Le persone silenziose...
.....era una bella canzone di Luca Carboni....c'era un
verso che diceva più o meno: "Anche il silenzio fa rumore/e gli
occhi sono un amplificatore"... Ritrovo vecchi versi di canzoni, appuntati
qua e là in un quaderno di vecchie poesie...li leggo in cerca di
me, dove sarò finito mai, quand'è che mi sono smarrito...
Com'è potuto accadere che io sia finito in una
tale solitudine, che nessuno, nessuno mi riconosce nemmeno più,
in una solitudine tale che il mio silenzio ha smesso, persino quello, di
fare rumore?
"Non c'è nulla di peggio dell'alba di un giorno
in cui nulla accadrà", diceva Pavese....che poi si suicidò,
come tutti quelli che a un certo punto non riescono più a dare un
senso a questo parlare, non trovano più destinatari per le loro
parole....
Per es. Luigi Tenco, il cantante che si uccise con un
colpo di pistola, a Sanremo, molti anni fa:
"Io sono uno/ che parla troppo poco...
Io sono uno/che sorride di rado..."
Ho avuto molti amici e li ho persi, tutti, negli ultimi
4 anni....persi via via, per l'unica colpa di aver amato tanto da non riuscire
a vedere oltre la mia donna, oltre il mio amore....da non riuscire più
ad apprestare una rete di sicurezza per cadere bene, una volta che l'amore
fosse tramontato....del resto io non pensavo che sarebbe tramontato, ne
ero sicuro....ma poi non è stato così per le persone che
amavo....e ora mi ritrovo per la seconda volta in 4 anni solo, solo di
quella solitudine tanto forte da toglierti il respiro, da toglierti la
stessa voglia di rompere questo muro di silenzio e parlare, cercare qualcuno(nel
passato, nel futuro, nel presente) con cui anche solo scambiare 4 chiacchiere...a
che pro?Quando ormai sei etichettato come una persona che sta male, nessuno
più ti vuole, tutti ti allontanano, anche quei pochi che potevano
esserti ancora vicino...
E allora anche solo ricevere una telefonata è
diventato un miracolo....una cosa che non accade più.
Si finisce per attendere una telefonata di lei, ancora....Quella
boccata di ossigeno, talmente forte da bruciarti i polmoni...
E nuovamente, per la seconda volta in due anni, si compirà
questo assurda sconfitta, senza che io possa ribellarmi....Lei(ed è
passato giusto un mese, oggi) mi dice di aver voglia di vedermi, di uscire,
mi offre la sua amicizia come riparo contro questa solitudine che mi sta
portando dritto alla fine....e io che posso fare?Posso respingere l'unica,
o quasi, persona che mi vuol bene?L'elemosina non si rifiuta....soprattutto
se poi non è elemosina, ma affetto e tu ne hai tanto bisogno...
Insomma, il ricatto della solitudine la sta per aver
vinta ancora una volta.....avevo giurato a me stesso che avrei dato battaglia,
pur di non accettare nessun compromesso....e invece la solitudine mi ha
tagliato le gambe, e ora mi toccherà decidermi.....o accetto la
sua offerta, o rischio di peggiorare ancora di più la mia situazione,
già pessima, di mutismo, disperazione, depressione....
Certo, ci sarebbe una soluzione diversa, riuscire a fare
nuove
amicizie....ma come si fa, quando si è conciati
così male, quando ti si legge in faccia la tua condizione?Oggi nessuno
più vuole avere a che fare con quelli che hanno poco di cui sorridere.
O lei, o nulla, ha vinto anche l'ultima battaglia, ha
vinto sotto tutti i punti di vista...ha avuto il mio amore fino all'ultimo
secondo, fino al giorno in cui non ha trovato l'altro che cercava per liberarsi
di me....ha avuto il mio sesso, fino a che non ne ha trovato un altro più
funzionale ai suoi ritmi ed equilibri....ha avuto i suoi successi di studio,
nonostante tutto(io invece sono crollato con l'università)....ha
avuto tutto, libertà, amore, sesso, amicizia, nuovi hobby e una
vita superimpegnata, mentre io scivolo verso il baratro....
....e ora lei cala la mano nel baratro e mi dice che
farà qualcosa per me, se voglio.Prendere o lasciare, non ho altro
da prendere del resto.....come posso respingere una così affettuosa
offerta?
Tanto lo so che non mi risponderà nessuno, a questo
msg, i miei sentimenti fanno paura in questo momento, e se le persone mi
evitano nella RL, non vedo perchè non dovrebbe accadere lo stesso
anche qui( e in effetti è già così). Chiudo con una
bella e dura strofa di De Andrè:
"Chi, e perchè mi ha messo al mondo,
dove vivo la mia morte
con un anticipo tremendo.
Tu che mi ascolti insegnami
un alfabeto che sia
differente da quello della mia vigliaccheria".
Non so davvero quanto potrò resistere in queste
condizioni: un
giorno?Due?Una settimana ancora?
Natale si avvicina e io non ci posso arrivare in questa
situazione.Del resto non sarei neanche il primo, ucciso dalla solitudine.
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