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Alla Societate Onne giorno v'affannate,
combattete, faticate, per denaro accumulare e
benessere affermare; e la notte non dormite per
pensare all'indomane, come meglio poter fare lo denaro
moltiplicare. E voi più non conoscete lo
profumo delli fiori, le canzoni degl'uccelli, la
letizia dei ruscelli la lucezza delle stelle, l'occhi
vivi dei bambini, che vorrebbero sanare le
storture dello mondo. E così continuate senza sosta a
duel lare, trascinando vostri figli, vostre
orme a ricalcare, pe'l'orgoglio de vedere vostro
stemma per petuare, v'encensate, ve gloriate, poi
vien l'ora de morire Ma non v'è ricchezza al mondo
che corrompa sorella morte, è arrivata vostra e morite e
non sapete che per tanto in alto andare
molto in basso bisogna stare, e per tanto possedere, niente al
mondo bisogna avere. |
2001 2000 |