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AMICUS PLATO
Rubrica di pensieri deboli e forti, buoni e cattivi, belli e brutti in
libera uscita
a cura di Apollo Eburneo
Appunti e contrappunti
sull’amore (etero)
Cosa potrebbe succedere se applicassimo le categorie
della politica in campo amoroso? Ultimamente mi sono cimentato in questa
funambolica impresa e sono approdato alla convinzione che l’amore può
essere sia di sinistra, che di centro, che di destra. Procedo subito a
spiegarmi.
Sinistroidi
Quando l’amore è di sinistra, lui e lei vivono
molto del proprio lavoro e danno importanza ( molta e fondamentale!) al
loro ruolo sociale. I due non dipendono psicologicamente e
sentimentalmente l’uno dall’altra; « io vivo con te, non vivo per
te» potrebbe essere il loro motto. Non sono gelosi e possessivi, la
loro è una vera e propria «unione civile» (nel senso etimolo
gico del termine). I due fanno sesso continuamente,
sono sessuomani. Sono nervosi? E allora si scaricano facendo sesso! Sono
allegri? E al
lora…dobbiamo proprio fare l’amore! Sono
rilassati? E allora questo è il momento buono per incontrarsi sotto le
lenzuola! Per loro il sesso è prima di tutto un piacere, poi è un
bisogno, poi è come uno sport (una sorta di ginnastica a corpo libero),
poi ancora è comunicazione. Qualche volta, ancora, anche
poi giusto pensare a un figlio…ma solo, però, quando si è
psicologicamente pronti…e quando è un fatto, come dire,
"economicamente" possibile. Sia lui che lei si professano e si
definiscono amici dei loro figli, che cresceranno sicuramente liberi,
belli, democratici e di sinistra…senza inibizioni, senza tabù, sempre
incapaci di fare pace col cervello ed anche con Dio, da loro considerato
l’Autoritario ed Antidemocratico per eccellenza. Davanti agli altri,
quelli di sinistra si abbracciano poco o nulla, si tengono per mano poco
o nulla, perché sono sicuri ognuno di se stesso e ambedue del loro
rapporto. La loro è un’intesa che nasce dall’accettazione e dal
rispetto della diversità psicologica del partner, nonché dalla stima
reciproca. I due non ci tengono ai soldi, anche perché ne hanno in
sovrabbondanza. In generale, vivono alla giornata e cercano sempre di
cogliere l’attimo fuggente. Vanno sempre a teatro e a cinema. Adorano
Almodòvar e i suoi film.
Centristi
Quando l’amore è di centro, si rifà ad una
visione ed ad un sentimento religioso dell’esistenza. Nel senso che
lui è la religione di lei, e lei è la religione di lui. Il loro motto
potrebbe essere: «Lui è tutto per me ed io sono tutto per lui».
Passionali ed appassionati i due non si separano mai –
psicologicamente, mentalmente parlando – l’uno dall’altra. Inoltre
sono perennemente ed ebetemente sempre innamoratissimi l’uno dell’altra:
anche in pubblico non lesinano effusioni, et…In generale in una coppia
di centro, lui lavora, lei no e fa la casalinga. Sono sempre in
difficoltà economica. Il loro cuore e la loro mente hanno le dimensioni
metafisiche…del loro appartamento. Il loro motto è «tengo
famiglia», che tendenzialmente è accompagnato da un significato «…per
questo non posso». Sono apprensivi con i figli e a loro trasmettono non
poche paure e nevrosi – ma spesso di questo fatto non sono proprio
coscienti. I loro figli sono spesso impiegati o chierichetti…come
"stato d’animo". Per una coppia di centro il sesso o meglio
farisaicamente cosiddetto "rapporto completo" avviene solo
dopo il matrimonio, generalmente celebrato in Chiesa e
significativamente accompagnato dal…pianto dei parenti: presagio del
futuro o semplice conpevolezza di un non-evento? L’amore, quando è di
centro, comporta un forte rilassamento della disciplina alimentare a
tavola ed un aumento del peso corporeo (: «l’animale» che è in noi
umani batte il già spesso latente e latitante «razionale»?). Tutto
questo dramma psico-fisico si compie al momento di salire sulla
bilancia, evento accompagnato da un segreto pensiero e commento
interiore: «…tanto ormai!». Questa coppia è generalmente
preoccupata di essere ben considerata in società e nelle famiglie d’origine:
in fondo in fondo, i due sono intimamente immolati al parentame e ai
loro vincoli parentali. Sia lui che lei preferiscono il cuore alla
testa. Per come si comportano, si è propensi a ritenere che per loro la
testa è semplicemente «un bagaglio al seguito» e che il dubbio poi è
solo «una civetteria da intellettuali».in generale, nella vita sono
abitudinari, senza fanasia. Rimangono a casa anche week-end, davanti
alla TV sempre accesa. Amano le telenovelas ed ancor più i telefilm
americani a sfondo giovanile, forse perché…veramente giovani e liberi…
loro non lo sono stati mai.
Destrorsi
Quando l’amore è di destra, comporta una netta
distinzione di ruoli tra lui e lei, nonché un’autorità abbastanza
esplicita dell’uomo sulla donna. Per lui, «lei è la madre dei miei
figli». Per lei, «lui è il padre dei miei figli». In realtà, lei
cerca in lui «sicurezza e protezione», lui cerca in lei «un rime
dio» alla solitudine e a quel sentimento di
inutilità e di impotenza che non di rado affligge il maschio adulto e
legato ai cosiddetti "valori tradizio
nali". Per una coppia di destra, è fondamentale
–al limite dell’ossessione - la questione «dell’educazione dei
figli»,con attenzione – al limite dell’ansia – per i risvolti
psicologici ed affettivi. Una coppia di destra cerca sempre –
consciamente e inconsciamente – di riprodurre nella prole i propri
atteggiamenti mentali e, se è possibile, anche la professione. Avvo
cato il padre? Avvocato sarà anche il figlio. Medico
la madre? Medico sarà anche la figlia. I due sono spesso in ansia per i
soldi, proprio perché di
spongono sempre di denaro senza alcun problema. Una
coppia di destra è tendenzialmente sessuofobica. Nella vita, in
generale, sono
razionali e cercano di programmare tutto. Amano i
libri e soprattutto la lettura dei gialli…ma solo perché umanamente
sono sospettosi un po’ di tutto e di tutti.
meditate Meditate gente,
meditate!
Se siete giunti con la paziente e benevola lettura
sin qui(…che coraggio avete avuto!…), vi comunico a mezzo stampa che
questa facezia sta per concludersi. Tengo a precisare che ogni
riferimento a persone o situazioni realmente esistenti è puramente
casuale. Ed ancora desidero sottolineare che, nonostante l’amore
generalmente praticato tra i terrestri e le terrestre, il sottoscritto-
insieme ad altri umani- crede ancora nel matrimonio catto
lico. Insomma, anch’io credo che l’amore non è
tutto e solo quello che ho descritto fin qui. Questo è stato solo un
calembour semiserio a sfondo fantapolitico, sociologico e psicologico.
Mi è servito per dire certe cose…per chi vuol capire! Io continuo a
credere nell’amore matrimoniale cattolico, che si fonda sull’amore
eucaristico del Signore Gesù: domandatene certo a chi ne fa esperienza!
Io ne conosco di questa gente, io ne conosco di questi amori! E’ gente
che vive, lotta, spera, prega, cerca, si impegna. E’ gente che
percepisce se stessa, la vita, gli altri come un dono. E’ gente che
perciò cerca di vivere nell’atteggiamento e nella dimensione del dono
di sé. E’ gente che ha il senso della gratitudine, che pratica l’ospitalità
la condivisione, la convivialità. E’ gente con il cuore e la mente
spalancati sulla vita. Lo so, forse non sono proprio tanti che vivono
questa realtà. E so pure che tante volte i terrestri e le terrestre
riducono questo potenziale divino-umano ad amorucci ed amorazzi di
sinistra, di centro o destra. Personalmente sono nauseato di questi
"paraplegici del sentimento", di queste "mezze
persone"(cioè "persone a metà") che stanno sempre
appiccicate. Sono stufo di questi orizzonti piccolo-borghesi e familisti,
di questo romanticismo di massa nel quale «io sono tutto per lei e lei
è tutto per me» stile «il cielo in una stanza». E poi, ancora, che
cosa c’entrano con l’amore –con il vero amore- il sex appeal (made
in USA), il sensualismo e l’erotismo? Dietro questi modelli d’amore
cosa si nasconde in realtà? Cosa è possibile sperimentare? Solo un
desolante vuoto pneumatico, banalità, illusioni, chiusure: gente
sentimentale, triste e terribilmente egocentrica. Gente che è incapace
di superare la solitudine, di varcare la soglia del proprio io. Sedotti
e seduttori a vita, ardenti sì, sospiranti sì, ma non felici: solo un
fac-simile dell’amore. Sono parole dure queste? Ho forse esagerato?
Non credo proprio. Magari ne riparliamo, pardon ne riscriviamo in un’altra
occasione: se non vi turba, preoccupa o scandalizza troppo. Ora passo e
chiudo. Solo un’ultima cosa a questo proposito! Cattolici e non: fate
figli! Sì, fate figli! Ormai è anche una necessità
socio-economica-politica. Oltre a continuare ad essere un valore
assoluto, forse l’evento più bello, sorprendente e prodigioso che
esistenzialmente possa capitare ad un uomo e ad una donna…che si amano…davvero.
Provare per credere!
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