Equipaggio: 4 uomini.
Peso: 60 tonnellate.
Motore: Rolls-Royce 12 cilindri diesel
che sviluppa 1200 hp (895 kW).
Dimensioni: lunghezza (cannone
avanti) 11,55 m; lunghezza (cannone indietro) 9,87 m; larghezza 3,51 m; altezza 2,89 m.
Prestazioni: velocità massima su strada 56 km/h; autonomia 500 km;
guado 1,07 m; pendenza 60%; gradino 0,91 m; trincea 3 m.
Nel 1974 l'Iran ordinò 125 Shir 1 e 1225 Shir 2 alla Royal Ordnance Factory (Regia fabbrica artiglierie e carri) di Leeds. In pratica, lo Shir 1 era un Chieftain dell'ultimo modello, già entrato in servizio in Iran in gran numero di esemplari, dotato di un nuovo gruppo motopropulsore costituito da un motore diesel Rolls-Royce da 1200 hp accoppiato ad una trasmissione automatica David Brown TN37 e fornito di un sistema di raffreddamento Airscrew Holden. L'armamento era rappresentato dal cannone rigato da 120 mm L11A5 collegato al Sistema migliorato di condotta del tiro della Marconi Space and Defense Systems (Sistemi spaziali e di difesa) e al telemetro laser Barr e Stroud. Lo Shir 2 era invece un modello nuovo di zecca e, pur avendo lo stesso gruppo propulsore, lo atesso cannone e lo stesso sistema di condotta del tiro dello Shir 1, era dotato di uno scafo e
di una torretta a corazzatura Chobham che fornisce elevata profeziene contro tutte le armi di possibile impiego sul campo di battaglia, in particolare contro i missili con ogiva HEAT. Infine, le sospensioni idrogas conferivano al carro una eccellente capacità di muovere su terreno vario e risultavano di facile manutenzione e riparazione in caso di avarie. L'esercito britannico avrebbe dovuto sostituire i suoi Chieftain con un progetto britannico/tedesco, ma quest'ultimo venne accantonato nel marzo 1977 e il Regno Unito continuò per conto proprio a lavorare su un nuovo progetto battezzato MBT 80. A seguito della caduta dello Scià (1979), l'ordinazione dell'Iran venne annullata prima che potessero cominciare le consegne. Un'ordinazione di 278 carri da combattimento Khalid, che sono sostanzialmente simili allo Shir 1, venne tuttavia fatta dalla Giordania. Un annuncio fatto nel 1980 dal ministro della difesa britannico comunicò che il progetto MBT-80 era stato annullato non solo perché le spese stavano aumentando sproporzionatamente, ma anche perché la data dell'entrata in servizio continuava a subire rinvii. Venne invece fatta un'ordinazione iniziale alla Leeds di 237 esemplari del carro Challenger che era fondamentalmente lo Shir 2 modificato per renderlo idoneo ad operare in Europa invece che in Medio Oriente. I primi Challenger vennero consegnati all'esercito britannico nel marzo 1983. I primi veicoli sono stati dotati del cannone standard da 120 mm L11A5 rigato della Royal Ordnance Factory di Nottingham, che verrà però sostituito dal cannone ad alta tecnologia in corso di sviluppo presso il Royal Armament Research and Development Establishment (RARDE - Regio stabilimento ricerca e sviluppo armamenti) di Fort Halstead. Quest'arma sarà costruita in acciaio rifuso sotto vuoto (Electro-Slag Refined = ESR), avrà un otturatore in due parti di nuova progettazione e sarà in grado di sparare proietti a velocità iniziale molto superiore, con un aumento della capacità perforante e quindi della penetrazione rispetto al munizionamento attuale.Potrà anche impiegare la nuova granata APFSDS in grado di perforare tutte le corazze conosciute.