Serie "Aliscafi RHS70"

         

Freccia delle Betulle
 

Freccia delle Gardenie
 

Freccia dei Gerani
         
         
         
L'aliscafo "Freccia delle Betulle" in arrivo a Colico (foto: Marcello Baldrati, 03-11-2003)

Storia & Tecnica

Evoluzione stilistica e tecnica dell'ottimo progetto PT20 del cantiere Rodriquez di Messina, gli aliscafi serie RHS70 entrarono in servizio sui laghi dell'alta Italia nel periodo dal 1974 al 1977; sul lago di Como giunsero la "Freccia delle Betulle" nel 1974, la "Freccia delle Gardenie" nel 1976 e la "Freccia dei Gerani" (1977) trasferita nel 1995 dal lago di Garda. Lo scafo rispetto ai PT20 si fa più idrodinamico, con una lunghezza di 22mt, una larghezza di 4,80mt e un dislocamento di 32t. Anche le prestazioni migliorano: montano infatti un motore MTU 12 V 493 Ty71 da 1350cv accoppiato a un'elica fissa, che consente a questi natanti la velocità di punta di 67.50km/h.

Caratteristiche delle sovrastrutture

Semplici nella linea e negli allestimenti, questi aliscafi risultano ancora oggi gradevoli e moderni a più di 30 anni dal progetto originale. Gli RHS70 mostrano una linea più moderna rispetto agli antichi PT20, con profili più squadrati e finestrini più ampi a forma di parallelogramma. Gli interni riprendono lo schema generale della serie PT20, ma si caratterizzano per un allestimento leggermente più accurato e una miglior insonorizzazione. La saletta di prua, a parità di numero di posti a sedere, è più lunga e stretta, e con un soffitto leggermente più basso; ciò determina piccole differenze nella disposizione delle poltroncine, di tipo variabile a seconda degli allestimenti. La zona sopraelevata è praticamente identica ai PT20, a meno di differenze di allestimento. Anche la saletta di poppa risulta simile, seppur dia un'impressione di minor spaziosità in quanto leggermente più stretta e soprattutto meno luminosa.

Comfort di bordo

La serie RHS70 mostra sensibili miglioramenti dal punto di vista dell'insonorizzazione del motore riguardo agli antenati, mentre per la comodità delle poltroncine e la stabilità valgono le considerazioni già fatte riguardo la prima serie dei PT20, ossia buon comfort ma stabilità precaria, salvo per la "Freccia dei Gerani", proveniente dal lago di Garda e dotata di scomodi sedili da autobus. Un discorso a parte per l'insonorizzazione merita la "Freccia delle Betulle", che dopo l'intervento di decoibentazione ha raggiunto livelli di silenziosità tranquillamente paragonabili a quelli dei recentissimi catamarani, segno di un ottimo lavoro.

Rotte abituali

Il servizio aliscafo inizialmente fu concepito sul lago come un servizio prevalentemente turistico. Per una prima decina d'anni gli aliscafi che man mano entravano in servizio venivano impiegati esclusivamente nel periodo estivo, inizialmente sulla rotta Como - Bellagio - Menaggio. Questo perchè la mentalità del tempo non contemplava ancora l'uso dell'aliscafo per fini non turistici. Fu solo con l'entrata in servizio della "Freccia delle Gardenie" nel 1976 che venne istituito un regolare servizio di aliscafo invernale sulla rotta Como- Gera Lario, servizio che rimase pressochè invariato fino all'arretramento del capolinea da Gera Lario a Colico, avvenuto nei primi anni '90. Negli ultimi anni l'utilizzo dei tre RHS70 rimasti è stato intenso in tutto l'anno, principalmente sulla tratta Como - Colico, ma con corse anche sulla Como - Menaggio - Bellano, e qualche sporadica comparsa sul ramo di Lecco nelle domeniche primaverili-estive. Nel periodo invernale si prediligeva l'utilizzo della "Freccia delle Gardenie" e della "Freccia dei Gerani", mentre l'estate vede un uso più frequente della "Freccia delle Betulle". L'entrata in servizio dei discussi catamarani ha segnato il canto del cigno per gli aliscafi. Dal dicembre 2002 la "Freccia dei Gerani" e la "Freccia delle Gardenie" sono stati posti in disarmo a Villa Geno, mentre rimane in servizio solo la "Freccia delle Betulle". Nel febbraio 2003, a seguito dei disastrosi esiti del servizio del catamarano "Città di Como", si è deciso di rimettere in servizio la "Freccia dei Gerani", ponendo in riserva la splendida "Freccia delle Betulle". Un guasto agli inizi di novembre 2004 ha messo fine alla carriera della gloriosa unità lariana, attualmente ormeggiata in disarmo presso Villa Geno. La "Freccia dei Gerani" invece continua il proprio impeccabile servizio.

Sugli altri laghi...

Gli aliscafi tipo RHS70 destinati ai laghi dell'alta Italia furono prodotti in due scaglioni di tre unità ciascuno (un'unità per lago): alla nostra "Freccia delle Betulle" corrisposero la "Freccia delle Camelie" (1974) sul Verbano e la "Freccia del Benaco" (1974) sul lago omonimo, trasferita poi nel 1995 sul lago Maggiore e ribattezzata "Freccia delle Ortensie". Alla "Freccia delle Gardenie" corrisposero invece la "Freccia delle Magnolie" (1976) sul lago Maggiore, e la "Freccia dei Gerani"(1977) sul Garda, poi trasferita sul Lario nel 1995.

Tutti questi aliscafi sono purtroppo stati demoliti, e anche gli ultimi due superstiti del nostro lago stanno per avviarsi alla medesima sorte. Ci auguriamo che almeno uno degli RHS70 rimasti sia salvato dalla demolizione, a testimonianza di una gloriosa era della navigazione interna, la prima ad alta velocità.