COMUNICATO STAMPA
Il KIUS - Coordinamento InterUniversitario Specializzati e
Specializzandi SSIS - sottolinea che la SSIS, Scuola di Specializzazione
per l'Insegnamento Secondario, è stata istituita dalla
legge del 19/11/90 n. 341 per mettere l'Italia al passo coi
sistemi formativi dell'allora in fieri U.E. ed al fine di
innalzare il livello formativo dei docenti e migliorare la
qualità della scuola italiana.
La SSIS è una Scuola di specializzazione, post-lauream,
ad alta valenza formativa e professionale, di durata biennale,
a numero programmato ed iscrizione previo superamento di più
prove di selezione. Al pari di tutti i corsi di laurea e scuole
di specializzazione prevede il pagamento di tasse universitarie.
I corsi S.S.I.S. si articolano in didattiche, laboratori e
tirocinio, in un percorso formativo complesso al termine del
quale gli specializzati hanno acquisito competenze non solo
disciplinari, ma anche trasversali (pedagogiche, psicologiche,
sociologiche). L'insegnante specializzato ha acquisito strumenti
e strategie che gli consentiranno di rifuggire dalla tanto
diffusa quanto pericolosa piaga dell'improvvisazione e di
un insegnamento per tentativi ed errori. In ciò ben
si distingue dall'idoneo del concorso ordinario e da colui
che abbia conseguito la cosiddetta abilitazione riservata
approfittando di ripetute sanatorie.
Al termine del percorso formativo gli specializzandi sostengono
un Esame di Stato abilitante all'insegnamento che dà
diritto ad essere inseriti nelle graduatorie permanenti. L'esame,
nonostante abbia valore di prova concorsuale, consente agli
abilitati S.S.I.S. di iscriversi soltanto in una graduatoria
e non in due, e di concorrere insieme a tutte le altre categorie
di abilitati solo per il 50% delle immissioni in ruolo. I
vincitori e gli idonei del concorso ordinario del 1999 risultano
invece inseriti anche in una loro specifica graduatoria di
merito, e possono così concorrere per il 100% delle
immissioni in ruolo.
Durante
la frequenza dei corsi SSIS numerosi specializzandi hanno
prestato servizio nelle scuole avvalendosi sia della circolare
ministeriale n. 130 del 21/4/2000 sia del Titolo III, art
6 comma 4 e art. 7 comma 1 e 2, del C. C. N. L., che garantiscono
equiparazione di trattamento ai supplenti e tutelano il loro
diritto alla formazione, contemplando perfetta e armonica
compatibilità tra la SSIS e il servizio nelle scuole.
In
seguito a vari ricorsi presentati presso diversi TAR da parte
di altri docenti non specializzati è stata annullata
la tabella di valutazione del servizio e dei titoli elaborata
dal M. I. U. R. (D. M., 21/02/02), tanto che il T.A.R. del
Lazio, in data 28/05/02, ha sancito come illegittima la possibilità
di cumulare il punteggio di servizio con quello derivante
dalla frequenza S.S.I.S. ( i famosi 30 punti aggiuntivi).
In
una successiva sentenza, in data 13/08/02, lo stesso T.A.R.
del Lazio ha annullato la circolare ministeriale n. 69 del
14 giugno 2002, che, recepito quanto disposto dalla sentenza
del 28/05/02, aveva dato ai diversi Centri Servizi Amministrativi
disposizione di correggere le graduatorie definitive, decurtando
il punteggio del servizio degli specializzati S.S.I.S.
Entrambe le sentenze del T. A. R. del Lazio criticano, senza
alcuna conoscenza di carattere epistemologico, didattico e
docimologico l'articolazione delle SSIS ledendo diritti acquisiti
degli specializzati e degli specializzandi.
Il
KIUS condivide la decisione ministeriale di appellarsi in
Consiglio di Stato contro la sentenza del 13/05/02 sebbene
lo stesso M.I.U.R. non l'abbia fatto di fronte alla prima
sentenza del TAR del Lazio manifestando un incomprensibile
disinteresse nei confronti delle parti lese. Il MIUR infatti,
in quell'occasione, rinunciò alla difesa dell'Avvocatura
dello Stato.
Più di mille specializzati si sono già appellati
al Consiglio di Stato per quanto riguarda la sentenza del
TAR del Lazio 28/05/02 e lo faranno anche per le altre.
Solo
i rischi di stravolgimento delle graduatorie permanenti e
di un irregolare inizio dell'anno scolastico hanno fatto tornare
alla ribalta le contraddizioni di una politica scolastica
decennale sul reclutamento che ha solamente determinato un
precariato sempre più stabile.
Infatti, né la legge 124/99 né la legge 333/01
sono state in grado di migliorare il sistema di reclutamento
dei docenti, obsoleto ed ingiusto, tanto che adesso l'intero
meccanismo delle graduatorie permanenti sembra essere arrivato
allo stremo.
A ciò si aggiunge una miope politica delle organizzazioni
sindacali che non solo non si sono dimostrate capaci di valorizzare
la formazione dei docenti abilitati S. S. I. S., ma addirittura
non li hanno riconosciuti come tipologia di lavoratori da
tutelare (nel 2005 in Italia compariranno, non inaspettatamente,
30.000 abilitati S.S.I.S, molto delusi dal loro operato).
E'
mancata inoltre da parte di alcune testate giornalistiche
un'adeguata informazione sull'articolazione delle S. S. I.
S. e spesso la volontà di interpellare il KIUS.
KIUS:
Coordinamento InterUniversitario Specializzati e Specializzandi
S.S.I.S.
30
agosto 2002
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