Tipo: aereo monoposto multiruolo; la versione E per strike ognitempo,
quella R da ricognizione, quella B da addestramento.
Paese d'origine: Francia. Primo volo nel 1966.
Motore: un turbogetto SNECMA Alar 9K-50 potenziato, da 7.200 kg
di spinta (con postbruciatore al massimo).
Dimensioni: apertura alare 8,4 m; lunghezza 14,1 m(F1.C); 15,51 m (F1 .E); altezza 4,49 m (F1 .C); 4,53 m (F1.E); superficie delle ali 25 m2.
Peso: 7.400 kg (F1.C); 8.100 kg (F1.E) a vuoto; 10.900 kg (F1.C); 11.540 kg (F1 .E) senza carichi esterni; 14.900 kg (F1.C); 15.200 kg(F1.E) a pieno carico.
Prestazioni: velocità massima (senza carichi esterni, entrambe le versioni) 1.472 km/h (Mach 1,2) a livello del mare; 2.335 km/h (Mach 2,2) in quota; rateo salita 14.580 m/min (F1.C), oltre 17.892 m/min (F1.E); quota di tangenza 20.000 m (F1.C), 21.250 m (F1.E); raggio d'azione con carico massimo (profilo hi-lo-hi) 900 km (F1 ,C), 1.000 km (F1.E); autonomia di trasferimento 3.300 km (F1.C); 3.765 km (F1.E).
Storia: nel 1962 la Dassault riconobbe i limiti del suo Mirage III. Dopo lunghi studi sulla freccia variabile, l'Aviazione militare della Francia optò per un aereo con ala alta di impostazione tradizionale, propulso da un turbofan potenziato TF 306. Nel 1964 l'Armée de l'Air ordinò il Mirage F2, versione biposto, e il primo volo fu effettuato il 12 giugno 1966. Nel frattempo la Dassault aveva progettato un modello più compatto.L'F1, propulso da un solo motore Atar, che volò per la prima volta il 23 dicembre 1966 e che fu preferito al più potente F2. L'F1 ha rappresentato un notevole miglioramento rispetto al precedente Mirage 111/5.
Progettazione: pur essendo derivata da quella del Mirage III, la fusoliera dell'F1 risulta sensibilmente affinata ed è in grado di contenere tutto il carburante necessario. L'ala è a freccia inclinata di 47,5 gradi al bordo d'attacco e la sua superficie corrisponde a tre quarti di quella a delta, con una manovrabilità molto migliore alle basse quote che si traduce in una maggiore efficienza generale. Validi sistemi di ipersostentamento riducono sensibilmente la velocità di atterraggio e lo spazio di decollo e atterraggio, e una maggiore agilità è assicurata dai piani di coda, dagli ampi spoiler alari, dagli alettoni e dagli aerofreni disposti davanti al carrello principale a ruote gemelle. Rispetto alla serie 111/5, è stato raddoppiato il raggio d'azione nelle missioni d'attacco a bassa quota e triplicata l'autonomia di pattugliamento ad alta quota: inoltre la Dassault assicura che la manovrabilità in combattimento è aumentata dell'80 per cento.
Avionica: la Dassault offre un'ampia gamma di radar, dal semplice localizzatore montato sulla versione F1.A per attacco al suolo diurno, adottato da Sudafrica e Libia, al Cyrano IVM multimodale a monoscansione in dotazione agli F1 francesi. La versione F1.C utilizzava inizialmente il Cyrano IVD privo di capacità aria-superficie. Il Cyrano IV1 dispone di modalità MTI (moving-target indication, indicazione di bersagli in movimento) che fornisce una limitata capacità "look-down" contro aerei che volano a bassa quota: mentre il Cyrano IV2 è adatto per missioni aria-superficie. Il Cyrano IVM è il radar più sofisticato in dotazione all'Fl e l'HDD (Head-Down Display) ha scansione tipo B per l'intercettazione e PPI per l'attacco. Tra le altre apparecchiature, HF/VHF/UHF/Tacan, VOR/ILS, pilota automatico, IFF, sistema inerziale SAGEM, radar doppler, radar di livello del suolo (normalmente esterno), computer digitale e puntatore laser. Il normale RWR passivo è il Thomson-CSF BF, con quattro ricevitori - tutti in coda - che coprono 90 gradi ciascuno. I pod di disturbo elettronico usati dalla maggior parte dei paesi acquirenti sono DB3l63 e,per l'F1, il Caiman. Gli aerei in forza al Sudafrica usano il più grosso Alligator.
Armamento: due cannoni DEFA-5-53 da 30 mm, con 135 colpi ciascuno; cinque piloni, di cui uno sull'asse centrale (2.000 kg), due subalari interni (1.350 kg) e due esterni (500 kg); rotaie per missili alle estremità alari con portata di 120 kg. Carico bellico complessivo 4.000 chilogrammi.
Prospettive: pur essendo degli eccellenti aerei, gli F1 sono stati alquanto trascurati in favore dei modelli con ala a delta e, negli ultimi anni, dello sviluppo del Mirage 2000. Quest'ultimo è ritenuto dai francesi il modello su cui puntare ed è pertanto probabile che all'Fl vengano apportate soltanto delle modifiche poco significative.