Sentenza del Tribunale di Roma
in tema di danno morale, esistenziale e non patrimoniale
Pubblichiamo una sentenza del Tribunale di Roma in tema
di danno morale, esistenziale e non patrimoniale, che fa seguito alle recenti
sentenze della Cassazione del 31.5.2003 nn. 8827 e 8828.
In essa si affrontano le questioni: a) della lettura costituzionalmente orientata
degli artt. 2043 e 2059 c.c. ai fini dell'inquadramento della categoria generale
del danno non patrimoniale; b) della attribuibilità del danno non patrimoniale
anche a soggetti diversi dalla persona offesa dal reato, in caso di morte
o di postumi invalidanti derivati da macrolesioni; c) del contenuto del danno
non patrimoniale spettante ai prossimi congiunti nel caso di morte o di macrolesioni:
1. danno morale soggettivo transeunte e suo rapporto con l'art. 185 c.p.;
2. danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale o da sconvolgimento
delle condizioni di vita familiare; d) il quantum risarcibile secondo la tabella
di liquidazione del danno morale da morte in uso presso il tribunale di Roma.
La sentenza affronta anche altri punti di rilevante attualità in tema
di responsabilità professionale medica:
a) nesso causale ex artt. 40 e 41 c.p. tra condotta dell'anestesista, ipossia
in fase di estubazione del paziente, momentaneo arresto respiratorio e cardiocircolatorio,
postumo invalidante costituito da gravissima encefalopatia;
b) differenza tra consenso prestato nella conclusione del contratto con il
medico e consenso informato al risultato che si intende conseguire con l'intervento
terapeutico. Le complicanze chirurgiche;
c) la responsabilità della Casa di cura privata. Il collegamento funzionale
tra il contratto stipulato col medico ed il contratto stipulato con la clinica.
Il testo della sentenza - PDF
Omissisa
cura di magistratura democratica romana
Chi siamo |
Come eravamo |
Legislazione |
Giurisprudenza |
Migranti |
Archivio |
Satira giuridica |
Prima pagina |
Suggerimenti critiche articoli notizie |