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Catullo

Liber

Carme VIII


Vai al brano corrispondente in Latino

O infelice Catullo, smetti di vaneggiare,
e considera perduto ciò che vedi essere perduto.
Una volta per te splendevano candidi giorni,
quando solevi andare dove la ragazza ti conduceva,
amata da noi quanto nessuna sarà mai amata.
Là quando avvenivano quei numerosi giochi amorosi,
che tu volevi e che né la ragazza rifiutava,
per te risplendettero in verità candidi giorni.
Ora lei non vuole più: anche tu nella tua impotenza,
non seguire lei che fugge, non vivere infelice,
ma con ostinata mente persevera, insisti.
Sta bene, ragazza. Ora Catullo resiste,
non ti cercherà né ti richiederà non volente.
Ma tu sarai sofferente, quando non sarai richiesta.
Sciagurata, guai a te, che vita ti rimane?
chi ora ti si avvicinerà? a chi apparirai bella?
e chi amerai? a chi si dirà che tu appartieni?
chi bacerai? a chi morderai le labbra?
Ma tu, Catullo, risoluto resisti.




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Letteratura:

- Catullo
- Cornelio Nepote

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