ELEZIONI DELL'ANM: PROVIAMO A CAMBIARE QUALCOSA?
Il 25-26-27 marzo prossimi ci saranno le elezioni della Giunta Sezionale romana dell'ANM
Ben pochi lo sanno. Forse ancora di meno sono coloro che se ne interessano, al di fuori dell'ambito associativo.
E' una conseguenza ovvia delle difficoltà che oggi incontra l'associazione nel rapporto con i colleghi. Ma è un peccato.
Perché ancora oggi la sezione locale dell'ANM potrebbe e dovrebbe svolgere una funzione importante, divenendo il luogo privilegiato in cui sviluppare l'effettiva partecipazione di tutti i magistrati romani alla vita ed alla gestione degli uffici, mentre è indubbio che l'associazione, a Roma, negli ultimi anni non ha saputo proporsi in modo adeguato come naturale punto di riferimento per l'insieme dei colleghi, né come effettivo e significativo interlocutore dei dirigenti. Una carenza grave anche perché le dimensioni ormai gigantesche degli uffici della nostra città rendono pressoché impossibile ai singoli magistrati una qualsiasi forma di effettiva partecipazione.
E' indispensabile invertire questa tendenza. MD non intende rassegnarsi al progressivo deperimento del ruolo della giunta locale e propone a tutti i magistrati romani, al di là delle appartenenze associative, di contribuire ad una svolta profonda nella vita dell'ANM di Roma
COME?
Noi ci proponiamo di determinare una rivitalizzazione
ed una svolta nella vita dell'associazione romana e nel rapporto dei magistrati
con la Giunta locale sulla base dell'assunzione di responsabilità dell'ANM
in merito a quello che noi riteniamo il problema centrale che oggi vivono
gli uffici romani: la qualità del nostro lavoro e del servizio che
rendiamo nell'attuale difficile fase di gestione dell'impatto
delle profonde riforme intervenute negli ultimi anni. Ad oltre un anno dall'unificazione,
infatti, moltissimi problemi sono ancora sul tappeto e gli effetti positivi
che si attendevano dalla riforma si sono prodotti in modo sicuramente insufficiente,
per cause talora anche estranee alla gestione dei capi degli uffici. Il risultato
è che nonostante l'impegno e l'abnegazione di gran parte dei magistrati,
le difficili condizioni in cui ci troviamo ad operare rappresentano spesso
un ostacolo allo svolgimento dignitoso del nostro lavoro, mortificando le
giuste aspettative dell'utenza e svilendo al nostra professionalità.
Noi riteniamo che, in tale contesto, l'azione dell'ANM dovrebbe ispirarsi ad un principio di fondo: è un nostro primario ed essenziale interesse che gli uffici giudiziari funzionino nel miglior modo possibile, perché la qualità del nostro lavoro (e quindi della nostra vita sul luogo di lavoro) e la qualità del servizio che noi rendiamo sono reciprocamente dipendenti e si garantiscono a vicenda. Si badi: non parliamo volutamente di 'efficienza', che ci pare un concetto restrittivo: la qualità del lavoro, condizione prima per l'efficacia del servizio che noi rendiamo, dipende infatti non solo dalla laboriosità dei magistrati e del personale e da una buona organizzazione, ma anche da altri fattori, legati alla gestione democratica, partecipata e trasparente degli uffici giudiziari, alla formazione permanente, alla valorizzazione delle professionalità.
In questo senso complessivo, noi chiediamo di essere messi in condizione di lavorare meglio e lo chiediamo in primo luogo ai dirigenti dei nostri uffici.
Crediamo che compito dell'ANM sia pertanto quello di aprire un grande confronto sulla qualità del lavoro negli uffici giudiziari romani, formulando richieste precise sulla base di una seria analisi dei problemi organizzativi e gestionali posti dalla riforma e dell'effettivo funzionamento degli uffici. In questo la Giunta dovrà esser supportata da un gruppo di lavoro appositamente formato.
In tale quadro riteniamo che le proposte dell'ANM debbano ispirarsi ad alcuni criteri di fondo (rifacendoci, ovviamente, a quanto MD sta producendo a livello nazionale, da ultimo con l'elaborato 'Tra diritto e organizzazione'):
occorre puntare sulla professionalità: le specializzazioni che già esistono nel Tribunale civile e in Procura vanno maggiormente valorizzate, incrementando il ruolo e l'autonomia delle sezioni specializzate e dei gruppi di lavoro; in sede penale è poi indispensabile prevedere che, in modo sistematico, ogni processo di un qualche rilievo sia seguito dai p.m. titolari sia all'udienza preliminare che a dibattimento
occorre puntare sulla partecipazione e sulla trasparenza: le tabelle (e le linee organizzative della Procura) debbono nascere da un lavoro collettivo, che la dirigenza sappia stimolare e raccogliere, ma che veda coinvolti tutti i magistrati dell'ufficio; i dati statistici debbono esser conosciuti da tutti i componenti dell'ufficio; debbono tenersi periodiche riunioni delle sezioni e dei gruppi di lavoro che abbiano ad oggetto anche gli aspetti organizzativi dell'intero ufficio; su tali temi debbono inoltre esser convocate riunioni periodiche di tutti i magistrati dell'ufficio
occorre puntare sulla efficienza organizzativa: avviare finalmente la creazione dell'ufficio del giudice, utilizzando le figure professionali create dal nuovo contratto del personale (di cui bisogna esigere, sul punto, la più rapida attuazione); elaborare criteri di valutazione realistica ed obbiettiva della laboriosità dei magistrati; sviluppare le potenzialità dell'informatica; promuovere, nel penale, un confronto permanente tra il Tribunale, la Procura e l'Ufficio Gip sui problemi organizzativi; instaurare la prassi di un rendiconto pubblico annuale da parte dei capi degli uffici
occorre coinvolgere avvocati, personale di cancelleria e utenti sui temi dell'organizzazione degli uffici e sulle prassi, utilizzando ad esempio lo strumento degli osservatori, attivo in altre città italiane, e delle assemblee aperte
Questi sono i caratteri del progetto che vi chiediamo di sostenere, votando i candidati di MD
CHEDIAMO IL TUO VOTO A MAGISTRATURA DEMOCRATICA PER RILANCIARE L'ANM A ROMA
OGNI VOTO A MD E' UN VOTO PER LA QUALITA' DEL LAVORO NEGLI UFFICI ROMANI E PER LA QUALITA' DEL SERVIZIO GIUSTIZIA A ROMA
Per ulteriori notizie puoi consultare il nuovo sito della sezione romana di Magistratura democratica Omissis (digilander.iol.it/jocan, senza www) e puoi scriverci all'indirizzo di posta elettronica jocan@libero.it.
Omissisa
cura di magistratura democratica romana
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