La lettera del Ministro all'Anm

Egregio Presidente

Nel prendere atto del contenuto della Sua nota del 30 maggio 2002 osservo che i punti da Lei indicati come essenziali, relativamente al D.D.L. di riforma dell'Ordinamento Giudiziario, hanno già formato oggetto di un approfondito esame in occasione delle precedenti riunioni del tavolo tecnico e che su di essi, nel pieno rispetto dell'indipendenza e dell'autonomia della Magistratura, si sono verificate concrete linee di convergenza.

Ritengo comunque opportuno riconfermare la mia disponibilità a proseguire nella individuazione di eventuali ulteriori problemi e nella ricerca di appropriate soluzioni.

Prendo inoltre atto con soddisfazione che l'Associazione da Lei presieduta condivide le preoccupazioni, da me più volte espresse, circa la lentezza ed inadeguatezza del sistema giudiziario ed anche su questo tema mi dichiaro ampiamente disponibile ad un confronto che, nel rispetto dei diversi ruoli istituzionali, tenda a ricercare le soluzioni più idonee a restituire efficienza al sistema stesso, sia attraverso lo strumento normativo, che mediante interventi strutturali.

Auspico di conseguenza che tale impegno da parte mia e del Governo possa costituire valida ragione per revocare quello sciopero già fissato per il 20 giugno p.v. e che, se effettuato, non contribuirebbe certo alla soluzione dei problemi indicati.


Roberto Castelli

Roma, 11.6.2002


 

 

 

 

 

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