Anm e legge finanziaria


L'ANM ha da tempo sottolineato la centralità dell'obiettivo della ragionevole durata dei processi.

Questo obiettivo è divenuto ancora più cogente, anche per il Legislatore, a seguito della modifica dell'art. 111 della Costituzione.

Nel documento del 6 settembre 2001, presentato al Ministro Castelli, si è espressamente richiesto che questo impegno venisse sostanziato nella Legge Finanziaria, attraverso la predisposizione dei mezzi indispensabili per consentire un livello minimo di funzionalità all'amministrazione della giustizia.

Queste esigenze divengono oggi ancora più impellenti, per la necessità di far fronte ad una complessa domanda di sicurezza, che certamente non può essere risolta solo con misure di polizia.

Siamo costretti, con grande rammarico, a rilevare che lo strumento finanziario predisposto dal Governo sembra non consentire quelle misure, sulla cui necessità vi è l'accordo di tutti:

1. Vi è una diminuzione degli stanziamenti per il Ministero della Giustizia
2. Il blocco delle assunzioni (art.12) sembra riguardare anche la Giustizia, non compresa nelle deroghe, nonostante l'urgente necessità di coprire i vuoti di organico dei magistrati di ben 1.500 unità. Andrebbe dunque chiarito come sarà realizzato l'obiettivo del "reclutamento del personale di magistratura attraverso la conclusione delle procedure concorsuali in atto" (nota preliminare alla tabella n.5) e quel passo della relazione del Sen. Grillotti nel quale si afferma che "le spese per la gestione del personale non includono le assunzioni che si dovrebbero fare nel prossimo anno".
3. Non è previsto lo specifico stanziamento indispensabile per assicurare la perequazione nel trattamento dei magistrati ordinari a quello delle altre magistrature, ma solo una modesta disponibilità di fondi (28 milioni di euro per l'anno 2002 e 52 milioni di euro per ciascuno degli anni 2003 e 2004) che riguarda in genere il personale statale in regime pubblicistico, mentre stanziamenti sono previsti per altre categorie rientranti nel medesimo regime, tra cui il personale della carriera diplomatica e prefettizia.
4. Non è previsto lo stanziamento necessario per migliorare il trattamento retributivo e di condizioni di lavoro dei giovani magistrati
5. Le spese per la retribuzione del lavoro straordinario del personale amministrativo sono drasticamente ridotte nel bilancio del Ministero e risultano trasferite al fondo del Ministero dell'economia e delle finanze, cosicché occorre avere assicurazione che esse vengano previste in maniera sufficiente a garantire la funzionalità del servizio, anche considerando l'inadeguatezza dei fondi stanziati in passato
6. Non sembrano previsti gli stanziamenti necessari per avviare le indilazionabili misure organizzative, finalizzate a un miglior utilizzo delle risorse umane e materiali (con conseguenti risparmi effettivi) e cioè l'ufficio del giudice e il processo telematico (la previsione di spesa per l'informatizzazione è fortemente ridotta).


Sollecitiamo quindi il Governo ad introdurre nella Legge Finanziaria le modifiche indispensabili per fornire alla Giustizia i mezzi necessari per assicurare ai cittadini un servizio dignitoso.

Roma, 11 ottobre 2001

Giunta Esecutiva Centrale

 

 

 

 

 

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a cura di magistratura democratica romana


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