SCUOLA MEDIA STATALE

"GIOVANNI XXIII"

PIETRAMELARA

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Su

I campi di concentramento vengono istituiti per bandire ed eliminare: 

ogni forma di opposizione politica al partito nazista 

quanti non rientrano nel cosiddetto "ideale ariano" 

ovvero principalmente 

ebrei e zingari, 

identificati con le cosiddette "razze inferiori" 

e ogni forma di diversità sociale cioè 

vagabondi, omosessuali, prostitute.

I primi Lager sono installati in Germania nel 1933 e 

in rapida progressione, in tutte le nazioni europee invase dal Terzo Reich.

Altre strutture utilizzate sono i ghetti e 

gli istituti dove si pratica il cosiddetto "progetto eutanasia".

 

Lo spazio Lager.

 Tra i fattori determinanti nella scelta del luogo in cui organizzare un Lager vi sono

la presenza di risorse naturali da sfruttare (ad es. cave, boschi) e 

la prossimità di vie di comunicazione (ad es. strade, ferrovia).

I Lager sono ubicati vicino a centri abitati, piccoli o grandi. I

 Lager sono differenti tra loro per forma e funzioni ma hanno tutti:

• una sola porta di accesso per i deportati

• una recinzione di reticolato elettrificato

• torrette di guardia.

Alcuni Lager sono anche circondati da muri di cinta e fossati, non per difendersi bensì per impedire qualsiasi tentativo di fuga.

Molti Lager contano decine di campi  dipendentí di lavoro.

 Due esempi: dal Lager di Mauthausen (Austria)

 dipendono 62 campi, tra cui ricordiamo Gusen I, Gusen II, Gusen III, Ebensee, Melk, dove sono morti molti deportati italiani; 

dal Lager di Dachau (Germania) 

dipendono 197 campi, tra cui Allach e Kottern, per il medesimo motivo.

Funzione.

 Inizialmente la funzione del Lager è la rieducazíone dei deportati, attuata attraverso faticosi lavori inutili eseguiti sotto forte pressione fisica e psicologica. 

In seguito vengono finalizzati allo sfruttamento di mano d'opera gratuita, fornita dai deportati, in industrie gestite dalla SS (ad es. cave di pietra, produzione bellica) ed in molte industrie private.

Altra funzione dei Lager è lo sterminio diretto dei deportati, 

attuato sia attraverso le eliminazioni dirette (gasazione), sia attraverso il lavoro.

 

Dal 1933 al 1938 i deportati nei Lager sono cittadini germanici che sì oppongono o sono sospettati di opporsi alla politica nazista.

Sono deportati anche cittadini appartenenti alla comunità dei 

Testimoni di Geova e molti ebrei.

Il nazismo aveva già adottato misure legislative e condotto azioni violente nei confronti di entrambi.

Ad es. contro gli ebrei fu organizzata la "notte dei cristalli" del 9/10 novembre 1938.

Dal 1938 al 1945 sono deportati nei Lager cittadini delle nazioni europee annesse o 

invase dai nazisti (Austria, Cecoslovacchia, Polonia... ). 

La maggior parte di queste donne e questi uomini è deportata perché:

in base al provvedimento dell'arresto protettivo (Schutzhaft ) 

 sono considerati una minaccia per il nazismo;

o appartengono a movimenti di resistenza al nazismo ed al fascismo;  

o sono militari italiani che dopo l'8 settembre 1943 

vengono internati in appositi Campi di Internamento

Ghetti

I ghetti sono altre strutture di segregazione e annientamento 

adottate dal nazismo soprattutto nei confronti degli ebrei.

In un quartiere o in un rione di una città sono rinchiusi migliaia e migliaia di ebrei, costretti a vivere in condizioni inumane e sottoposti a continue violenze.

 

Dachau

Uno dei primi Lager nazisti ad essere ufficialmente aperto è situato a 

Dachau nei pressi di Monaco. 

E' il 23 marzo 1933, pochi mesi dopo l'ascesa al potere di HitIer. 

E' l'unico Lager che rimarrà in funzione per 12 anni, fino alla fine del nazismo.

UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO PER PRIGIONIERI POLITICi VICINO A DACHAU

Nel corso di una conferenza stampa 

il presidente della polizia di Monaco, Himmler, 

ha rilasciato la seguente dichiarazione:

,,Mercoledi verrà inaugurato vicino a Dachau il primo campo di concentramento, 

della capienza di 5.000 persone. 

Vi verranno radunati tutti i comunisti e, se necessario, i membri del "Reichsbanner" ed i funzionari marxisti che rappresentano un pericolo per la sicurezza dello Stato, poiché, alla lunga, non è possibile, senza costi gravosi per l'Amministrazione, continuare a tenere i singoli funzionari comunisti nelle carceri giudiziarie, e, d'altra parte, non è nemmeno possibile rimetterli in libertà. E' un tentativo che in alcuni casi abbiamo fatto, coi risultato che essi, appena dimessi, hanno ripreso e organizzare le loro azioni sovversive, abbiamo preso queste misure senza farci ostacolare da scrupoli meschini, nella convinzione di aver così

 tranquillizzato la popolazione tutta e di aver agito secondo la sua volontà"

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