Il
gruppo "Study of Martial Arte in China " di Modena, gode di
una significativa esperienza nell'organizzazione di 12 anni consecutivi
di viaggi studio di arti marziali in Cina che hanno conseguito un grande
successo e coinvoglimento da parte di numerosissimi
amanti di queste affascinanti discipline.
Per quanto concerne il primo anno di questo secolo 2002 un viaggio
studio è stabilito in Cina sempre presso l'istituto Universitario
di Educazione Fisico di Chengdu.
L'istituto Universitario di Educazione Fisico di Chengdu è
situato al fianco del tempio Wuhou(uno dei più famosi prima ministro
militare storico dei 2200 anni fa che è ancora conosciuto oggi
in tutto la Cina) nel centro della citta', vicino Dufu Caotang(uno dei
più noti poeta nella storia cinesi). Particolarmente degno di rilievo
è a questo proposito, La federazione nazionale cinesi delle arti
marziali che si distingue come il miglior dipartimento in Cina sulla teoria
di ricerca sulle arti marziali cinesi, caratterizzato da una moderna e
avanzatissima struttura scientifica e nel contempo da un profondo rispetto
e costante riferimento al proprio originario significato culturale e alla
teoria di struttura. Tale dipartimento inoltre, gode del valido supporto
di esperti e campioni veramente eccellenti e molto famosi. La palestra
dove andiamo a lavorare è di lungo di circa 50 metri e largo di
28 metri, con 5 tappeti(grossi di lana) a campo standard di Wushu e un
ampio spazio resto ancora per fare altri tipi di esercizi, più
di 10 sacchi sospesi per lavorare i calci da Sanshou(Sanda).
I Corsi
HongKong
è difficile da definirsi. E’ Cina perchè abitata per il
98 percento da cinesi che ne detengono i commerci, la pesca, i ristoranti
e i mille negozi. E' New York perchè una
fetta di Manhattan è stata presa e trapiantata ai bordi della penisola
davanti a montagne grigie e ferrigne si che i grattacieli bianchi e affollati
paiono tessere di un enorme¡¶domino¡·. E’ la città
dove tutto si compra a prezi da convenire di volta in volta secondo un
rituale senza scampo, identico in miriadi di negozi e bancarelle. Anche
qui la natura è stata generosa: donando alla città uno dei
più bei panorami del mondo: la sua splendida baia.
Sichuan
E' la più popolata provincia della Cina. Confina con la
regione autonoma del Tibet e con Ie province del Qinghai, Gansu, Shaanxi, Hubei, Hunan,
Guizhou, Yunnan. Attraversata dal fiume Yangzi e dai suoi affluenti: Minjiang, Tuojiang,
Jialing e Wujiang. Il nome Sichuan significa infatti "quattro fiumi".
La parte occidentale della provincia è montagnosa, con vette che raggiungono i 7590
m come il monte Gongga e abitata da tibetani dediti alla pastorizia e aII'allevamento.
La provincia del Sichuan conserva vestigia di interesse storico e archeologico.
Su una delle ultime propaggini delle montagne tibetane si erge il grande santuario
buddhista del Emei Monte (3099 m) con 75 templi sparsi sulla montagna abitati un tempo da
monaci e meta di uno dei pellegrinaggi più popolari della Cina.
Altre sculture sono disseminate in tutta la provincia insieme ai Que: due pilastri
istoriati, distanti fra Ioro circa 20 m, protetti da tettoie e recanti iscrizioni;
venivano innalzati davanti alI'entrata di palazzi o tombe. Uno dei più conosciuti
è il "que" della Tomba Gao Yi, nella zona di Ya'an, deI 209 d.C.
Risorse
Riso (primato nazionale), grano (la provincia era considerata il granaio della Cina),
canna da zucchero, tabacco, seta, tè, soia, carbone, petrolio, salgemma.
Capoluogo Chengdu: città molto antica. E' chiamata anche Furong (ibisco) da
quando un imperatore del X sec. ordinò di piantare ibischi in tutta la città.
è posta in una pianura alluvionale che costituisce la parte più ricca, più
coltivata e popolata di tutta la Cina.
Fu considerata una delle città cinesi più belle. La sua storia risale a più
di 2300 anni fa. Cinta da mura merlate lunghe più di 20 Km. Conserva molto delle
sue antiche strutture. è sede di università (aperta nel 1927) ed offre una
notevole gamma di prodotti artigianali tipici della Cina (bambù, porcellane, sete)
. Altri centri Dazu: situata a 150 Km ad ovest di Chongqing. è famosa per le
sculture delle sue grotte. La statuaria policroma presenta almeno 50.000 pezzi
rappresentanti figure buddhiste e della mitologia cinese molto ben conservate; sono
situate in più di 40 luoghi diversi, vicini tra loro, tredici dei quali sono punti
chiave per la conservazione di questi reperti d'arte.
L'incisione di queste sculture ebbe inizio circa 1300 anni fa sotto la dinastia Tang e i
lavori proseguirono per tutta la dinastia Song sino al 1279. Durante la dinastia Ming
(1358-1644) vi furono ulteriori aggiunte e trasformazioni. I bassorilievi scolpiti nella
roccia sulla collina Baoding sono tra i più grandi e artisticamente i più
rifiniti di qualsiasi altro esistente in Cina. A Dazu in 500 metri sono scolpite oltre
5000 statue e bassorilievi tra cui 31 figure gigantesche di Buddha, e la statua del Buddha
Dormiente lunga 50 m. Guangyuan: nell'estremo nord della provincia. Nei dintorni vi è lo
Huangzesi (Tempio del Favore imperiale). Le sue parti in legno sono scomparse, rimangono
ancora 6 grotte e 26 nicchie. Lo stile è quello della dinastia Tang, il Buddha
è generalmente rappresentato attorniato dai discepoli.
Sempre vicino a Guangyuan vi è uno dei complessi scultorei più ricchi della
provincia: la Qianfoyan (Roccia dei Mille Buddha), deI sec. VIII. Secondo un'iscrizione
comprendeva 17.000 statue, ne rimangono solo 400. Guanxian: località rinomata per il sistema idraulico iniziato dal
letterato Li Bing verso il 250 a.C. il quale fece deviare parte delle acque del fiume Min
verso la pianura mediante dighe e canali, rendendola fertilissima. In un edificio,
costruito per onorare Li Bing e suo figlio che continuò l'opera, si può
osservare, attraverso carte e disegni, il meccanismo per l'irrigazione. Un'iscrizione
riporta un consiglio di Li Bing: "Fate profondi i canali e lasciate basse le
dighe". Kangding (Dardo): centro di comunicazione tra Tibet e Qinghai, abitata
soprattutto da tibetani, che hanno qui il loro più importante mercato di scambio. Leshan: antica città posta sulla confluenza dei fiumi Minjiang e
Dadu. Sulla Collina Lingyun vi è una grande statua di Buddha alta 70 m completata
neI 1° anno (713 d.C.) del regno di Kaiyuan della dinastia Tang, dopo 9 anni di lavoro. Xingwen: nella parte meridionale della provincia. Qui si trova una
Foresta di pietra su di un'area di 10 Kmq in cui sorgono picchi rocciosi dalle forme più
strane, mentre il sottosuolo presenta una rete di gallerie, e la Collina della Tigre con
un'apertura attraverso la quale si accede alle Grotte Tianquan, un sistema di cavità
sotterranee a tre piani sovrapposti con numerose stalattiti. Ya'an: tradizionale centro commerciale sulla strada principale per il
Tibet. Zigong: è famosa per la produzione di salgemma utilizzando acqua
salata che scaturisce da profonde sorgenti.
Chengdu
Attuale capitale della provincia del Sichuan,
Chengdu ne è anche il centro economico e culturale, come lo è stata fin dal
400 a.C. Nel corso della storia ha avuto vari nomi. Famosa per il broccato, durante la
dinastia degli Han orientali (25-220 d.C.) fu nominato un funzionario che si occupasse del
controllo e dell'incremento di tale industria: la città prese così il nome
di Jincheng (Città del Broccato). Quando si scoprì che il broccato diventava
più brillante e fresco lavandolo nelle acque del fiume questo fu chiamato Jin Jiang
o Fiume del Broccato.
Durante il periodo delle Cinque Dinastie fu capitale della Cina e lungo le mura della città
venne piantato dell'ibisco: da qui nacque il nome di Furong (Ibisco). Oggi alberi e fiori
ornano le strade e i parchi. L'economia della regione si basa sull'agricoltura e
sull'industria leggera; tra le varie attività artigianali importante è la
produzione di broccato e di altri tessuti. .
Marco Polo ne parla neI suo libro. Visitando Chengdu non ci si può dimenticare
della casa del grande poeta Du Fu (712-770), con una biblioteca e un museo che conservano
le edizioni delle opere del poeta.
Malgrado si stia trasformando rapidamente, Chengdu ha custodito tutto il suo fascino
antico, con le sue case aperte sulla strada, i mercatini dell'artigianato Iocale, i negozi
tradizionali dalle tettoie di legno.
Oggi, il Palazzo reale è sede amministrativa, al centro della città. Nella
parte meridionale della città si trova il Tempio dedicato al letterato e stratega
Zhuge Liang (181-234), uno dei principali eroi del romanzo dei Tre Regni. Sempre a sud, si
trova la Tomba di Wang Jian, un avventuriero divenuto principe di Shu.
Alla periferia nord vi è il Tempio buddhista Baoguang con 500 luohan a grandezza
naturale, in legno dorato.
La casa di Du Fu (Du Fu Caotang)
Du Fu, il poeta Tang, giunse a Chengdu
nell'inverno del 759 d.C. L'anno seguente al suo arrivo fece costruire nella parte
occidentale della città presso il Huanhuaxi Jiang (Fiume che Bagna i Fiori), la
cosiddetta Du Fu Caotang o Capanna di Du Fu, dove visse saltuariamente per circa quattro
anni e scrisse gran parte delle sue 240 poesie. La capanna è stata più volte
restaurata e ingrandita. Sulle rive dello stesso fiume, durante la dinastia Song (960-1280
d.C.), fu eretto un tempio in onore del poeta. Nell'attuale complesso di edifici è
il tempio Gongbuci che ospita una statua in pietra di Du Fu e un museo della sua opera e
dei dipinti che lo celebrano.
Il Parco del Padiglione
della Vista sul Fiume (Wangjianglou Gongyuan)
Situato nella periferia sud-occidentale di
Chengdu, lungo le sponde del Fiume Jinjiang (del Broccato). tre sono gli edifici
prospicenti il fiume: il Padiglione dell'Ammirazione della Bellezza, la Sala per il
Lavaggio del Broccato e la Sala per la Recitazione della Poesia, tutti risalenti agli
inizi della dinastia Qing (1644-1911).
Vi abitò la poetessa della dinastia Tang Xue Tao (759-834). Si dice che usasse
l'acqua di un pozzo qui situato per produrre la carta su cui scriveva le sue poesie. Nata
a Chang'an (l'odierna Xi'an), si trasferì a Chengdu per seguire il padre. Ha
lasciato "Una collezione di poesie di Hong Du" (suo nome letterario).
Il Parco è noto anche per il fatto che conserva più di cento specie di bambù,
pianta preferita della poetessa.
Il Monastero della Luce
Preziosa (Baoguangsi)
Si trova a Xindu, a circa 18 km a est di
Chengdu.
Tempio buddhista fondato durante la dinastia Han Orientale (25-220) e ampliato durante i
Tang (618-907).Comprende 5 sale intorno a 16 cortili e una pagoda di 13 piani, alta 30
metri, risalente al periodo Tang. Tra i suoi tesori una "stele dei 1000 buddha"
risalente al 540, una bella raccolta di dipinti e calligrafie di epoca Ming e Qing. La
Sala dei Luohan, facente parte del monastero, risale al 1851 e ospita una collezione di
oltre cinquecento statue in gesso dipinte di Luohan (Arhat in sanscrito, discepoli del
Buddha) e di due imperatori, Kangxi e Qianlong, chiaramente riconoscibili per i vestiti
regali e gli stivali.
Il Tempio del Marchese
Wu (Wuhouci)
Posto nella zona
sud-occidentale della città, fu costruito in memoria di Zhuge Liang (conosciuto
anche come Kong Ming 181-234), il famoso stratega del periodo dei Tre Regni, primo
ministro dello stato di Shu e uno dei principali eroi del "Romanzo dei Tre
Regni". La leggenda popolare lo ha trasformato nella personificazione
dell?intelligenza e in Cina gli sono dedicati numerosi templi.
L'edificazione del Wuhou Ci, che attualmente è distribuito su una superficie di
37.000 kmq, risale alla dinastia Tang. Nel 760 il poeta Du Fu allude in un suo verso alla
foresta di cipressi che lo circonda. L?imperatore Kangxi dei Qing fece costruire nel 1672
nuovi edifici e restaurare quelli antichi.
Si osservano da sud verso nord: la porta principale, la seconda porta, il padiglione di
Liu Bei, il padiglione intermedio e quello di Zhuge Liang. Dopo aver superato la porta
principale si noteranno sulla destra stele Tang e sulla sinistra stele Ming in ottimo
stato di conservazione. La più grande stele Tang (dell?809) è stata incisa
dal calligrafo Liu Gongchuo e dallo scultore Lu Jian; il testo originale era di Pei Du.
Tre grandi artisti associati nella stessa opera!
Il Padiglione di Liu Bei (161-223). Contiene all?interno una statua dedicata a questo
imperatore, fondatore del regno di Shu (nel Sichuan), del quale Zhuge Liang era
consigliere. Nel viale coperto di sinistra, statue dei ministri guerrieri; in quello di
destra, statue dei ministri letterati di Liu Bei.
Il padiglione di Zhuge Liang. All?interno la statua variopinta del celebre stratega,
davanti alla quale sono esposti tre tamburi di bronzo; il più grande risale al VI
secolo a.C. e si dice sia apprtenuto al condottiero.
Lasciando il padiglione si vede un tumulo nel quale si presume esista la tomba di Liu Bei.
Verso sinistra ci si immette nel parco principale della città.
Monte Emei
(Emei Shan)
Nella parte sud-occidentale del Sichuan, si
eleva sulla riva sinistra del Fiume Dadu (Dadu He). Con i suoi 3.099 m, "Emei domina
l'orizzonte occidentale" secondo i versi del poeta Li Bai, della dinastia Tang.
Un aspro sentiero di verdi gradini di pietra conduce per 60 km fino a un gruppo di templi
di mattoni blu e piastrelle verdi disseminati in prossimità della cima. Le prime
costruzioni risalgono al III secolo; nel XVI secolo il monte era già noto come
grande santuario buddista.
I templi e gli edifici sono complessivamente settantacinque, per la maggior parte di
grande importanza religiosa come antico luogo di soggiorno e di studio di monaci.
Punti di rilievo Tempio della
Tigre Domata Eretto nel VI secolo, è situato a 800 m sul livello del mare su una collina a forma
di tigre accovacciata, al riparo di poggi boscosi, nascosto fra remote montagne.
Tempio del Tuono
Qui, secondo la leggenda, si può confondere un rigagnolo con un rombo di tuono. E'
situato a 900 m di quota, di fronte a una collina a forma di pagoda, per cui la notte può
sembrare una lanterna appesa ad essa.
Tempio del Terreno ad Alta
Quota
Su un alto picco a mezza costa, vi si gode una splendida vista, soprattutto dopo una
nevicata.
Tempio dedicato al
Servizio del Paese
Ai piedi della montagna si trovano forse gli edifici più imponenti, con gli oggetti
antichi e le località storiche più interessanti. Eretto nel XVI secolo, il
tempio è composto di quattro palazzi, uno più alto dell'altro, in uno stile
semplice e disadorno, fatta eccezione per le elaborate sculture alle porte e alle
finestre. L'atmosfera di solennità è accentuata dai pini e dai cipressi.
Sale, terrazze e padiglioni sono disposti in modo perfettamente armonico. Nel palazzo
principale è la pagoda di Huanyan, alta circa 7 m, di rame rosso e risalente alla
dinastia Ming (1368-1644 d.C.); su quattordici cornicioni sono rappresentate altrettante
storie, e vi sono incise 4.700 raffigurazioni del Buddha.
Tempio dei Diecimila Anni Eretto nel IV secolo, è uno dei più antichi dell'Emei Shan. Ha pianta
quadrata, senza travi e con una cupola rinforzata esternamente da matoni, tecnica
costruttiva utilizzata durante la dinastia Ming. Vi è conservata una scultura,
alta più di 9 m, di Bodhisattva Samantabhadre, il primo
discepolo di Sakyamuni, fondatore del Buddhismo. Il discepolo è raffigurato su un
gigantesco elefante che poggia su quattro boccioli di loto. La scultura, dalle proporzioni
maestose, è una rara opera bronzea del 980 d.C.
Tempio dal Tetto d'Oro
O Tempio di Huazan, è l'edificio più splendente del monte Emei. La prima
costruzione, del XVI secolo, fu bruciata per sostituirla con un tempio bronzeo proveniente
dalla Provincia del Hubei, che fu trasportato nella provincia del Sichuan e trainato fino
in cima. Il suo Tetto d'Oro risplende al sole. Parzialmente distrutto dal fuoco nel 1890,
fu poi riparato e vi fu aggiunta la Terrazza per l'Osservazione delle Luci. Di fronte al
Tempio è il magnifico Palazzo del Gran Buddha: sull'ingresso spicca, in enormi
caratteri d'oro, l'iscrizione "Incomparabile Bellezza".
Il Tempio dal Tetto d'Oro domina lo splendido panorama di tre fiumi che si snodano come
nastri scintillanti a est, montagne ammantate di neve a ovest, la pianura di Chengdu a
nord e catene montuose a sud.
Leshan
Anticamente chiamata Jiading o Jiazhou, fu
fondata circa 1300 anni fa alla confluenza fra il fiume Min e il fiume Dadu. E' anche un
nodo di raccordo fra il traffico fluviale e quello terrestre lungo la via per il Sichuan
meridionale.
Località di rilievo
Lingyun e Wulong
I punti più pittoreschi di Leshan si trovano a Lingyun (Collina dei Cirri) e a
Wulong (Collina del Drago Nero) che, al di là di un ruscello, dominano la città.
Sulla collina di Lingyun si erge, alta 70 m e scolpita in una roccia prospicente tre
fiumi, un'enorme statua del Buddha, in posizione seduta e fiancheggiata da due sentinelle.
A sinistra un sentiero sinuoso si snoda dalla sommità della testa del Buddha fino
ai suoi piedi. La leggenda narra che il monaco Hai Tong del Monastero di Lingyou, stanco
di assistere a tanti naufragi nel fiume, cominciò a lavorare a questo Buddha allo
scopo di domare le acque e garantire la sicurezza ai naviganti. Fu completato nel primo
anno (713) del regno di Kaiyuan della dinastia Tang dopo nove anni di lavoro. Oltre a
essere una grande opera d'arte, la scultura presenta la particolare caratteristica tecnica
di invisibili canali di scolo per impedire gli effetti dell'esposizione alle intemperie.
A sud-est di Lingyun si eleva, in splendida solitudine, la collina di Wulong, circondata
dalle acque e coperta di bambù e altri alberi. Vi sorge il Monastero di Wulong,
eretto sotto la dinastia Tang: qui è stato creato un piccolo museo di dipinti,
opere calligrafiche, libri canonici buddhisti di varie epoche e iscrizioni in pietra di Su
Dongpo, famoso uomo di lettere della dinastia Song.
La Valle dei Nove
Villaggi (Jiuzhaigou)
Si chiama così perchè
in questa valle, in un'area di circa 700 chilometri quadrati, in gran parte coperti da
foresta, esistono nove villaggi. Jiuzhaigou si trova nella contea di Nanping, nella parte
nord della provincia del Sichuan, vicino al confine con la provincia del Gansu. I villaggi
sono sparsi in una vallata lunga circa 40 km, a un'altitudine compresa fra i 2000 e 3000
m. Il luogo è splendido. Circondato da picchi coperti di neve tutto l'anno è
cosparso di un centinaio di piccoli laghi dalle acque cristalline che riflettono i colori
come gemme preziose. Gli abitanti del luogo chiamano questi specchi d'acqua Haizi
(figli del mare).
Lo Stato cinese, nel 1978, dichiarava Jiuzhaigou riserva nazionale, nel 1982 luogo
panoramico protetto e nel 1992, l'intera valle, veniva inserita nella lista dell'UNESCO
come "natural heritage" del mondo.
Si tratta di un luogo non solo naturalmente bello ma anche importante; infatti Jiuzhaigou
è un ecosistema ricco di tesori naturali da proteggere. Il favorevole habitat
favorisce la crescita di molte erbe medicinali e aromatiche che in altre parti della Cina
sono a rischio di estinzione. Nel settore zoologico qui crescono in un ambiente adatto il
panda gigante, la scimmia dorata, lo gnu, il cervo dalla lingua bianca ed altri rari
animali. La popolazione locale di etnia tibetana rispetta, cura e protegge questi tesori
della natura.
Alcuni punti scenici
Il Lago Fancao
(Fancaohai)
E' verso la fine della Primavera che il laghetto, affollato da anatre gialle, dà la
sua immagine migliore.
Il Lago Wuhua (Wuhuahai)
Per la presenza di vari minerali, sedimenti e alghe questa splendida gemma montana, con il
mutare delle stagioni e delle condizioni atmosferiche cambia il colore delle sue acque.
Questa interessante varietà di toni gli anno dato il nome di Lago dei Cinque
Colori.
La cascata Shuzheng
Questi laghi sono situati su differenzi livelli del suolo boschivo. Non di rado le loro
acque si spezzano, rallentano, saltano su gradoni di roccia che improvvisamente emergono
dal fitto della foresta. I risultati sono imprevedibili ma stupende cascate che
scintillano, scrosciano, rombano creando nuvole di finissime perle che cadono benefiche
sulla vegetazione circostante. E' l'effetto della cascata Shuzheng.
La cascata Nuorilong
Si apre su un fronte di 140 metri e si lancia nel vuoto formando una specie di grande
tela, ricamata dalla schiuma, che varia nelle diverse stagioni dell'anno a seconda della
quantità di acqua che esce dal lago superiore. La base, piatta e regolare, di
travertino sulla quale scorre l'acqua forma una cortina liscia, compatta e trasparente.
Il lago Chan (Chanhai)
Frequentemente coperto di nebbia, il riflesso degli alberi circostanti lo trasforma spesso
in un enorme scintillante smeraldo. In inverno il lago diventa una grande pista di
ghiaccio, coperta di neve.
Huanglong (Drago Giallo)
Parco naturale
situato a circa 30 km a est della Contea di Songpan, nel Sichuan nord-occidentale, e a
circa 130 km da Jiuzhaigou a un'altitudine tra i 3000 e i 3500 m. Caratteristici sono i
laghi terrazzati (azzurri, gialli, bianchi, verdi) formatisi in terreno carsico. Quello più
spettacolare è il Wucai Chi (Pozza dei cinque colori), formato da più di 400
piccole pozze a una altitudine di m 3500. Nelle vicinanze, in una stupenda posizione,
è il tempio del Drago Giallo (Huanglongsi), eretto durante la dinastia Ming ma
restaurato recentemente. Il tempio e l'area circostante furono designati parco nazionale
nel 1983. I laghi terrazzati più spettacolari si trovano dietro il tempio, circa 2
ore a piedi dalla strada principale.