Il nostro primo comunicato stampa
Il
Coordinamento interuniversitario delle ssis, formato dagli
specializzandi del II ciclo di tutte le ssis d'Italia, rende
noto che sta portando avanti una battaglia per ottenere l'inclusione
con riserva nelle graduatorie permanenti, il cui decreto uscirà
a giorni, anche per chi acquisirà il titolo di abilitazione
nelle prossime sessioni estive, ovvero oltre il 31 maggio,
data prevista dalla legge 333 per la pubblicazione delle graduatorie.
Il
Coordinamento, pur impegnandosi a livello di singoli atenei
ad anticipare il più possibile i tempi di conclusione
dei corsi e i relativi esami finali, desidera rendere noti
i motivi per cui ritiene che l'esclusione dalle prossime graduatorie
per chi non rientra nel termine previsto comporti una grave
discriminazione nei confronti di una categoria di aspiranti
insegnanti che hanno seguito un percorso biennale, per molti
preceduto da uno o più anni di supplenze nelle scuole.
In
primo luogo l'aver previsto la data del 31 maggio come termine
ultimo per ottenere l'inserimento comporterà, nelle
varie ssis, una corsa a finire il prima possibile, e con il
rischio della penalizzazione di tutti coloro, che per responsabilità
altrui, non potranno fruire della stessa opportunità.
In sintesi verrebbe fatta pagare agli specializzandi, dopo
avere suscitato in loro aspettative nei riguardi della spendibilità
del titolo, il mancato adeguamento dei calendari delle scuole
alla legge e, viceversa, la scarsa considerazione che la legge
ha mostrato verso i tempi delle ssis, aspetto di una volontà
di ridimensionare la figura professionale degli insegnanti
specializzati, di cui è un riflesso anche il recente
parere del Cnpi che ha stabilito la non cumulabilità
dei punti di servizio con il bonus spettante agli abilitati
ssis.
In
secondo luogo la concessione non configura una violazione
della legge 333 ma una deroga di cui esistono autorevoli precedenti,
come l'opportunità, offerta agli specializzandi del
primo ciclo delle ssis di essere inseriti nelle graduatorie
di istituto con la riserva di presentare il titolo entro il
31 agosto 2001.
Peraltro
non sembrano esserci, nonostante molteplici rassicurazioni
formali basate su argomenti astratti, adeguate garanzie sul
rispetto della periodicità annuale stabilita dall'art.
3 della legge. Nel caso di una probabile inadempienza da parte
dell'amministrazione l'attesa di un anno per entrare in graduatoria,
già di per sé inaccettabile, rischia di risolversi
in un parcheggio a tempo indeterminato in coda alle graduatorie
di istituto.
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