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BIOGRAFIA Lars
von Trier è nato a Copenaghen il 13 aprile del 1956. È cresciuto
in una famiglia borghese di alti funzionari. Il padre, Ulf Trier, è
in realtà suo padre adottivo, come gli rivelò sua madre
in punto di morte. La madre, Inger Trier, era comunista e sostenitrice
dell'educazione libera senza imposizione di regole. L'infanzia di Lars
fu dunque da un lato libera e spensierata, dall'altra inquieta per la
mancanza di autorità dei genitori e la precoce libertà che
egli ebbe nelle sue scelte. Abbandonò presto la scuola, senza terminare
quella dell'obbligo, per poi riprendere gli studi dopo un paio d'anni.
Trier cominciò a fare film molto presto, stimolato forse da uno
zio documentarista e servendosi della cinepresa super8 della madre. Il
suo primissimo film è un'animazione di circa un minuto dal titolo
Viaggio a Squashland, e risale al 1967. Nel 1968 recitò
in una serie televisiva danese, L'estate misteriosa, realizzata
da Thomas Winding. Provò a diciassette anni ad entrare nella scuola
di cinema, ma fu respinto. Si dedicò ugualmente al tentativo di
fare film, facendo nello stesso tempo dei lavoretti per procurarsi il
necessario a girare. Realizzò in quel periodo due film di un'ora,
Orchidégartneren (Il giardiniere delle orchidee) e Mynthe
- der lyksalige (Menthe - la ragazza felice). All'inizio degli anni
Ottanta entrò alla scuola di cinema di Copenaghen. Fu ammesso presentando
il film Orchidégartneren. Fu allora che ebbe inizio la sua
produzione cinematografica vera e propria (vedi la Filmografia).
Nel 1995 Trier ha redatto col regista Thomas Vinterberg il manifesto Dogma
95, dichiarazione
di intenti che si propone il rinnovamento del cinema e definisce ferree
regole formali per la realizzazione di film. Al manifesto hanno in seguito
"aderito" molti registi in diversi paesi, tra cui anche l'Italia
(Diapason di Antonio Domenici). Idioti, del 1998, segue
fedelmente le regole di Dogma 95. Dopo Idioti Trier ha girato Dancer
in the Dark, vincitore a Cannes 2000. |