;
    2- Le Spa non devono corrispondere ai limiti degli ATO provinciali ma possono essere intra od inter ATO;
    3- Le votazioni nelle Conferenze dei Sindaci avverranno secondo il principio "una testa, un voto" almeno nelle votazioni fondamentali quali quella sulla Covenzione tra Comuni ed ATO;
    Come avete letto l'azione referendaria e di quanti l'hanno appoggiata ha colto significativi risultati ed è possibile veder rispettati diritti ed autonomie.
    Nelle prossime Conferenze dei Sindaci sarà possibile costruire realtà diverse da quelle che prima venivano imposte.
    Nell'augurare Buon Natale e felice anno nuovo, porgiamo i più cordiali saluti.
    Paolo Ceruti
    (Coordinatore Regionale Cira)
    (per ulteriori informazioni tel. 348/8556761)
     
    Comitato contro l'Elettrosmog Inverigo (CO)     24.11.2003   
    Il comitato contro l'Elettrosmog ha appreso con grande interesse la decisione della Corte Costituzionale del 2 ottobre 2003, che ha dichiarato illegittimo per "eccesso di delega" il Decreto Gasparri n.198 del 4 settembre 2002.
    Questa decisione restituisce alle Amministrazioni Locali il potere di decidere dove installare le antenne di telefonia mobile all'interno del proprio territorio, imponendo ai gestori l'obbligo di concordare coi Comuni l'ubicazione degli impianti.
    Sull'onda di questa novità significativa, il Comitato ritorna ad interpellare l'Amministrazione Comunale, che, dopo l'incontro del 17 ottobre 2002, (presenti A. Riboldi, A.Vincenzi, L. Mauri, G. Ape, A. Dal Zoppo, E. Spinelli, S. Colzani) non ha più fornito nessuna informazione a riguardo.
    Sollecita pertanto con forza una risposta alle seguenti domande:
  • A che punto è la zonizzazione del territorio comunale affidata alla ditta Integra s.r.l. di Erba?
  • E' stato prodotto il Regolamento al quale stava lavorando l'avvocato Spallino di Como?
  • Sono state individuate le zone soggette a tutela all'interno del territorio comunale, come proposto nell'incontro dell'ottobre scorso dalla dott.sa Colzani?
    Se, come speriamo, tutto è stato portato a termine, il Comune potrebbe approvare a breve la variante al Piano Regolatore, strumento necessario per delimitare le aree soggette a tutela, dove cioè è proibito installare nuove antenne, e per delocalizzare gli impianti sorti precedentemente nelle stesse.
    Il Comitato ha valutato che la mancanza d'iniziativa finora dimostrata dall'Amministrazione Comunale fosse dovuta all'incertezza della giurisprudenza in materia di Elettrosmog. Ora però il messaggio dato dalla Corte Costituzionale è forte e chiaro: si vuole quindi un segnale altrettanto decisivo, senza più tentennamenti, da parte delle Autorità Locali, contro le quali il Comitato potrebbe decidere di tornare a mobilitarsi, qualora persistesse l'inerzia del Comune, che non ha oramai più ragione d'essere.
  •  
    Gerardo Monizza   http://nodolibri.it   26.10.2003   
    Ho partecipato alla giornata "Percorsi in Brianza" scoprendo non solo cose nuove (anche per me che mi occupo di storia locale), ma soprattutto gente disponibile come voi e vivace e che cerca di salvare il nostro territorio. Grazie.
    Gerardo Monizza.
     
    Associazione Orrido d'Inverigo Inverigo (CO)     25.10.2003   
    Preso atto che la manifestazione "Percorsi in Brianza" di domenica 26 c.m. ha come principale sponsor la cementeria di Merone (Holcim), ci vediamo costretti con rammarico a revocare la nostra adesione a tale iniziativa, per una evidente questione di conflitto di interessi e di valori. Ci induce a questa scelta un dovere di chiarezza nei confronti del pubblico e del movimento ambientalista della Brianza, di cui la cementeria di Merone è stata controparte in diverse occasioni. Basti ricordare il progetto imbastito in anni passati di costruire nella cava di Pusiano una discarica di rifiuti industriali ad alto rischio, progetto contrastato del Comune di Pusiano e contestato in termini geologici dal prof. F.Villa. Aggiungiamo a titolo di breve richiamo storico il tentativo di espandere la cava già presente sul monte Cornizzolo (con un impatto paesaggistico devastante), da Suello in direzione di Civate; tentativo sventato per via amministrativa e giudiziaria dal Comune di Suello. Per non parlare del progetto di costruire un nuova cava sulla sommità del Cornizzolo, con gli effetti paesaggistici che tutti possono immaginare, sconfitto in tempi recenti dalla proposta di quasi tutti i comuni del circondario e della Provincia di Lecco. Infine non possiamo concludere la presentazione dei nostri motivi di dissenso senza ricordare che la cementeria di Merone (Holcim) produce cemento con grande profitto utilizzando tra l'altro come combustibile reflui industriali tossico-nocivi. Questa termodistruzione è (e sarà sempre più) un grande business e certamente si svolge con tutti i crismi di legge. Ma noi, come gran parte della gente di Brianza, preferiamo che non si svolgesse in queste forme e in questo contesto territoriale, che è caratterizzato dalla più alta densità di popolazione d'Europa in aree extraurbane e da un alto tasso di inquinamento, con una diffusa presenza delle malattie conseguenti. Ecco spiegate in breve le ragioni della nostra dissociazione. Tuttavia, per rispetto del pubblico che affluirà, non essendo possibile divulgare per tempo la necessaria informazione, garantiremo in modo informale l'apertura della mostra di Pomelasca "Te se regordet? Ul pan e l'aqua".
     
    Comitato Bevere Briosco (MI) www.comitatobevere.org   19.10.2003   
    Ciao a tutti dal Comitato Bevere!
    Il vostro è un ottimo sito, ed abbiamo già provveduto ad inserire un link, in modo tale che i nostri soci possano ammirarlo.
     
    Tini Sormani Turconi Lentate S/S (Mi) http://web.tiscali.it/arkaikos/   02.08.2003   
    I miei complimenti per l'impaginazione e la ricchezza del sito.
    Anche mio figlio si occupa di ricerche storiche con la sua associazione Arkaikos (Arkaikos@tiscali.it) notizie storiche sul nostro territorio si trovano sul suo sito web tiscali Arkaikos.
    Vi auguro di ben continuare e riuscire secondo le vostre intenzioni.



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