Tipo: elicottero controcarro e rico-gnitore armato.
Sistema propulsore: due motori a turboalbero Rolls-Royce Gem 2-2 da 1035 hp (772 kW)
Armamento: la versione italiana è provvista di quattro 'piloni' per il trasporto di otto missili TOW (due complessi quadrupli) più due mitragliatrici da 12.7 mm o due contenitori subalari, ciascuno dei quali con 7 o 19 razzi da 70 mm.
Prestazioni: vel. massima 270 km/h;
autonomia con le armi 574 km/h. Peso: a vuoto 2530 kg; massimo al decollo 3655 kg.
Dimensioni: diametro del rotore principale 11,9 m; lunghezza fusoliera 12,275 m; altezza 3,35 m; superfìcie di-sco del rotore principale 111,2 m2.
L'Agusta A 129, elicottero armato da ricognizione e controcarro, venne presentato nel 1978 come variante speciale dell'A 109, con il nome di Mangusta. Il nome è stato in seguito abbandonato e il mezzo è talmente aumentato in peso e capacità che è oggi un elicottero del tutto diverso della classe elicotteri medi armati. Viene prodotto sia per l'esercito italiano sia per l'esportazione. La fusoliera è profonda ma snella e sul davanti vi sono gli abitacoli del pilota, in alto e indietro, e dell'operatore delle armi di bordo/co-pilota, in basso sul muso. Un sistema multiplex digitale integrato Harris di trasmissione dei dati collega ogni parte del-l'A 129 consentendo di controllare la propulsione, la navigazione, i sistemi e i dispositivi delle comunicazioni, della distribuzione dell'energia e della condotta del tiro con le armi di bordo. Sul muso è installato il sistema stabilizzato per la visione notturna e ognitempo, che nella produzione iniziale dell'A 129 era il visore Hughes, di puntamento del TOW, con sensore FLIR (Forward-Looking Infra-Red = sistema di osservazione all'infrarosso) per l'acquisizione/designazione del bersaglio e un telemetro laser per la determinazione della distanza. Fra i sistemi alternativi sono disponibili il visore Martin-Marietta montato su un supporto e il visore di puntamento con display e dispositivo di vi-sione notturna montato sul casco del pilota.