OGGI:
               un che di notturno, nuovamente, frustato  a fuoco.
               Danzare in cerchio di nude piante,
               abbruciante.

               (Ieri:
               sul nome che remava
               volteggiava Fedeltà;
               scrivendo, si aggirava un gessetto;
               giaceva, aperto, e salutava:
               il libro liquefatto.)

               Sorteggiato l'occhio di civetta -
               dalla mensola del sonno
               scruta giù verso
               quell'occhio da cinque, che ti ammaliò.

               Che altro?
               Dal lato dei vinti,
               schierati,
               una metà, più un quarto. Opulenza di uno
               smarrito, penoso
               linguaggio.

               Se essi impalano l'ultima
               ombra
               tu bruci la mano, liberata, che giura.
 
 


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