Attenzione: Queste pagine appartenevano a "L'incontro". Non sono verificate dal 2001. Avendo subito perdite consistenti di dati, e soprattutto essendo ormai datate, possono contenere errori e non rispecchiare più il pensiero degli autori. Se sei l'autore di uno o più di questi contenuti contattami a jotis@iol.it   Politica Cultura Scienze  Società  Religione Psiche  Filosofia  Ambiente Arte  Cinema Sport Napoli Università Home

L’ESTATE, L’AMORE E LE CANZONI /1

Ogni buon maschio-italiano-single che si rispetti, quando parte per le sue vacanze estive, porta con sé una bella scorta di canzoni, poesie e pensieri da usare come preziosi strumenti alchemici per la "manipolazione genetica" dei cuori femminili che incontrerà nel suo percorso. Si tratta di un vero e proprio kit del corteggiatore, che contiene -tra le altre cose- anche il "certificato di sana e robusta costituzione" (...pensate alle straordinarie prestazioni fisico-atletiche del maschio-gallo in spiaggia durante l’estate e davanti alla preda-femmina: momenti davvero leggendari e altamente cinematografici!), nonché anello-di-fidanzamento-pronto-per l’uso. Gran parte di questi maschi in movimento durante l’estate sono stalloni e predoni di professione nonché seduttori senza scrupoli (per cui …attente donne!), mentre una piccolissima parte di questo esercito maschile è composta invece di autentici "cercatori d’oro", sì insomma ci sono anche romantici e solitari di varia specie e natura alla ricerca dell’"anima gemella". A tutti gli uomini e le donne che affrontano l’estate pensando all’amore e solo all’amore e sempre all’amore, proponiamo piccole dosi di riflessione (=qualche pensiero sotto l’ombrellone) partendo da alcune belle canzoni, più o meno recenti, e da qualche poesia, più o meno nota. Buone vacanze dal vostro affezionato Apollo! E mi raccomando: fate i bravi e le brave ... chiaro?

* * *

Ecco il testo di una canzone di NEK, intitolata "CI SEI TU".

Ho provato a non amarti / è impossibile per me / chiedi tempo per pensarci / ma perché. / Ho provato a non cercarti / ma so sempre dove sei / e mi costa non chiamarti / e tu lo sai. / Dici che devi star sola / se un dubbio c’è che devi risolverlo da te / e non hai capito niente di me: / Ci sei tu e io m’illumino / mi agito quando non ci sei / ma tu non vedi niente / pensi ad altro ormai / e lo sai. / Vieni a prenderti i vestiti / li hai lasciati in mezzo ai miei / ma ogni volta che li vedo / penso a noi / penso a te nuda o vestita / ripenso a te grande e infinita come Dio / quando il tuo mondo era anche il mio. / Ci sei tu e io m’illumino / mi agito quando non ci sei / ma tu non vedi niente / pensi ad altro ormai / ci sei tu io m’illumino / logico che ti rivorrei / se t’amo forse perdo / se non ti amo però non vinco mai. / Dici: « Esci con gli amici, prendi la tua libertà» / ed è questo che mi offende, lo sai già. / Ci sei tu e io m’illumino / mi agito quando non ci sei / ma tu non vedi niente / pensi ad altro ormai / ci sei tu e io m’illumino / dirtelo non funziona più / io da stasera esco / se vuoi mi cerchi tu.

UN MIO COMMENTO - Nell’amore tra un uomo e una donna c’è sempre una componente di lotta, un tentativo di afferrarsi –lottando-, di colmare la distanza. Deliziosamente un altro cantante famoso dei nostri giorni, cioè RAF, parlava dell’amore tra l’uomo e la donna in termini di una vera e propria "BATRACOMIOMACHIA". E poi, per quanto riguarda questa canzoncella di NEK, non è forse vero che quando due innamorati si incontrano, e si guardano, i loro volti si illuminano? E ancora, ricordate cosa scrisse Dante Alighieri nella Divina Commedia descrivendo l’incontro tra due anime nel Paradiso? ... Cosa succedeva? ... Le due anime si illuminavano! È la luce dell’amore, che spesso è solo un riverbero visibile di ciò che è nel profondo dell’anima ed è invisibile! In tante persone (sia uomini che donne) spesso possiamo notare una luminosità particolare, che non è solo segno di bellezza o di giovinezza, ma è la luce stessa della vita, o anche la luce della Grazia. A questo proposito, vorrei raccontarvi -brevemente- di quello che disse un giorno -riguardo all’anima- Santa Maria Maddalena De’Pazzi, una meravigliosa mistica fiorentina. Stupende e sorprendenti le sue parole: « Se avessimo, almeno per una volta, il privilegio di vedere la bellezza di un’anima in Grazia di Dio ... non ci potremmo trattenere: ci inginocchieremmo e la adoreremmo!» . Quale patrimonio di vita e di luce e di Grazia e di amore è questa nostra santa fede cattolica! Non ci rimane che viverla! Con totalità e semplicità! ... Anche d’estate!

* * *

ANIMA NAPOLETANA

Ecco lo splendido testo (con relativa traduzione in italiano) di un’antica (1700 circa) canzone napoletana, intitolata "FENESTA VASCIA" (vale a dire "FINESTRA BASSA"), il cui autore è ignoto ... ma a Napoli, si sa, le canzoni viaggiano e si muovono nell’aria, e si librano come un venticello ... nessun uomo, o poeta che sia, le ha mai create o inventate ... più semplicemente le ha "acchiappate al volo" con la reticella della vispa Teresa e poi le ha messe per iscritto. Non è vero?!

 

FINESTA VASCIA

Finestra bassa

FINESTA VASCIA, E PATRONA CRUDELE,

Finestra bassa, e padrona crudele,

QUANTA SOSPIRE M’AJE FATTO JETTARE!

Quanti sospiri mi hai fatto gettare!

M’ARDE ‘STO CORE COMM’A ‘NA CANNELA,

Arde il mio cuore come una candela,

BELLA, QUANNO TE SENTO ANNOMENARE!

Bella, quando sento fare il tuo nome!

OJE PIGLIA LA SPERIENZA DE LA NEVE!

Deh! Prendi esempio dalla neve, ingrata!

LA NEVE È FREDDA E SE FA MANIARE,

La neve è fredda e si fa maneggiare,

E TU COMME SI ‘TANT’ ASPRA E CRUDELE?

E tu invece come mai sei tanto aspra e spietata?

MUORTO MME VIDE E NON MME VUO’ AJUTARE?

Morto mi vedi e non mi vuoi aiutare, salvare?

VORRIA ARREVENTARE ‘NO PICCIUOTTO

Vorrei diventare un bel garzone

CO’ NA LANCELLA A GHIRE VENNENNO ACQUA

e andare con un orciuolo vendendo acqua

PE MME I’ DA CHISTE PALAZZUOTTE:

e poi gridare di sotto ogni balcone:

BELLE FEMMENE MEJE, A CHI VO’ ACQUA?

Belle fanciulle mie, deh, chi vuole acqua?

SE VOTA NA NENNELLA DA LA ‘NCOPPA:

Si volge la più bella allor per sorte:

CHI È STO NINNO CHE VA VENNENNO ACQUA?

Chi è quel garzone che va vendendo l’acqua?

E IO RESPONNO CO’ PAROLE ACCORTE:

Ed io rispondo con parole accorte:

SO LAGREME D’AMMORE, E NON È ACQUA!

Son lacrime d’amore, e non è acqua!

 

* * *

"STATI D’ANIMO DI DIDONE".

di Giuseppe Ungaretti

Ora il vento si è fatto silenzioso

E silenzioso il mare;

tutto tace, ma grido

il grido, solo, del mio cuore,

grido d’amore, grido di vergogna

del mio cuore che brucia

da quando ti mirai e m’hai guardata

e più non sono che un oggetto debole.

Grido e brucia il mio cuore senza pace

Da quando più non sono

Se non casa in rovina e abbandonata.

 

* * *

IPSE DIXIT / 7

« Non capisco tutta questa storia sul sex symbol. Non sono bello, anzi sono bruttissimo. E poi non è facile conquistare una persona. Un conto è affascinare un pubblico, altro è costruire un rapporto. Io lavoro tantissimo e sono sposato con la danza. Innamorato? Certo, della vita, dell’amore. Ma non ho nessuno al mio fianco, anche se il mio più grande sogno è quello di sposarmi e di avere almeno una decina di bambini. Credo nel matrimonio, adoro la mia famiglia e ne sogno una grande, immensa. E unita, proprio come la mia. La mia donna ideale è mia madre, Basilia, una persona dolce e forte allo stesso tempo» .

JOAQUIN CORTÉS

* * *

BATTIATEIDE

ovvero INCURSIONI NELLE CANZONI, NEI PENSIERI E NELL’UNIVERSO ARTISTICO E IMMAGINIFICO di Franco Battiato.

"IL MITO DELL’AMORE"

di Franco Battiato.

Il mito dell’amore vive/ si nutre di fantasia/ quando t’innamori è tutto bello/ anche come ti ossessionano i pensieri/ nell’attrazione bisogno di unità/ echi di mantra nel suono del suo nome./ Un giorno da ragazzi/ camminavamo sul lungomare/ mi disse "Sanno già di noi,/ vieni a casa ti presento i miei"/ mi tocchi il cuore e la libertà,/ ma solo l’idea mi fa sentire prigioniero./ Nei valori tradizionali/ il senso di una via/ primordiali movimenti interni a un’emozione/ amore mio/ resisterai a un altro addio./ Il mito dell’amore muore/ senza tante cortesie/ ti accorgi che è finita/ da come cadi nell’insofferenza;/ ciò che ti unisce/ ti dividerà/ nei miei ricordi/ la Quarta Sinfonia di Brahms.

 

 

2001

Novembre

Ottobre

Settembre

Giugno

Maggio

Aprile

Marzo

Febbraio

Gennaio

2000

Dicembre

Novembre

Ottobre

Settembre

    Politica Cultura Scienze  Società  Religione Psiche  Filosofia  Ambiente Arte  Cinema Sport Napoli Università Home