LA SECONDA 

GUERRA MONDIALE  

 

INDUSTRIA BELLICA ALLEATA

 STATI UNITI 

Come gli americani vinsero la Guerra 3a parte

1 parte http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/schede/gommaautarchica.htm i pneumatici

2 parte http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/schede/razionek.htm l'alimentazione del soldato

Quello cha vado a descrivere in questo (ma prima leggetevi almeno la 1a parte) e negli altri due capitoli dedicati agli alleati Gran Bretagna e Russia non è che una minima parte dell'immenso sforzo industriale bellico messo in atto dalle potenze alleate vincitrici della seconda guerra mondiale (e mancante l'Italia anche della 1a). Questo aspetto del conflitto è spesso misconosciuto ai più e gli attori (donne se non uomini che lavorarono in fabbrica con misere soddisfazioni) ignorati dalla storia. Le marche o sigle di automezzi che presento non corrispondono ad una fabbrica sola (nel senso edile del termine), ma a complessi industriali molto ramificati e diversificati sparsi per il paese. Non tutte le marche compaiono nell'elenco, ho messo le più conosciute e mancano le sub forniture che farebbero altre centinaia di nominativi. Dietro innocenti fabbriche di padelle nascevano infatti quelle per munizioni, e da quelle di concimi e detersivi, esplosivi. Inutile dire che tutto questo non s'era costruito dalla sera alla mattina. L'industria bellica americana era stata allertata già dal 1939 e fra le sue qualità godeva del fatto che in campo automobilistico, oltre ad essere e ad avere il parco mezzi più grande del mondo, molti dei mezzi civili avevano già le specifiche per un impiego militare. Questo per quanto riguarda il settore basso della motorizzazione. Alcuni mezzi furono completamente reinventati e per quanto riguarda i grandi camion o i carri armati si dovette far ricorso a grandi motori che non esistevano nel '39. Tipico esempio, i primi carri armati Sherman che montavano 6 motori d'aereo accoppiati. Il Dipartimento del Commercio di Washington aveva diffuso alla fine del 1927 la statistica della distribuzione delle automobili nel mondo dal quale risultava che al 1° gennaio su un totale di 27.650.000 automobili usate nei vari paesi circa 22.140.000 (l’80 %) erano macchine americane.  Il trend, salvo gli anni centrali della grande crisi, continuò invariato per incrementarsi alla fine della crisi (1938/39)  che corrispose con l'avvio del programma di riarmo. L'impreparazione della Germania in questo settore è spiegata ai relativi capitoli.

Non stupisce quindi che fino all'estate del '42 e oltre (i primi carri armati Grant con lo stesso chassis Sherman) arrivarono in Africa dopo la prima battaglia di El Alamein persa dagli inglesi in giugno tanto che il loro soprannome era ELH o Egypt Last Hope l'ultima speranza d'Egitto) la produzione se ne andasse ancora tutta per supportare Inglesi, Francesi, Cinesi (alla Cina vennero forniti il Vanguard P.66 (n° 129), Republic P.43 (108), Curtiss P.40F, Mustang, P.38 Lightning, B 25 Mitchell, B24j Liberator e Dakota C 47)  e Russi* (che ricevevano anche mezzi Inglesi (superati)) e i pochi surplus erano tesi ad armare ed addestrare le proprie truppe in attesa di costituire le scorte per un'eventuale entrata in guerra (pronti in parte lo erano già da dicembre del '41 ma solo nel novembre del '42 poterono schierare in Africa Settentrionale (Marocco, Algeria, Tunisia) un'armata, appena sufficiente da cacciare Italiani e  Tedeschi, ma questi non lo sapevano). Solo dall'inizio del '44 furono in grado di scendere sul terreno dello scontro con le riserve necessarie sia per prendere Roma (Anzio) che la Francia (Normandia) entrambe in Giugno). Lo sbarco in Africa e in Italia (luglio '43) era chiaramente propedeutico e si serviva dell'appoggio e della "grande esperienza inglese" acquisita negli errori !!.

Molti dei marchi industriali Usa erano dislocati in tutti i paesi del mondo, Germania compresa, e contribuirono autonomamente (per il loro paese di insediamento) all'evoluzione positiva del conflitto (Germania esclusa s'intende). Non viene qui riepilogato quanto attiene all'industria aeronautica e alle costruzioni navali, anche se questa precisa distinzione, in molte aziende non si può fare. A molti di voi i nomi sottostanti faranno venire in mente altre cose, ma questo dipende anche dalla riconversione postbellica che ha portato molte aziende ai vertici di produzioni civili (e reclamizzate) nel dopoguerra.

*Scrive Zukov "E' indiscutibile che l'Urss ricevette forniture importanti per la sua economia. Ma forse che tutto ciò poteva influire in modo decisivo sull'andamento della guerra ? Noi ricevemmo 18.700 aeroplani (non concorda), 10.800 fra carri armati e blindati e 9.600 cannoni (tralascia 80.000 camion e altri mezzi di trasporto). Rispetto al complessivo da noi prodotto questi aiuti non rappresentano che il 10%. L'importanza relativa è fuori discussione, ma parlare di ruolo decisivo non è davvero il caso...". N.D.R.: Se ti mancano nel momento del bisogno direi che sono essenziali

Un breve accenno al fenomeno delle Navi tipo "LIBERTY" costruite (assemblate in cantiere) in 5 giorni 

L’esigenza di avere vascelli adibiti al solo uso militare (Standard) era già una esigenza sentita prima della guerra che a tutti gli effetti veniva profetizzata come inevitabile. La prima commessa di 50 navi venne raddoppiata e di nuovo raddoppiata nel 1940. Con lo scoppio del conflitto e la guerra sottomarina l’Inghilterra aveva chiesto urgentemente un certo numero di navi e l’unico posto dove potevano essere costruite era il Nord America. Abbiamo detto standard perché molte delle navi avevano delle caratteristiche specifiche per il carico che trasportavano: carri armati, Aerei con le ali smontate, petroliere, costiere etc…. Non sto a descriverne i vari allestimenti e motori che troverete nel link http://en.wikipedia.org/wiki/Liberty_ship  http://it.wikipedia.org/wiki/Liberty_%28navi_trasporto%29  http://www.casinadeicapitani.net/archivio/archivio2003/liberty.pdf . Le navi liberty cominciarono ad entrare in servizio a partire dal 1942, e la loro massa fu tale da rendere alla lunga perdente la campagna degli U-boot (sottomarini tedeschi). Le Liberty erano navi capaci (per portata), e realizzate in maniera tale che esse raggiungevano economicamente il loro scopo, semplicemente riuscendo a eseguire un solo viaggio a pieno carico !!!. La costruzione economica di queste navi andava incontro, una volta in mare, a diversi inconvenienti. Una nave su otto ebbe dei problemi con le saldature, una su 30 li ebbe di grave entità, ma successe addirittura che non meno di 5 affondarono spezzandosi in 2, specie nei climi freddi, quando l'acciaio si induriva e si fessurava con facilità. Parliamo di problemi nelle peggiori condizioni di carico e meteo. Vennero creati ex novo numerosi cantieri navali ed adottata la tecnica della prefabbricazione ed assemblaggio sfruttando la pratica della catena di montaggio, ma sopratutto l'uso della " saldatura" (era ancora sperimentale) in sostituzione della "chiodatura". Il 27 Settembre 1941 uscì la prima nave battezzata "PatricK Henry". Per questa nave occorsero 350 giorni di lavoro. Dopo 2 mesi (Pearl Harbour) l’esperimento era diventato una stringente necessità. L’ultima costruita esce nell’ottobre del 1945. Ne vennero così costruite 2.710 !!!, numero enorme che aggiunte ai tipi canadesi portano il totale alla ragguardevole cifra di ben 3.063 unità. !!!!. Costruite come detto con l'intento di un uso breve se ne persero 301 per cause diverse belliche. A fine guerra un certo stock rimase nelle rade degli Usa in attesa di una possibile ripresa della guerra. Le altre vennero vendute. Negate in un primo tempo all’Italia (si privilegiavano i veri vincitori) alla fine riuscimmo anche noi ad averne 162 per rimpiazzare il naviglio perduto o sequestrato. Il racconto di questa consegna a RECUPERI nel sito madre http://digilander.libero.it/fiammecremisi/eramoderna/recuperi.htm .

       
AMERICAN BANTAM CO. JOHN DEERE & CO FEDERAL MOTOR TRUCK CO
ALLIS CHALMERS MFG CO CATERPILLAR TRACTOR CO. FOUR WHEEL DRIVE AUTO CO
AUTOCAR CO. COLEMAN MOTORS CO HENDRICKSON MOTOR TRUCK CO
AVAILABLE TRUCK CO THE CROSLEY CO INTERNATIONAL HARVESTER CO
BAY CITY SHOVELS INC. DART TRUCK CO KENNWORTH MOTOR TRUCK CO
BIEDERMAN MOTORS CO. DIAMOND T. MOTOR CAR CO MACK MFG CO
BROCKWAY MOTOR CO F.M.C. FOOD MACHINERY CO LINN MFG CO
CLETRAC TRACTOR CO HARLEY DAVIDSON MOTOR CO FORD MOTOR CO.
CORBITT CO INDIAN MOTORCYCLE CO CUSHMAN MOTORS WORKS
    BUICK MOTOR DIV OF G.M.:

 

Mr. David Dunbar Buick

He was born in Scotland in 1854, but came to the United States when he was quite young. His great talent for tinkering and inventing was only equaled by his utter deficit of business sense. He improved the design of the internal combustion engine and he invented the windshield. However, the Buick Manufacturing Company he founded only became profitable when he gave up control of it. (It became a core company of General Motors.) Buick died on March 6, 1929, after decades of unsuccessfully dabbling in other business projects

Jeep: Caratteristiche tecniche 2.199 cc - 54 hp - classe 250 kg. La sigla ormai nota come jeep (foneticamente GP  general purpose, usi generali, nasce con la specifica di un mezzo per il traino di piccole batterie (37mm) e come mezzo di comando. La Bantam è la prima a costruire un prototipo, poi non approvato. Anche la Ford  produsse prototipi e l'originale poi su licenza Willys Overland Motors Inc. come è meglio conosciuta la Jeep da chi vinse la commessa (Willys). All'epoca costava sui 1.000 $ e ne vennero prodotti 640.000 !!! pezzi. Decine furono le varianti e gli usi introdotti su questo mezzo durante e dopo la guerra, come quello civile qui a sinistra (si era visto anche come motofalciatrice, lavabiancheria, spazzaneve etc.).

Grazie alle enormi risorse industriali gli Usa sono riusciti a produrre dal '39 al '45  3.200.000 automezzi da trasporto, 88.410 carri armati (GB 24.800, Germania 24.360)  41.170 semicingolati e 82.000 trattori e mezzi vari. Nella classe di peso che andava da 250 a 750 kg vennero prodotti 988.000  !!! mezzi in quella medio-pesante 2,5 tonn 812.000 (153.600 nella classe sup. a 2,5 tonn). Il culmine della produzione si ebbe nel giugno 1942 quando dalle fabbriche uscirono in un solo mese 62.258 mezzi, 16.000 in più dei primi due anni di guerra (40/41) messi assieme. Gli ordinativi passati dalla Francia nel 38/39 (e non consegnati dopo il maggio 40), con loro specifiche, andarono all'Inghilterra o alla Russia. Fra i paesi che godettero delle forniture Usa vi era anche la Cina, che cercava di liberarsi dagli occupanti Giapponesi. Per fare questo gli Usa avevano dovuto risolvere un grosso problema: il rifornimento di gomma (vedi l'altro capitolo i pneumatici) - Il 27 giugno 1942 il Presidente degli Stati Uniti, F.D. Roosevelt parlò alla nazione da tutte le stazioni radio e rivolse l'urgente appello di consegnare presso....  ). 
   

 
   

MACK TRUCK

 
     
GENERAL MOTORS (marchi)   CHRYSLER CORP. (marchi) MARMON HERRINGTON CO
BUICK MOTOR PLYMOUTH MOTOR CO MINNEAPOLIS MOLINE POWER IMPLEMENT
CADILLAC MOTOR CAR  CRYSLER CANADA PACIFIC CAR & FOUNDRY CO
BEDFORD VAUXHALL MOT. LTD GB CHRYSLER AUSTRALIA REO MOTORS INC
GENERAL MOTORS S.A DODGE BROS CO. FARGO  STUDEBAKER CO
G.M.C. TRUCK & COACH DODGE BRITAIN WALTER MOTOR TRUCK CO
PONTIAC MOTOR ALVIS STRAUSSLER LTD GB MASSEY HARRIS
CHEVROLET MOTOR  THE THEW SHOVEL CO OSHKOSH MOTOR TRUCK INC
GENERAL MOTORS AUSTRALIA WARD LA FRANCE TRUCK PACKARD MOTOR CO
GENERAL MOTORS CANADA WHITE MOTOR CO STERLING MOTORS CO
     

 

FILIAZIONI FORD NEL MONDO

STUDEBAKER

FORD WERKE AG. GERMANIA

FORD BRITAIN MOTOR CO LTD
ARIEL MOTORS LTD
HILLMAN MOTOR CAR CO
FORD MOTOR INDIA
DENNIS BROS 
FORD MOTOR CANADA
FORD MOTOR NEW ZEALAND
FORD MOTOR SOUTH AFRICA
FORD MOTOR AUSTRALIA
 
     

  L'ordnance era il settore che provvedeva agli ordinativi di guerra e alla loro spedizione in Europa o altri continenti. A dx la spedizione di un camion da montare (o di pezzi) relativo in genere al GMC-CCKW-353, quello con la cabina in tela, vedi montaggio http://www.youtube.com/watch?v=hhf4ynHqVqA  

Through North Africa, Sicily, and Italy, the Ordnance Service successfully supported the Allied forces (AF) as they slugged their way to victory in the MTO. In two and one half years of Ordnance Service in MTOUSA, the shops repaired 1,307,382 small arms; renovated 249,979 rounds of artillery ammunition; assembled 126,669 vehicles and did repair work on 341,048 vehicles of all types; repaired 247,242 pieces of artillery; and repaired 846,863 tires. Ordnance provided critical transportation throughout the theater, and the unpacking and assembly of crated trucks was a key part of that effort.

     

  WAR PRODUCTION BOARD (WPB)

There are a good many ways we can lose this war, but there is only one way to win it: Every man of us must keep his sleeves rolled up all the time. Every machine must work all the way around the clock.We have come to the place where every hour is zero hour, where a day lost can mean a month of fighting later on. Let us not waste a day or a minute. Let us use every man and every machine. Let’s use them now!- Donald M. Nelson

http://en.wikipedia.org/wiki/Military_production_during_World_War_II
http://en.wikipedia.org/wiki/American_tank_production_during_World_War_II
http://www2.scc.rutgers.edu/njh/wwII/production/

From: The Columbia Encyclopedia, Sixth Edition:

WPB, former U.S. government agency, established (Jan., 1942) by executive order to direct war production and the procurement of materials in World War II. The chairman (Donald M. Nelson, 1942-44; Julius A. Krug, 1944-45) was granted sweeping powers over the nation's economic life. The WPB converted and expanded the peacetime economy to maximum war production; controls included assignment of priorities to deliveries of scarce materials and prohibition of nonessential industrial activities.

During its three-year existence the WPB supervised the production of $185 billion worth of weapons and supplies. Businessmen serving with the WPB were sharply criticized by a Senate committee headed by Harry S. Truman . WPB organization changed frequently, and disputes with the armed services occurred. After the defeat of Japan, most restrictions were quickly lifted, and the WPB was abolished in Nov., 1945. The Civilian Production Administration was set up to take over the remaining WPB reconversion functions.
One of Nelson's first orders was to halt automobile production. Beginning in February of 1942, automobile manufacturers began producing diesel engines, aircraft engines, machine guns, tanks, trucks, and airplanes.
La Singer ad esempio, che produceva macchine pur necessarie per cucire divise tende etc., cessava la produzione civile e devolveva molte fabbriche ad altre produzioni di guerra, nella meccanica di precisione. In questa sua nuova veste poi faceva da capofila nella conversione delle sue subfornitrici.
The War Production Board stopped sewing machine production completely by June of 1942. At this time, the board also froze the majority of Singer's production stock at the Elizabethport, New Jersey plant for use by government agencies. Singer's American factories were responsible for the development and production of anti-aircraft fire director equipment; airplane navigation equipment and gyro compasses; hydraulic and electric motor control units for airplane control; gun turret castings; aircraft engine piston rings and other internal engine parts such as rocker arms for the Merlin engines; surgical instruments; bomber gun sights; pistol, carbine, and machine gun parts; ammunition boxes; fuse assemblies; propellers, and other items. Singer also worked with many other factories to convert them to the large scale manufacture of sewn articles needed for the war effort.

 
 

 - DONNE: C'è un lavoro da fare e una guerra da vincere, ora

  Louis-Joseph Chevrolet (December 25, 1878, La Chaux-de-Fonds, Neuchatel, Switzerland - June 6, 1941, Detroit, Michigan) was a racing driver and a co-founder (with William C. Durant) of the Chevrolet Motor Car Company. In 1886 his family left Switzerland to live in Beaune (France). It was there as a young man Louis developed his mechanical skills and interest in auto racing. He worked for the Roblin mechanics shop from 1895 to 1899 at which time he went to Paris where he worked for a short time before migrating to Montreal, Quebec in Canada in 1900. The following year, he moved to New York City where he was hired by FIAT. Working for Buick, this mechanical genius with little in the way of a formal education learned car design and started designing his own engine for a new car in 1909. This, an overhead valve six, he built in his own machine shop on Grand River Blvd, Detroit. Shortly thereafter, he would partner with Durant to start the Chevrolet Motor Car Company there. Chevrolet had differences with Durant over the design and in 1915 sold Durant his share in the company. The next year, the company was folded into Durant's General Motors.
At that time, Chevrolet shifted into the racing car industry, partnering with Howard E. Blood of Allegan, Michigan to create the Cornelian, a state of the art racing car which he used to place 20th in the 1915 Indy 500. In 1916, he and his younger brother Gaston started Frontenac Motor Corporation, designing and producing another line of racing cars. They became well-known for, among other things, their Fronty-Ford racers. Louis also competed in the Indianapolis 500 four times, with a best finish of 7th in 1919. Younger brother Gaston won there in 1920 in a car Louis built, and brother Arthur also competed twice. Louis Chevrolet is buried in the Holy Cross and Saint Joseph Cemetery in Indianapolis.

<<<<< Non conosco il contenuto del numero a fianco di Popular Science (anno ?), se centri qualcosa con progetti italiani o sia solo un'avveniristica previsione di un'unità da sbarco marina. Sta di fatto che quello che sembra un motoscafo armato veloce (catamarano forse sbarcato dalla corazzata sul fondo?) porta sulla coperta un L3 italiano sicuramente il più piccolo e meglio dislocabile mezzo corazzato d'anteguerra. Chi ne sapesse di più è accetto e gradito.

     

le fabbriche GM americane in Germania

 

OPEL http://summeroftruth.org/enemy/enemy.html

     

  Il 27 giugno 1942 il Presidente degli Stati Uniti, F.D. Roosevelt, parlò alla nazione da tutte le stazioni radio e rivolse l'urgente appello di consegnare presso le 40.000 stazioni di servizio carburanti del paese tutti gli oggetti in gomma disponibili..., dai copertoni usati ai giocattoli.... da Materie Plastiche ed Elastomeri 03/1999 di Paolo Maltese ... vedi altro capitolo http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/schede/gommaautarchica.htm 

     

  <<<"Rosie, the Riveter"

As men returned from the war, women left the factories. But the confidence, competence, and earning power they experienced forever changed America’s workplace. Over time, Rosie has become an icon symbolizing women’s strength, determination and ability to do any job.

In USA la produzione industriale aumentò tra il 1923 e il 1929 del 64%, trainata dall'industria automobilistica, petrolifera e chimica; nel 1929 contribuiva per il 44,8% della produzione industriale mondiale (contro l’11,6% della Germania, 9,3% della Gran Bretagna, 7% della Francia, 4,6% dell'URSS); solo 1/5 della popolazione era impegnato nell'agricoltura, notevolmente meccanizzata. Barriere erano state alzate contro i prodotti stranieri e bloccata l’immigrazione. Il paese visse questi sei anni (dal 23 al 29) come in un sogno, con altissimi profitti industriali e una conseguente repressione di ogni movimento socialista, anarchico ed anche spontaneo dei lavoratori (Sacco e Vanzetti uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 come anarchici). Imperavano il proibizionismo e i gangster, poi venne il 29 e il grande crollo. 

     

Rosie col martello pneumatico "spara chiodi"

  Anche gli Usa ebbero il loro Stakanov, ma in versione femminile ed in veste più sportiva. Si chiamava "Rosie, the Riveter" divenuta il simbolo delle donne che avevano sostituito gli uomini in fabbrica. Dal 1940 al 1944 oltre 6 milioni di donne lavoratrici entrarono in fabbrica. Non fu mai una competizione anche se le Rosie si moltiplicarono: così si ebbe una Rosie nera, una Rosie nelle fabbriche dei treni etc…. La più famosa sembra essere stata, guarda caso, una italoamericana: Rosa o Rosina Bonavita di Long Island.  Quando Roosevelt visitò l’arsenale della Naval Air Station di xxxx….. vi erano impiegati 20.000 civili. Una canzone e un poster celebravano Rosie Riveter, la rivettatrice (di lamiere o chiodatura a caldo) che aveva sparato 3.345 chiodi nelle ali degli aerei in un tempo di assoluto riguardo… Un altro poster famoso, oltre quello di Norman Rockwell (1894-1978) qui a fianco, è quello del fotografo J. Howard Miller (1918-2005) "WE CAN DO IT!"  (sopra) creato nel 1943 dove la ragazza, più che far vedere i muscoli, sembra fare il famoso gesto del manico d’ombrello.

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