Il Vaticano e la Croazia

"L'arcivescovo del genocidio" di Marco Aurelio Rivelli, Ed. Kaos, Milano 1999, lire 35mila (ed. francese: "Le génocide occulté", 1998, Ed. L'Age d'Homme, Losanna, CH) - è un libro basato sulla tesi di dottorato discussa dall'autore nel 1978 all'Università di Milano, pubblicata solo ora, ben venti anni dopo, in occasione della beatificazione dell'arcivescovo Stepinac, collaborazionista degli ustascia, da parte del papa. è un'opera rigorosa e documentata anche con alcune significative fotografie dell'epoca.

Che cosa c'entra il Vaticano? - nostra pagina sulle responsabilità storiche ed attuali della Chiesa Cattolica Apostolica Romana rispetto alla situazione nei Balcani

La Chiesa e gli Ustascia, di K. Deschner - sul clericonazismo sotto Ante Pavelic


Franjo Tudjman in compagnia
del cardinale Kuharic

Sul potere temporale della Chiesa in Croazia - stralci dalla stampa (ottobre 1998)

Ratlines, la guerra della chiesa contro il comunismo, di M. Aaron e J. Loftus - sulle vie di fuga degli ustascia (e dei nazifascisti in genere) dopo la II Guerra mondiale


Ancora sulla politica estera croata

Comunità Nazionale Italiana - Sito del Centro Informatico per la programmazione e l'orientamento dei quadri dell'Unione Italiana, realizzato con fondi del governo italiano, sul quale si trovano informazioni sulla minoranza italiana in Croazia e Slovenia.

Marco Pannella nonviolento?

Giacinto "Marco" Pannella, leader del trans-partito trasversale trans-nazionalista anche detto "radicale", il 31 dicembre 1991 ad Osijek, Slavonia Orientale, in nome delle "autodeterminazioni" indossa la divisa dell'esercito croato per opporsi alla autodeterminazione dei serbi di Croazia.
Nello stesso anno il Partito Radicale Trans-nazionalista tenne un Consiglio federale a Zagabria. Tra la Croazia di Tudjman ed il partito di Pannella il legame è rimasto stretto.

Anche Tudjman soffia sul fuoco del Kosovo (settembre 1998)

Il fattore K - Cossiga Francesco, grande amico della Kroazia! (gennaio 1992 - gennaio 1998)

USA: le agenzie di mercenari addestrano l'esercito croato di K. Silverstein (The Nation)

Argentina: vecchi camerati arruolano mercenari per la Croazia di G. Weber ("WoZ", Zurigo, 23/7/1993)


Politica interna

La sinistra

  • Attività del Partito Socialista Operaio - Socijalisticka Radnicka Partija SRP
    Dal 1996 (dopo cinque anni dall'inizio della guerra fratricida in Croazia) lo scrittore napoletano-fiumano Giacomo Scotti ha incominciato a collaborare regolarmente con "Il Manifesto", scrivendo importanti articoli sul neonazismo croato. La polemica giornalistica di Scotti è andata via via crescendo, e la vera natura del regime croato è oggi ben rappresentata su quasi tutta stampa di sinistra italiana. Tuttavia, irrilevante continua ad essere lo spazio concesso alle vere forze socialiste ed antifasciste croate, mentre circoli di pseudo-dissidenti filooccidentali, liberali e non di rado essi pure nazionalisti (comitati legati alla Fondazione Soros, Partito Socialdemocratico, Predrag Matvejevic, ecc.) vengono tuttora vezzeggiati. Un'altro fenomeno preoccupante è la continua allusione ai "diritti violati" nei confronti della minoranza italiana in Istria, spesso abbondantemente al di là della misura reale dei problemi e nella omertà completa rispetto agli analoghi diritti di cui dovrebbero godere pure gli sloveni del Friuli-Venezia Giulia (che come consistenza numerica sono circa 10 volte di piu' degli italiani di Slovenia e Croazia messi insieme).
    Ambigui su tutto questo ci sembrano proprio, in particolare, Scotti ed "Il Manifesto". L'unica intervista di questo giornale al Presidente del Partito Socialista Operaio Stipe Suvar, effettuata durante i bombardamenti della NATO contro la RFJ, è stata pubblicata sul "Manifesto" in versione abbreviata e stravolta ben due mesi e mezzo dopo, a metà agosto 1999!... (settembre 1999)
  • Chi semina raccoglie - una nostra presa di posizione sulle manifestazioni della "opposizione" in Croazia e nella Repubblica Federale di Jugoslavia (dicembre 1996)


Istituzioni e siti ufficiali della Repubblica di Croazia

Revisionismo e neo-ustascismo

Il caso di Dinko Sakic: uno dei boia nazisti di Jasenovac, arrestato e rimpatriato dall'Argentina, rilascia dichiarazioni infami sui giornali croati (a proposito dei responsabili dei crimini della Seconda Guerra Mondiale).
Febbraio 1999: Dana Sakic esce di galera!

Il revisionismo storico messo in pratica - nell'autunno 1991 le milizie croate lasciano l'area del campo di sterminio di Jasenovac ed i serbi ne prendono il controllo. Quello che trovano è una zona devastata, dove del museo-memoriale restano solo le rovine. Ma di Jasenovac, ancora riconquistata dai croati del 1995, si ritorna a parlare...

Tudjman: il rosso e il nero - come il presidente croato cambia la storia da lui stesso scritta (da EST e "Feral Tribune")

Siti nazionalisti e fascisti


La guerra di secessione 1990-1995 e la cancellazione della presenza serba dal territorio

L'intervista di "Feral Tribune" a Miro Bajramovic, killer di Pakracka Poljana (settembre 1997):

"Aggressione alla Croazia" o "aggressione ai serbi" di Croazia? Da Pola riceviamo e volentieri riportiamo una interessante analisi

Il libro di Giacomo Scotti: "Croazia, Operazione Tempesta" - La "liberazione" della Krajna ed il genocidio del popolo serbo nel diario di un testimone italiano (Gamberetti editrice, collana Orienti, 9/1996, lire 36000) spiega la vicenda della Repubblica Serba di Krajna ed il suo annientamento per mano croata su istigazione occidentale.

Ci segnalano (novembre 1997) che il supplemento 11/92 di "Battaglia comunista" (Edizioni Prometeo - via Calvairate, 20101 Milano) era interamente dedicato ai fatti jugoslavi, e di Vukovar in particolare:
.......benchè abbia 5 anni [esso] offre molti dati e spunti interessanti a chi voglia capire i fatti jugoslavi in un'ottica materialista e intenda smascherare le mistificazioni di tutti i nazionalismi. Come è già noto la città era un importantissimo centro industriale, con una grande contrazione operaia. "In questa città vivevano piu' di 20 nazionalità diverse, quasi tutti i matrimoni erano misti, la classe operaia era la maggioranza della popolazione lavoratrice, classe operaia che lavorava in 3 imprese produttive." notare che: "questi operai erano gli stessi operai che 3 anni prima erano andati a protestare davanti al Parlamento (Federale) invitando tutti gli altri operai allo sciopero generale." Ricordate l'ondata di scioperi nell'88-89? Vi ricordate come i mezzi di informazione da un lato hanno negato la natura di classe dello scontro e dall'altro hanno fomentato l'odio nazionalista? "...Percio' si doveva effettuare la distruzione sistematica della città, separare la popolazione, che era unita da sempre e da sempre si era difesa unitariamente, in base alla nazionalità. Quello che il mercato capitalista statalizzato (socialismo jugoslavo) aveva unito ora bisognava dividerlo con decreti politici e col supporto dei campi di concentramento. Inoltre alle ultime elezioni (prima della guerra) avevano vinto i riformisti ex-comunisti. Quando sono iniziati gli attacchi delle bande c'e stato un colpo di stato del governo croato che ha sostituito tutta la classe politica eletta..." L'intero numero della rivista è ricco di dati...


Un po' di storia

Pasquale Iuso: "Il fascismo e gli ustascia 1929-1941", Gangemi editore, 1999 - sulla politica italiana di appoggio al terrorismo ustascia in vista dell'aggressione contro i Balcani.

Sullo STATO CROATO INDIPENDENTE (NDH), retto dagli Ustascia capeggiati da Ante Pavelic tra il 1941 ed il 1945, e sullo sterminio di serbi, ebrei, antifascisti, "diversi" in genere:

"GENOCIDIO NELLA CROAZIA SATELLITE" di Edmond Paris (Club degli Editori, Milano, 1976) riguardante lo Stato Croato Indipendente di Ante Pavelic (1941-1944), cioè le vicende del protettorato italo-tedesco installato in Croazia durante la II Guerra Mondiale, retto dalle bande criminali degli ustascia e dal clero piu' reazionario.