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Idioti
(Idioterne)

Danimarca, 1998

idioti

PRODOTTO DA: Peter Aalbæk Jensen, Vibeke Windeløv,
Svend Abrahamsen/Zentropa Entertainments ApS e Danmarks Radio-TV Drama,
in collaborazione con Liberator Production SARL, La Sept Cinéma,
Argus Film Produktie, VPRO Television Holland, ZDF/ARTE,
SVT-Drama, Canal+, RAI Cinema Fiction 3 Emme Cinematografica,
con il supporto di Nordisk Film & TV-Fond.
SCENEGGIATURA : Lars von Trier
MONTAGGIO : Molly Malene Stensgaard
MUSICA : Kim Kristensen; Le Cygne di Camille Saint-Saens;
Vi er dem de andre ikke må lege med (Kim Larsen e Eric Clausen)
DURATA : 117 min.

CAST :
Bodil Jørgensen (Karen)
Jens Albinus (Stoffer)
Anne Louise Hassing (Susanne)
Troels Lyby (Henrik)
Nikolaj Lie Kaas (Jeppe)
Henrik Prip (Ped)
Louis Mesonero (Miguel)
Louise Mieritz (Josephine)
Knud Rømer Jørgensen (Axel)
Trine Michelsen (Nana)
Anne-Grethe Bjarup Riis (Katrine)
Paprika Steen (la potenziale acquirente)
Erik Wedersøe (lo zio di Stoffer)
Michael Moritzen (l'impiegato municipale)
Anders Hove (il padre di Josephine)
Claus Strandberg (l'uomo in fabbrica)
Lone Lidorff (la madre di Karen)
Hans Henrik Clemensen (Anders, il marito di Karen)

 

Un gruppo di giovani si rifugia in una Comune, in disparte dal resto della società per darsi alla ribellione contro la borghesia e i suoi valori. Si fingono ritardati mentali e mettono alla prova la tolleranza e il rapporto tra "normali" e "diversi". Fanno dell' idiozia la propria regola di vita esplorandone tutte le sfaccettature.

Secondo film Dogma dopo Festen (in concorso, come Idioti, al festival di Cannes del '98) di Thomas Vinterberg, regista che ha redatto con Trier il manifesto Dogma 95. Provocatorio elogio dell'idiozia e riflessione sulla diversità. Essere "idioti" può significare per i ragazzi manifestare la propria individualità contro l'omologazione dominante, contestare il concetto ipocrita di "normalità", intraprendere una sorta di terapia per ritrovare se stessi, sulla base dell'idea della differenza come dono. L'idea di base del film nasce contemporaneamente alla scrittura del manifesto Dogma 95, evolvendosi gradualmente come storia fino alla sceneggiatura definitiva, scritta da Trier in quattro giorni. Il film è girato con una troupe ridotta. Lo stesso regista ha seguito gli attori con la telecamera durante le riprese, l'obiettivo ha la funzione di un occhio curioso che si aggira sulle scene studiando personaggi e situazioni e che cambia punto di vista per scoprire ciò che succede attorno a lui. L'estetica cinematografica è quasi abbandonata rendendo il film molto simile ad un documentario. Film shock di Cannes 1998, ha subito tagli dalla censura italiana.