PAROLE
 
COME UNA TEMPESTA DI PIETRE
Le parole raccolte dai documenti e dai brani nel museo sono cascate addosso come pietre pesanti e taglienti che schiacciano e uccidono.
Sentire le sensazioni di violenza con cui arrivano sul proprio corpo e avvertire un dolore straziante, insopportabile.
E' brutale, crudele.
Sentire il timore di non potersi muovere, non poter fuggire.
Avere paura, sentire l'insicurezza, il distacco dalla propria famiglia, dalle proprie cose.

Non vorremmo sentire e sapere, intanto il dolore e la tristezza penetrano gli animi ed i pensieri.

Pensare, pensare, ……………….
Riflettere, riflettere, …………………

Non vogliamo che accada
Non è giusto

 
Il giardino

E' piccolo il giardino
Profumato di rose,
è stretto il sentiero
dove corre il bambino:

un bambino grazioso
come un bocciolo che si apre:

quando il bocciolo si aprirà
il bambino non ci sarà.

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disegno di Valentina C.
 
Poesia conservata con altre sette, tutte scritte a mano.
Si tratta senza dubbio di copie. Sul davanti la firma:
Franta Bass.
 
 
Le nostre poesie: