MERIDIANE English

COSTRUZIONE
DI UN OROLOGIO SOLARE VERTICALE DECLINANTE

Per prima cosa bisogna avere a disposizione una parete illuminata dal sole il più a lungo possibile , in essa si sceglie uno spazio utile di almeno un metro quadrato di superficie che sarà destinato ad ospitare il futuro quadrante solare.
E' indispensabile che sia illuminato dal sole durante tutto l'arco dell'anno e che non sia disturbato da ombre di alberi, poggioli o cornicioni. Infine ci si accerta, con l'aiuto di un filo a piombo, che la parete sia perfettamente perpendicolare al suolo.
E' opportuno iniziare il progetto da un punto A della parete spostato un po' verso destra (in caso di declinazione Est). Sapendo già che questo punto rappresenterà il piede del cosiddetto Ortostilo e che da esso passeranno la retta substilare e quella dell'orizzonte, cominciamo a tracciare quest'ultima. Considerando immagine_1.GIFche l'Ortostilo dovrebbe essere circa il 20% del lato del quadrante, riportiamo in A e in senso verticale, tale lunghezza fino al punto C. Partendo dal segmento CA riportiamo un angolo pari alla Declinazione della parete (in senso antiorario per la declinazione Est). Si individua il punto B. Riportiamo con un compasso il segmento BC a destra individuando il punto D. Da questo punto formiamo un angolo pari alla Latitudine del luogo, individuando il punto O che è il centro del quadrante. Tracciamo da C la perpendicolare a BC e da D la perpendicolare a OD. La prima incontrerà l'orizzonte nel punto E e la seconda incontrerà la meridiana nel punto Q.. La retta congiungente i punti E e Q costituisce l'equinoziale del quadrante.
Tracciamo, ora due archi di cerchio, il primo con centro in E e raggio EC, il secondo con centro in Q e raggio QD. Essi si incontrano nel punto F.
La retta OF rappresenta la retta substilare. Se abbiamo operato correttamente i punti O, A e F devono essere allineati e la substilare deve essere perpendicolare in K alla equinoziale e FQ deve essere perpendicolare a FE.
Con centro in F tracciamo una circonferenza con raggio un po' inferiore a FK. Partendo da FQ suddividiamo detta circonferenza in spicchi di 15° prolungando fino alla equinoziale tutte le suddivisioni. Si contrassegnano le suddivisioni con i numeri a partire dal punto Q con il numero 12  e i rimanenti di conseguenza.
Congiungiamo il punto O con i punti individuati sull'equinoziale ottenendo così le rette orarie definitive dell'orologio.
immagine_2.GIF
immagine_3.GIFDobbiamo ora determinare la lunghezza dello stilo polare corrispondente all'ortostilo da cui siamo partiti (AC).
Per fare ciò tracciamo per il punto A della substilare una parallela alla linea equinoziale. Su di essa partendo da A riportiamo un segmento AG uguale a AC. Congiungiamo il punto G sia con O sia con K. Il segmento GK dovrà risultare perpendicolare a GO. Si ottiene così il triangolo OGA, disegnato sulla parete, ma che, in realtà, si trova nel piano substilare perpendicolare al quadro. Lo stilo polare è dato dal segmento OG
.
In questa figura si chiarisce come lo stilo polare disegnato sulla parete per determinarne la lunghezza e l'inclinazione, vada riportato sul piano substilare perpendicolare alla parete, ruotando di 90° il triangolo OGA.
OG è lo stilo polare la cui ombra segna l'ora sovrapponendosi alle linee orarie e indicando, con la punta, il periodo dell'anno in cui ci troviamo. AG è l'ortostilo, lo stilo perpendicolare, nel quale solo la punta è indicativa. Per sottolineare questa caratteristica, nelle meridiane con solo ortostilo, normalmente la punta è sostituita da un cerchio forato o da una stella in modo che l'osservatore tenga conto solo dell'ombra di questa e non dell'ombra dello stilo perpendicolare che ha quindi solo la funzione di sostegno del punto indicatore che è la parte terminale. Ne consegue che lo stilo polare, valido sia per la sua ombra sia per la punta costituisce una soluzione più valida tecnicamente ed esteticamente, anche se di più complessa messa in opera.
In questa immagine si mette in evidenza come l'ombra dello stilo polare si sovrapponga alla linea oraria delle 13, mentre l'ombra dell'ortostilo è significativa solo per la punta.

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