Torna alla Home
 
Qui Squadra Speciale.
La squadra di Amburgo.
Otto casi scomparsi nel nulla.
Il Catalogo.

 

In Italia la serie fu acquistata dalla Rete Uno come esperimento solo nel 1980, scegliendo tra le puntate realizzate fino a quel momento. Un po' come era successo per Derrick e i suoi primi nove casi.

Furono selezionati otto episodi: tre dalla prima stagione, due dalla seconda e tre dalla terza. Il doppiaggio fu affidato alla CVD, come ricorda Antonio Genna, e diretto da Alfredo Medori.

Le otto avventure furono trasmesse in ordine casuale:

Il ricattatore (24 settembre 1980)
Rapina a mezzanotte (1 ottobre)
Delitto a tempo di valzer (8 ottobre)
Quattro colpi all'assassino (15 ottobre)
La fuga (22 ottobre)
Le iene del porto (29 ottobre)
La pioggia è il testimone d'accusa (5 novembre)
Morte di un casellante (12 novembre)

Come si può vedere, confrontando con il catalogo alla pagina successiva, non vi è un rispetto cronologico nell'ordine di trasmissione, quanto piuttosto una scelta soggettiva di gusto puntando sulle storie più avvincenti come prime.

Questo telefilm raccolse anche in Italia un discreto successo, sfruttando la scia di «Derrick» che si stava affermando sulla seconda rete RAI. Nonostante ciò, non furono acquistate le puntate mancanti né furono proposte repliche delle otto già trasmesse.
Solo nel 1983, dal 26 febbraio all'8 giugno, «Squadra Speciale K1» fu riproposta da Telemontecarlo in seconda serata.

 

 

Indagini in corso per gli uomini del K1. (Foto NDR)
Questi "tipacci" tedeschi!

La serie fu presentata sul Radiocorriere TV con un articolo firmato da Paola Cesario che descriveva così i nuovi eroi.

«Siamo lontani dal cinismo, tutto solitudine e sofferenza, di Sam Spade o dai detectives di Chandler. Niente sofisticati investigatori alla Nero Wolfe con passatempi raffinati e atteggiamenti tanto culturali da farli amare anche al ubblico più "snob". Questi "tipacci" sono proprio tali. Poco colti e nient'affatto sofisticati, [...] vanno per le spicce. Infatti la molla dei telefilm non è pura violenza, è però pura azione: tanta.

La città del Nord Europa, Amburgo, molto si presta: riecheggia quello londinese di Jack lo Squartatore. Ma la prerogativa ultima che differenzia questi tedeschi sta nell'ambiente: un ambiente di tutti i giorni, quello piccolo-borghese o quello proletario».

 

La pagina del Radiocorriere TV. (Archivio RAI)